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Gran Premio di Cina 2016

edizione del Gran premio di Cina

Il Gran Premio di Cina 2016 è stata la terza prova della stagione 2016 del campionato mondiale di Formula 1. Si è disputata domenica 17 aprile 2016 sul circuito di Shanghai. La gara è stata vinta da Nico Rosberg su Mercedes, al suo diciassettesimo successo nel mondiale. Rosberg ha preceduto sul traguardo Sebastian Vettel su Ferrari e Daniil Kvjat su Red Bull Racing-TAG Heuer.

Cina (bandiera) Gran Premio di Cina 2016
938º GP del Mondiale di Formula 1
Gara 3 di 21 del Campionato 2016
Data 17 aprile 2016
Nome ufficiale XIII Pirelli Chinese Grand Prix
Luogo Circuito di Shanghai
Percorso 5,451 km / 3,387 US mi
Pista permanente
Distanza 56 giri, 305,066 km/ 189,559 US mi
Clima Sereno
Risultati
Pole position Giro più veloce
Germania (bandiera) Nico Rosberg Germania (bandiera) Nico Hülkenberg
Mercedes in 1'35"402 Force India-Mercedes in 1'39"824
(nel giro 48)
Podio
1. Germania (bandiera) Nico Rosberg
Mercedes
2. Germania (bandiera) Sebastian Vettel
Ferrari
3. Russia (bandiera) Daniil Kvjat
Red Bull Racing-TAG Heuer

Rosberg ha ottenuto il centesimo podio, per la Mercedes quale costruttore, in una gara valida per il campionato mondiale di F1.

La gara ha visto il ripristino del format per le qualifiche in vigore fino al 2015.

Vigilia

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Sviluppi futuri

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Il Gran Premio d'Ungheria prolunga fino al 2026 il suo contratto con la FOM.[1]

Aspetti tecnici

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Per questo gran premio la Pirelli offre la scelta tra gomme di mescola media, morbida e supersoft. Per la gara la casa milanese assegna, obbligatoriamente, un set di gomme medie e morbide. Per la Q3 è assegnato un set obbligatorio di gomme supersoft. Tale set andrà restituito a Pirelli dai 10 piloti che si qualificano per Q3 mentre sarà a disposizione per la gara per tutti gli altri piloti.[2]

La Federazione stabilisce due zone dove i piloti possono attivare il Drag Reduction System, confermando quelle della stagione 2015: il rettifilo dei box, con punto per la determinazione del distacco fra piloti posto all'ultima curva, e sul lungo rettilineo tra le curve 13 e 14, con detection point stabilito alla curva 12.[3]

La McLaren sostituisce, sulla vettura di Jenson Button, il motore, spedito in Giappone per alcune analisi da parte della Honda.[4] La Mercedes sostituisce il cambio sulla vettura di Lewis Hamilton, danneggiato nel corso della gara precedente. Il britannico sconta cinque posizioni di penalità sulla griglia di partenza.[5]

Aspetti sportivi

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A seguito delle polemiche sorte per lo scarso spettacolo garantito dal nuovo format delle qualifiche, la FIA decide di reintrodurre, da questo gran premio, il formato utilizzato fino alla stagione 2015, con l'eliminazione dei piloti, solo al termine di ciascuna sessione.[6] Inizialmente era stata prospettata l'ipotesi che la prestazione del pilota potesse essere calcolata sommando i due migliori tempi per sessione. Anche tale ipotesi però aveva raccolto poco consenso.[7]

Il ritorno alla vecchia formula è stato suggerito dalle stesse scuderie, tramite una lettera, sottoscritta da tutti gli 11 team presenti nel Mondiale, e inviata alla FIA. Già dopo il primo gran premio stagionale, in Australia le scuderie avevano proposto una modifica del regolamento per le qualifiche, senza però trovare un'unanimità.[8][9] Secondo però la Pirelli, tale ritorno al vecchio sistema di qualifica, non costituisce una valida alternativa, in quanto non forza i migliori team a impegnarsi in Q1.[8][10] La formalizzazione del ritorno alla vecchia modalità avviene con votazione di F.1 Commission e del Consiglio Mondiale della FIA.[11]

A causa di problemi economici è messa in dubbio la prosecuzione, nel campionato, della Sauber. La presenza della scuderia elvetica al gran premio è assicurata dal versamento anticipato, di quanto previsto, da uno sponsor del pilota Marcus Ericsson.[12] Resta invece ancora in dubbio il rientro di Fernando Alonso, quale pilota titolare alla McLaren. Lo spagnolo, vittima di un incidente in Australia, è stato sostituito da Stoffel Vandoorne nel Gran Premio del Bahrein.[13] Dopo una visita, da parte dei medici della federazione, lo spagnolo è autorizzato a prendere parte al weekend di gara con riserva; la sua condizione viene valutata successivamente alla prima sessione di prove libere, per il via libera definitivo alla partecipazione al resto del programma.[14]

L'ex campione del mondo di F1, l'australiano Alan Jones è nominato commissario aggiunto per la gara, da parte della FIA. Jones ha svolto tale funzione, l'ultima volta, nel Gran Premio del Canada 2015.[3]

Resoconto

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La prima sessione è caratterizzata dall'esposizione di diverse bandiere rosse, che la interrompono, dovute a dei problemi con degli pneumatici. La prima interruzione è dovuta allo scoppio di una gomma sulla Williams di Felipe Massa: il pilota va in testacoda, ma è capace di riportare la vettura ai box. Poco dopo, rientrato in pista, il brasiliano è stato costretto nuovamente a uno stop, per un po' di fumo che arrivava sempre dalla gomma posteriore sinistra. Anche in tale caso la sessione è stata interrotta. La causa di tale inconvenienti è lo sfregamento della presa d'aria con lo pneumatico.

Il terzo problema con le gomme, con relativa interruzione, accade, poco dopo, sulla Renault di Kevin Magnussen, che vede l'afflosciamento della gomma posteriore sinistra. Il pilota termina la corsa nella via di fuga. Il guaio è derivato dal cedimento della sospensione. Nona ha ottenuto tempo validi il messicano Esteban Gutiérrez, per un problema elettrico della sua Haas.

Il miglior tempo di sessione è di Nico Rosberg, che precede di 146 millesimi Lewis Hamilton. La prestazione del tedesco è di un secondo migliore di quella dell'anno passato. Anche Hamilton è stato protagonista di un paio di testacoda.[15]

La sessione di prove del sabato si disputa sotto la pioggia, e ciò limita fortemente il numero di giri percorsi dai piloti, tanto che solo 14 conduttori hanno fatto segnare un tempo valido per la graduatoria: tra i piloti che non hanno fatto segnare nessun rilievo cronometrico vi sono anche i due della Mercedes. Il più rapido è risultato Sebastian Vettel, che ha ottenuto la prestazione montando gomme da bagnato intermedio, e ha concluso solo tre giri. Al secondo posto si è classificato Valtteri Bottas. Il più rapido, montando gomme da pieno bagnato, è stato invece Carlos Sainz Jr., che ha chiuso quarto.[16]

Risultati

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Nella prima sessione del venerdì[17] si è avuta questa situazione:

Pos Pilota Costruttore Tempo Gap Giri
1 6 Germania (bandiera)  Nico Rosberg Germania (bandiera)  Mercedes 1'38"037 16
2 44 Regno Unito (bandiera)  Lewis Hamilton Germania (bandiera)  Mercedes 1'38"183 +0"146 16
3 5 Germania (bandiera)  Sebastian Vettel Italia (bandiera)  Ferrari 1'38"665 +0"628 12

Nella seconda sessione del venerdì[18] si è avuta questa situazione:

Pos Pilota Costruttore Tempo Gap Giri
1 7 Finlandia (bandiera)  Kimi Räikkönen Italia (bandiera)  Ferrari 1'36"896 35
2 5 Germania (bandiera)  Sebastian Vettel Italia (bandiera)  Ferrari 1'37"005 +0"109 33
3 6 Germania (bandiera)  Nico Rosberg Germania (bandiera)  Mercedes 1'37"133 +0"237 33

Nella sessione del sabato[19] si è avuta questa situazione:

Pos Pilota Costruttore Tempo Gap Giri
1 5 Germania (bandiera)  Sebastian Vettel Italia (bandiera)  Ferrari 1'57"351 3
2 77 Finlandia (bandiera)  Valtteri Bottas Regno Unito (bandiera)  Williams-Mercedes 1'58"061 +0"710 7
3 11 Messico (bandiera)  Sergio Pérez India (bandiera)  Force India-Mercedes 1'58"689 +1"338 4

Qualifiche

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Resoconto

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La pista risulta ancora umida quando i piloti affrontano la prima fase delle qualifiche, cosicché la maggior parte di loro monta gomme da bagnato intermedio. Pascal Wehrlein opta invece per gomme da asciutto e scivola su una grossa chiazza di umido, posta sul rettilineo principale: la sua vettura sbatte contro il muretto, senza però provocare danni al pilota, che però non può concludere la sessione. La direzione di gara espone la bandiera rossa e decide di inviare in pista dei commissari per asciugare la pista, nel punto dell'incidente.

Lewis Hamilton, in parte disturbato da un'altra vettura nel corso del suo primo tentativo, deve abbandonare la sessione per guai tecnici alla vettura (precisamente all'ERS), e risulta così non qualificato per la seconda fase. Assieme a lui, e a Wehrlein, vengono eliminati Rio Haryanto, i due piloti della Renault e Esteban Gutiérrez. Il miglior tempo è segnato da Sebastian Vettel.

Nella seconda fase Nico Rosberg opta per le gomme morbide, mentre le Ferrari optano per gomme supermorbide: tale scelta incide sul tipo di copertura che i piloti devono montare al momento della partenza della gara. Anche la Q2 è interrotta con bandiera rossa: dalla Force India di Nico Hülkenberg si stacca una gomma, poco dopo essere uscito dalla corsia dei box. Rimanendo solo poco più di un minuto al termine della sessione la direzione di gara decide di interrompere la Q2 definitivamente. Sono eliminati i due piloti della Sauber, i due della McLaren, Romain Grosjean e Felipe Massa. Hülkenberg, pur qualificato alla fase decisiva, non può prendervi parte perché la sua vettura non viene riportata in tempo utile ai box. Il tempo migliore della manche è ancora di un ferrarista, Kimi Räikkönen.

In Q3 Kimi Räikkönen strappa il miglior tempo fatto segnare da Nico Rosberg, nel primo tentativo. Sebastian Vettel rimane nei box, per tentare un solo giro veloce. Con il secondo tentativo il finlandese è scavalcato da Nico Rosberg e da Daniel Ricciardo, mentre Vettel chiude solo quarto.[20][21] Per la Mercedes è la nona pole position consecutiva, la ventitreesima, in totale, per Rosberg. Al termine delle qualifiche Hülkenberg è penalizzato di tre posizioni sulla griglia di partenza, per essere stato rimandato in pista in condizioni di mancata sicurezza, nell'episodio verificatosi in Q2.[22]

Risultati

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Nella sessione di qualifica[23] si è avuta questa situazione:

Pos Pilota Costruttore Q1 Q2 Q3 Griglia
1 6 Germania (bandiera)  Nico Rosberg Germania (bandiera)  Mercedes 1'37"669 1'36"240 1'35"402 1
2 3 Australia (bandiera)  Daniel Ricciardo Austria (bandiera)  Red Bull Racing-TAG Heuer 1'37"672 1'36"815 1'35"917 2
3 7 Finlandia (bandiera)  Kimi Räikkönen Italia (bandiera)  Ferrari 1'37"347 1'36"118 1'35"972 3
4 5 Germania (bandiera)  Sebastian Vettel Italia (bandiera)  Ferrari 1'37"001 1'36"183 1'36"246 4
5 77 Finlandia (bandiera)  Valtteri Bottas Regno Unito (bandiera)  Williams-Mercedes 1'37"537 1'36"831 1'36"296 5
6 26 Russia (bandiera)  Daniil Kvjat Austria (bandiera)  Red Bull Racing-TAG Heuer 1'37"719 1'36"948 1'36"399 6
7 11 Messico (bandiera)  Sergio Pérez India (bandiera)  Force India-Mercedes 1'38"096 1'37"149 1'36"865 7
8 55 Spagna (bandiera)  Carlos Sainz Jr. Italia (bandiera)  STR-Ferrari 1'37"656 1'37"204 1'36"881 8
9 33 Paesi Bassi (bandiera)  Max Verstappen Italia (bandiera)  STR-Ferrari 1'38"181 1'37"265 1'37"194 9
10 27 Germania (bandiera)  Nico Hülkenberg India (bandiera)  Force India-Mercedes 1'38"165 1'37"333 senza tempo 13[22]
11 19 Brasile (bandiera)  Felipe Massa Regno Unito (bandiera)  Williams-Mercedes 1'38"016 1'37"347 N.D. 10
12 14 Spagna (bandiera)  Fernando Alonso Regno Unito (bandiera)  McLaren-Honda 1'38"451 1'38"826 N.D. 11
13 22 Regno Unito (bandiera)  Jenson Button Regno Unito (bandiera)  McLaren-Honda 1'37"593 1'39"093 N.D. 12
14 8 Francia (bandiera)  Romain Grosjean Stati Uniti (bandiera)  Haas-Ferrari 1'38"425 1'39"830 N.D. 14
15 9 Svezia (bandiera)  Marcus Ericsson Svizzera (bandiera)  Sauber-Ferrari 1'38"321 1'40"742 N.D. 15
16 12 Brasile (bandiera)  Felipe Nasr Svizzera (bandiera)  Sauber-Ferrari 1'38"654 1'42"430 N.D. 16
17 20 Danimarca (bandiera)  Kevin Magnussen Francia (bandiera)  Renault 1'38"673 N.D. N.D. 17
18 21 Messico (bandiera)  Esteban Gutiérrez Stati Uniti (bandiera)  Haas-Ferrari 1'38"770 N.D. N.D. 18
19 30 Regno Unito (bandiera)  Jolyon Palmer Francia (bandiera)  Renault 1'39"528 N.D. N.D. 19
20 88 Indonesia (bandiera)  Rio Haryanto Regno Unito (bandiera)  Manor-Mercedes 1'40"264 N.D. N.D. 20
Tempo limite 107%: 1'43"791
NQ 94 Germania (bandiera)  Pascal Wehrlein Regno Unito (bandiera)  Manor-Mercedes senza tempo N.D. N.D. 21[24]
NQ 44 Regno Unito (bandiera)  Lewis Hamilton Germania (bandiera)  Mercedes senza tempo N.D. N.D. 22[5][24]

In grassetto sono indicate le migliori prestazioni in Q1, Q2 e Q3.

Resoconto

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Al semaforo Daniel Ricciardo prende il comando della gara, passando Nico Rosberg, mentre, subito dietro c'è un contatto tra le due Ferrari, con Sebastian Vettel che tocca la vettura di Kimi Räikkönen, allargando la traiettoria a seguito di un attacco di Daniil Kvjat. Nelle retrovie Lewis Hamilton finisce fuori pista dopo un contatto con Felipe Nasr, ma può continuare la gara. Sia Räikkönen che Hamilton sono costretti ai box, per sostituire il musetto.

Nel corso del terzo giro Rosberg passa Ricciardo, che però sul lungo rettilineo vede esplodere, per una foratura dovuta a un detrito, uno pneumatico: la direzione di gara decide di inviare in pista la safety car per ripulire il tratto di pista. Vari piloti effettuano la sosta per sostituire le gomme: Sebastian Vettel sostituisce il musetto danneggiato al via, superando due vetture nella corsia di entrata ai box. Alla ripartenza, dietro a Rosberg, c'è Felipe Massa, seguito da Fernando Alonso, Pascal Wehrlein, Esteban Gutiérrez e Daniil Kvjat. Il russo della Red Bull Racing recupera in quattro giri tre posizioni, ponendosi al secondo posto. Anche Vettel è rapido nella rimonta, tanto da scalare dal dodicesimo posto al quarto, in cinque giri. Il recupero si interrompe al giro 18, quando il tedesco effettua ancora una sosta per il cambio delle gomme, scendendo all'undicesimo posto. Rosberg comanda sempre davanti a Kvjat, le due Williams, Carlos Sainz Jr., Sergio Pérez, Daniel Ricciardo e Lewis Hamilton.

Al ventesimo giro Daniil Kvjat effettua la sua sosta, e rientra in pista davanti a Vettel. Un giro dopo tocca anche a Nico Rosberg, e poi, a Valtteri Bottas. La classifica rimane comandata da Rosberg, che ora precede Kvjat, Vettel, Jenson Button, Pérez, e le due Williams. Massa recupera una posizione prima a Pérez, poi a Button, installandosi al quarto posto. Anche Valtteri Bottas passa Button, che va al cambio gomme al giro 27. Risale anche Daniel Ricciardo, che prevale su Bottas, al trentesimo giro, e scala quarto, dopo la sosta di Felipe Massa, poco dopo. Stessa rimonta per Kimi Räikkönen, che sfruttando le soste delle Williams, e sorpassando le Toro Rosso, è ora quinto.

Al trentaseiesimo passaggio sia Kvjat che Vettel effettuano, in contemporanea la sosta; il tedesco rimane alle spalle del russo. Rosberg compie la sosta dopo un giro, mentre Vettel sorpassa Kvjat, per il secondo posto. Ricciardo e Räikkönen, entrano al pit stop al giro 38, recuperano due posizioni, passando Massa e Hamilton, installandosi al quarto e quinto posto, rispettivamente. Anche Hamilton cerca, senza successo, di passare il brasiliano. Negli ultimi giri Max Verstappen supera Bottas, per la ottava piazza.

Nico Rosberg vince la sesta volta consecutiva, conquistando la diciassettesima vittoria nel mondiale, diventando così il pilota con il maggior numero di successi, senza essere diventato campione del mondo.[25] Nicolas Hulkenberg ottiene il suo secondo giro veloce in carriera, il primo dal Gran Premio di Singapore 2012, mentre la Force India non lo conquistava dal Gran Premio d'Austria 2014 con Sergio Pérez.

Risultati

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I risultati del Gran Premio[26] sono i seguenti:

Pos Pilota Costruttore Giri Tempo/Ritiro Griglia Punti
1 6 Germania (bandiera)  Nico Rosberg Germania (bandiera)  Mercedes 56 1h38'53"891 1 25
2 5 Germania (bandiera)  Sebastian Vettel Italia (bandiera)  Ferrari 56 +37"776 4 18
3 26 Russia (bandiera)  Daniil Kvjat Austria (bandiera)  Red Bull Racing-TAG Heuer 56 +45"936 6 15
4 3 Australia (bandiera)  Daniel Ricciardo Austria (bandiera)  Red Bull Racing-TAG Heuer 56 +52"688 2 12
5 7 Finlandia (bandiera)  Kimi Räikkönen Italia (bandiera)  Ferrari 56 +1'05"872 3 10
6 19 Brasile (bandiera)  Felipe Massa Regno Unito (bandiera)  Williams-Mercedes 56 +1'15"511 11 8
7 44 Regno Unito (bandiera)  Lewis Hamilton Germania (bandiera)  Mercedes 56 +1'18"230 22 6
8 33 Paesi Bassi (bandiera)  Max Verstappen Italia (bandiera)  STR-Ferrari 56 +1'19"268 9 4
9 55 Spagna (bandiera)  Carlos Sainz Jr. Italia (bandiera)  STR-Ferrari 56 +1'24"127 8 2
10 77 Finlandia (bandiera)  Valtteri Bottas Regno Unito (bandiera)  Williams-Mercedes 56 +1'26"192 5 1
11 11 Messico (bandiera)  Sergio Pérez India (bandiera)  Force India-Mercedes 56 +1'34"283 7
12 14 Spagna (bandiera)  Fernando Alonso Regno Unito (bandiera)  McLaren-Honda 56 +1'37"253 12
13 22 Regno Unito (bandiera)  Jenson Button Regno Unito (bandiera)  McLaren-Honda 56 +1'41"990 13
14 21 Messico (bandiera)  Esteban Gutiérrez Stati Uniti (bandiera)  Haas-Ferrari 55 +1 giro 18
15 27 Germania (bandiera)  Nicolas Hülkenberg India (bandiera)  Force India-Mercedes 55 +1 giro 10
16 9 Svezia (bandiera)  Marcus Ericsson Svizzera (bandiera)  Sauber-Ferrari 55 +1 giro 15
17 20 Danimarca (bandiera)  Kevin Magnussen Francia (bandiera)  Renault 55 +1 giro 17
18 94 Germania (bandiera)  Pascal Wehrlein Regno Unito (bandiera)  Manor-Mercedes 55 +1 giro 21
19 8 Francia (bandiera)  Romain Grosjean Stati Uniti (bandiera)  Haas-Ferrari 55 +1 giro 14
20 12 Brasile (bandiera)  Felipe Nasr Svizzera (bandiera)  Sauber-Ferrari 55 +1 giro 16
21 88 Indonesia (bandiera)  Rio Haryanto Regno Unito (bandiera)  Manor-Mercedes 55 +1 giro 20
22 30 Regno Unito (bandiera)  Jolyon Palmer Francia (bandiera)  Renault 55 +1 giro 19

Classifiche mondiali

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Decisioni della FIA

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Nicolas Hülkenberg, oltre alla penalità stop & go di cinque secondi comminatagli in gara, subisce la decurtazione di due punti sulla Superlicenza per avere guidato troppo lentamente in corsia box.

Sergio Peréz, invece, non viene penalizzato per l'unsafe release.

  1. ^ F1 Il Gran Premio d'Ungheria prolunga sino al 2026, su formulapassion.it, 15 aprile 2016. URL consultato il 15 aprile 2016.
  2. ^ Cristiano Sponton, PIRELLI ANNUNCIA LA SCELTA DI MESCOLE E I SET OBBLIGATORI DAL GP AUSTRALIA AL GP DI SPAGNA, su f1analisitecnica.com, 10 marzo 2016. URL consultato l'11 marzo 2016 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2016).
  3. ^ a b (EN) 2016 Chinese Grand Prix - Race Review, su fia.com, 12 aprile 2016. URL consultato il 14 aprile 2016.
  4. ^ Simone Valtieri, F1 Honda: "Motore nuovo per Button in Cina", su formulapassion.it, 12 aprile 2016. URL consultato il 13 aprile 2016.
  5. ^ a b Lewis Hamilton penalizzato di 5 posizioni sulla griglia di partenza, per avere sostituito il cambio. Essendo qualificatosi ventunesimo, il britannico cede, di fatto, una sola posizione. Roberto Chinchero, Hamilton sostituisce il cambio e paga cinque posizioni in griglia, su it.motorsport.com, 14 aprile 2016. URL consultato il 14 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2016).
  6. ^ Giacomo Rauli, La FIA conferma il ritorno alle Qualifiche 2015 con effetto immediato, su it.motorsport.com, 7 aprile 2016. URL consultato l'8 aprile 2016.
  7. ^ Simone Valtieri, F1 Vettel: "la qualifica con tempi sommati, un'idea di m", su formulapassion.it, 4 aprile 2016. URL consultato l'8 aprile 2016.
  8. ^ a b Roberto Chinchero, I team di F.1 compatti per tornare alla qualifica 2015 in Cina, su it.motorsport.com, 7 aprile 2016. URL consultato l'8 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2016).
  9. ^ Roberto Chinchero, Un coro unanime contro la qualifica a eliminazione, su it.motorsport.com, 19 marzo 2016. URL consultato il 21 marzo 2016.
  10. ^ Hembery: “Azzardato tornare alle qualifiche 2015”, su f1grandprix.motorionline.com, 8 aprile 2016. URL consultato l'8 aprile 2016.
  11. ^ Jonathan Noble, Qualifiche: la FIA ha approvato formalmente il ritorno al format 2015, su it.motorsport.com, 11 aprile 2016. URL consultato il 13 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2016).
  12. ^ Simone Valtieri, F1 Lo sponsor di Ericsson paga: "Sauber in Cina al 100%", su formulapassion.it, 8 aprile 2016. URL consultato l'8 aprile 2016.
  13. ^ Mattia Fundarò, F1 Vandoorne si tiene pronto per la Cina, su formulapassion.it, 7 aprile 2016. URL consultato l'8 aprile 2016.
  14. ^ Roberto Chinchero, Alonso è stato autorizzato dalla FIA a correre in Cina, su it.motorsport.com, 15 aprile 2016. URL consultato il 15 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2016).
  15. ^ Franco Nugnes, Shanghai, Libere 1: Rosberg nella sessione delle gomme esplose [collegamento interrotto], su it.motorsport.com, 15 aprile 2016. URL consultato il 15 aprile 2016.
  16. ^ Franco Nugnes, Shanghai, Libere 3: Vettel svetta nella pioggia con le intermedie, su it.motorsport.com, 16 aprile 2016. URL consultato il 18 aprile 2016.
  17. ^ Prima sessione di prove libere del venerdì
  18. ^ Seconda sessione di prove libere del venerdì
  19. ^ Terza sessione di prove libere del sabato, su formula1.com.
  20. ^ Franco Nugnes, Cina: Rosberg in pole, Hamilton ultimo e Ferrari in seconda fila, su it.motorsport.com, 16 aprile 2016. URL consultato il 18 aprile 2016.
  21. ^ (FR) D. Thys, F1 - Rosberg en pole, Hamilton sur la dernière ligne !, su motorsport.nextgen-auto.com, 16 aprile 2016. URL consultato il 18 aprile 2016.
  22. ^ a b Nico Hülkenberg penalizzato di tre posizioni sulla griglia di partenza, per avere perduto una ruota, all'uscita dai box. Francesco Gregorace, F1 Gp Cina: Hulkenberg penalizzato di tre posizioni in griglia, su calcioweb.eu, 16 aprile 2016. URL consultato il 18 aprile 2016.
  23. ^ Sessione di qualifiche, su formula1.com.
  24. ^ a b Pascal Wehrlein e Lewis Hamilton, pur in assenza di tempi validi per lo schieramento, sono ammessi al via da parte dei commissari.
  25. ^ Shanghai - Cronaca-Rosberg solitario precede Vettel, su italiaracing.net, 17 aprile 2016. URL consultato il 20 aprile 2016.
  26. ^ Risultati del Gran Premio, su formula1.com.

Altri progetti

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Campionato mondiale di Formula 1 - Stagione 2016
                                         
   

Edizione precedente:
2015
Gran Premio di Cina Edizione successiva:
2017
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