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Il grande bluff

programma televisivo italiano

Il grande bluff è stato un programma televisivo d'intrattenimento di Canale 5 e Italia 1, adattamento dell'omonimo format televisivo francese di TF1 ideato da Patrick Sébastien, curato per l'Italia da Fatma Ruffini e trasmesso in tre edizioni tra il 1996 e il 2000. La sigla ufficiale era il brano dei The Knack My Sharona.

Il grande bluff
PaeseItalia
Anno1996, 1999, 2000
Generecommedia
Edizioni3
Puntate7
Durata110 min
Lingua originaleitaliano
Realizzazione
Conduttore
IdeatorePatrick Sébastien (format originale)
Regia
Autori
  • Flavio Andreini e Riccardo Di Stefano (fissi)
  • Dario Viola (1996)
  • Mirko Setaro, Andrea Marchi ed Elena Bianchi (1999, 2000)
Scenografia
Costumi
  • Silvia Bisconti (1996)
  • Vincenzo Palombo (2000)
Fotografia
  • Massimo Manzato (1996)
  • Angelo Pacchetti (2000)
CoreografieBrian & Garrison (1996)
Produttore
  • Paolo Magni (1996)
  • Francesco Galli (2000)
Produttore esecutivo
  • Danila Battaglini (1996)
  • Stefano La Placa (2000)
Casa di produzioneRTI
Rete televisivaCanale 5 / Italia 1

Il grande bluff nacque su iniziativa di Luca Barbareschi. Egli, debitamente truccato e camuffato da Sergio Stivaletti (che in passato aveva collaborato con Dario Argento) tanto da essere irriconoscibile, faceva delle incursioni tra il pubblico o tra i concorrenti di note trasmissioni Mediaset con l'intento di sabotarne e disturbarne le registrazioni; nella puntata, i conduttori delle trasmissioni coinvolte negli scherzi (e nelle ultime due edizioni, anche i vip complici) venivano invitati in studio. Inoltre il programma, a detta dello stesso Barbareschi, nasceva quasi come una sua "vendetta" a causa del primo degli scherzi fattogli dalla trasmissione Scherzi a parte. Barbareschi considerava la trasmissione come un "programma autoironico sulla tv, contro la tv del dolore", cioè una versione Mediaset di Blob con caratteristiche simili allo stesso Scherzi a parte[2].

Prima edizione

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La prima edizione è andata in onda, in due puntate, il 3 e il 10 maggio 1996; Luca Barbareschi conduceva con Paola Barale, la quale si esibiva in alcune coreografie. Solo per la prima edizione, gli scherzi furono fatti dallo stesso Barbareschi, ed erano cinque in ogni puntata. Le dieci trasmissioni da lui sabotate erano:

Tra gli scherzi di questa edizione, quello fatto a Mike Bongiorno a La ruota della fortuna risultò essere il più famoso, nella quale lo stesso Mike si infuriò parecchio e vietò la messa in onda del filmato, successivamente trasmesso da Striscia la notizia.

Ascolti

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Puntata Data Telespettatori Share
1
3 maggio 1996[3] 7.518.000 28,30%
2
10 maggio 1996 7.495.000

Seconda edizione

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La seconda edizione è invece andata in onda, sempre in due puntate, il 28 maggio e il 4 giugno 1999 con la conduzione di Marco Columbro. In questa seconda edizione, per la prima volta a disturbare le trasmissioni del gruppo Mediaset erano dieci VIP (come sempre cinque in ogni puntata), ancora una volta debitamente mascherati. Tra i vip complici degli scherzi si ricorda:

Prima puntata

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Seconda puntata

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Ascolti

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Puntata Data Telespettatori Share
1
28 maggio 1999[5] 5.741.000 25,04%
2
4 giugno 1999[6] 5.090.000 24,27%

Terza edizione

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La terza ed ultima edizione del programma, trasmessa in tre puntate dal 26 maggio al 9 giugno 2000,[7] tornò ad essere condotta da Luca Barbareschi (affiancato dalle vallette Nina Morić ed Elisa Triani); in quell'anno Barbareschi era rientrato a Mediaset, dopo il suo allontanamento avvenuto nell'autunno del 1996 in seguito ad una sua dichiarazione all'interno della trasmissione I guastafeste, condotta dallo stesso Barbareschi con Massimo Lopez, nella quale invitò gli spettatori a non pagare l'eurotassa. Nella terza edizione, Barbareschi tornò anche a fare degli scherzi ad alcune trasmissioni, ovvero: Uomini e donne di Maria De Filippi, Chi ha incastrato Peter Pan? di Paolo Bonolis con Luca Laurenti, nuovamente al Maurizio Costanzo Show e, soprattutto, il suo primo ed unico sabotaggio non riuscito ad I ragazzi irresistibili (condotto da Little Tony), dove Little Tony stesso lo smascherò dopo un minuto e se ne andò infastidito. I vip complici negli scherzi di quest'ultima edizione erano:

Prima puntata

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Seconda puntata

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Ascolti

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Puntata Data Telespettatori Share
1
26 maggio 2000[8] 6.000.000 25,90%
2
2 giugno 2000[9] 5.083.000 23,36%
3
9 giugno 2000[10] 4.600.000 22,19%

Bluff speciali

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  • Nella prima puntata della prima edizione, ai danni della madre di Luca Barbareschi, venne simulato un finto incidente stradale tra due auto davanti a casa sua, e il figlio Luca camuffava uno degli automobilisti coinvolti.
  • Nella seconda edizione Barbara De Rossi, su complicità di Enrico Papi e Pupo, inscenò uno scherzo in studio al termine della seconda puntata ai danni dell'allora conduttore Marco Columbro.
  1. ^ Riccardo Di Stefano - Marangoni Spettacolo
  2. ^ Pierluigi Panza, Barbareschi: il mio grande bluff, in Corriere della Sera, 30 aprile 1996, p. 33. URL consultato il 19 settembre 2010 (archiviato l'11 ottobre 2015).
  3. ^ CANALE 5: 'IL GRANDE BLUFF' VINCE SU TUTTI, su adnkronos.com. URL consultato il 2 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  4. ^ Il bluff fu trasmesso integralmente in una puntata speciale di Sarabanda il 5 giugno 1999 su Italia 1, il giorno dopo la messa in onda de Il grande bluff.
  5. ^ CANALE 5: IL GRANDE BLUFF
  6. ^ ASCOLTI TV: 'IL GRANDE BLUFF' PROGRAMMA PIÙ VISTO DEL PRIME TIME, su adnkronos.com. URL consultato il 2 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2014).
  7. ^ Canale 5: ultima puntata di "Il grande bluff", in AdnKronos, 8 giugno 2000. URL consultato il 5 febbraio 2017.
  8. ^ CANALE 5: IL GRANDE BLUFF, su adnkronos.com. URL consultato il 1º aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  9. ^ ASCOLTI TV: OLTRE 5 MILIONI DI SPETTATORI PER 'IL GRANDE BLUFF', su adnkronos.com. URL consultato il 2 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  10. ^ AUDIENCE: IL "GRANDE BLUFF" IL PIÙ VISTO

Bibliografia

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  • Joseph Baroni. Dizionario della Televisione, pagg 197-198. Raffaello Cortina Editore. ISBN 88-7078-972-1.
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