Hybrid Tower Mestre
La Hybrid Tower Mestre (HTM) è un grattacielo situato a Mestre, nel comune di Venezia.
Hybrid Tower Mestre | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Veneto |
Località | Mestre |
Indirizzo | via Torino, 2 |
Coordinate | 45°28′53.28″N 12°14′28.64″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | 2012-2016 |
Inaugurazione | novembre 2016 |
Uso | Residenziale e commerciale |
Altezza | |
Piani | 19 |
Area calpestabile | 5.920 m² |
Realizzazione | |
Architetto | Flavio Albanese |
Appaltatore | Francesco Fracasso |
Costruttore | CERVET |
Inaugurato nel novembre 2016, è il grattacielo più alto del comune di Venezia[1].
Il progetto
modificaIl grattacielo HTM, costato 18 milioni di euro, è stato realizzato nel sito dove sorgeva l'ex deposito dell'azienda di trasporto pubblico ACTV, all'interno del nucleo urbano di Mestre, tra via Torino e corso del Popolo, a breve distanza dalla stazione di Mestre.
Questa parte di città ha vissuto negli ultimi anni una metamorfosi molto rapida evolvendosi da area industriale e semi-abbandonata in nuovo polo direzionale, turistico e residenziale.
In questo quadro generale si colloca la riqualificazione dell'area abbandonata e degradata di 33.000 m² dell'ex deposito ACTV (demolito tra giugno e novembre 2012), bonificata con una spesa di 3,5 milioni di euro e riconvertita con la costruzione dell’HTM, di un parcheggio pubblico e un supermercato. Il progetto di riqualificazione è costato complessivamente 54 milioni di euro.[2]
La torre
modificaIl progetto dell’HTM, concepito da asastudio, modificava significativamente un primo piano di urbanizzazione che prevedeva la costruzione di 4 torri e una densificazione molto più fitta del perimetro dell’ex ACTV. L’obiettivo della proposta definitiva, con la soluzione di una sola torre, era ridurre di oltre il 60% l’impatto volumetrico del progetto precedente, con un’attenzione più spiccata alle correlazioni con lo spazio circostante. La HTM ripropone un meccanismo spesso utilizzato nelle architetture verticali: il concetto di ibridazione e di mischiamento delle destinazioni d’uso. L'aspetto della torre è stato concepito come sovrapposizione di schemi architettonico-funzionali differenti, che si lasciano leggere immediatamente dall’esterno, attraverso una scansione stilistica differente e caratteristica. La struttura si eleva su una piastra commerciale per 81 m di altezza e 19 livelli, con un orientamento che guarda a Venezia e alle Prealpi. Ai primi livelli sono collocati gli spazi collettivi e commerciali, i livelli direzionali occupano i piani dal 4 all’11 e sono caratterizzati da grande vetrate con profili in alluminio strutturale Metra. I livelli residenziali (12-16) presentano un layout bianco con balconi in aggetto. La sommità della torre (livelli 17-18) riprende la configurazione vetrata: dietro questa, sono ospitati un ristorante panoramico e una terrazza di oltre 230 m². L'entrata principale della torre si trova nel lato meridionale e permette l'accesso al centro direzionale e ai 19 mini appartamenti da 38 m². La porta sul lato orientale serve esclusivamente il bar e il ristorante panoramico al 17º piano. Una terrazza da 230 m² è stata realizzata al 19º e ultimo piano e consente una vista a 360° sull'area post-industriale di Mestre e Porto Marghera, con lo sfondo della laguna di Venezia. L'accesso ai garage è sui lati sud ed est.
Note
modifica- ^ Mitia Chiarin, Hybrid Tower a Mestre, apertura a novembre, in La Nuova di Venezia e Mestre, 20 ottobre 2016.
- ^ Paolo Pierotti, Hybrid Tower a Mestre, restyling in Laguna (PDF), in Casa 24 Pluss, Il Sole 24 Ore, 10 marzo 2016, p. 25. URL consultato il 10 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2017).
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Hybrid Tower Mestre
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su hybridtowervenice.com. URL consultato il 10 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2017).
- Hybrid Tower Mestre, su skyscrapercity.com.
- HTM, Hybrid Tower Mestre, su Archilovers.