Giuseppe Vaccaro (architetto)
Giuseppe Vaccaro (Bologna, 30 aprile 1896 – Roma, 11 settembre 1970) è stato un architetto italiano.
Biografia
modificaFiglio di Francesco Vaccaro e Carolina Puppini, terminati gli studi classici, nel 1916 Vaccaro si diploma con il massimo dei voti come professore di disegno architettonico presso il Regio Istituto delle Belle Arti di Bologna.
Integra gli studi presso la Regia Scuola d'applicazione per Ingegneri laureandosi all'età di 24 anni in architettura con il massimo dei voti (100/100).
Prima assistente (1920/21) di Attilio Muggia[1], titolare della cattedra di Architettura Tecnica e successivamente titolare della cattedra nella stessa materia (1934) presso la Regia Università di Roma.
Tra il 1940 e il 1942 partecipa, assieme a Gino Franzi, al concorso internazionale per l'Anıtkabir, il mausoleo di Mustafa Kemal Atatürk. Il loro progetto[2], si classifica terzo nel secondo gruppo[3] dei 5 progetti meritevoli di menzione[4].
La sua carriera professionale si svolge sostanzialmente fuori dalle aule universitarie ed è fortemente caratterizzata da una precoce notorietà.
Tra le sue opere si segnala la Cappella Goldoni, monumento funebre del 1942 in stile modernista con bassorilievo del Giudizio Universale di Amerigo Tot, considerata una delle opere di pregio artistico della Certosa di Bologna.[5][6]
Opere
modificaArchitetture
modifica- Monumento ai Caduti, San Giovanni in Persiceto (Bologna)
- Casa del Fascio, Vergato (Bologna)
- Palazzo delle Poste, Napoli, 1928-36
- Casa d'abitazione, Bologna, 1929
- Facoltà di Ingegneria, Bologna, 1931-35
- Torre dell'acquedotto, Rovigo, 1932-36
- Colonia Marittima Sandro Mussolini (Agip), Cesenatico, 1937-38, oggi presa in considerazione nel Progetto Europeo ATRIUM
- Centro storico di Alfonsine, 1946
- Chiesa di Sant'Antonio Abate, Recoaro Terme, 1949-51
- Quartiere Ina-Casa, Piacenza, 1953-55
- Fabbricato viaggiatori della Stazione di Napoli, 1954-60, con Pier Luigi Nervi, Corrado Cameli, Carlo Cocchia, Massimo Battaglini, Bruno Zevi, Luigi Piccinato e Giulio De Luca
- Chiesa del Cuore Immacolato di Maria, quartiere Borgo Panigale, Bologna, 1955-62
- Quartiere Ponte Mammolo, Roma, 1957-62
- Quartiere Barca, Bologna, 1957-62
- Aeroporto di Fiumicino, 1958, da collaboratore a Riccardo Morandi, Andrea Zavitteri, Amedeo Luccichenti, Vincenzo Monaco, Pier Luigi Nervi, Cesare Ligini e Dagoberto Ortensi
- Aeroporto Internazionale di Esfahan, da collaboratore a Fateneh Naraghi Mirfendereski
- Chiesa di San Giovanni Bosco, Bologna, 1958-67
- Chiesa di San Gregorio Barbarigo, quartiere EUR, Roma, 1970-72
- Chiesa dei Santi Martiri d'Uganda, quartiere Ardeatino, Roma, 1973-80
Pubblicazioni
modifica- Schemi distributivi di architettura, Bologna, Libr. Ital. Riunite, 1935, SBN IT\ICCU\CUB\0650726.
Note
modifica- ^ 1931. Edifici di Giuseppe Vaccaro per la Cooperativa fra Invalidi e Mutilati di guerra, su Bologna Online. Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi, Biblioteca Salaborsa, 22 ottobre 2020, ultimo aggiornamento il 9 dicembre 2023. URL consultato il 1º febbraio 2024.
- ^ Anıtkabir - c. Project Number 45: Giuseppe Vaccaro-Gino Franzi, su tsk.tr. URL consultato il 01/07/2011 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2014).
- ^ Il concorso per l'Anıtkabir, con 49 partecipanti, si concluse con un primo gruppo di 3 progetti vincitori e un secondo di 5 progetti meritevoli di menzione cfr. Anıtkabir -3. The Conclusion of the Anıtkabir Project Competition, su tsk.tr. URL consultato il 01/07/2011 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Anıtkabir -3. The Conclusion of the Anıtkabir Project Competition, su tsk.tr. URL consultato il 01/07/2011 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Sara Benuzzi, Cappella Goldoni, su Storia e Memoria di Bologna, gennaio 2014. URL consultato il 14 settembre 2022.
- ^ Cristina Rocchetta e Cristina Zaniboni, La Certosa di Bologna: Guida, a cura di Giovanna Pesci, Bologna, Editrice Compositori, 2001, p. 115, SBN IT\ICCU\UBO\1457624.
Bibliografia
modifica- Francesco Moschini (a cura di), Giuseppe Vaccaro, La casa di serie. Appunti sull'abitazione 1940/1942, catalogo della mostra tenutasi nel giugno 1982 presso la galleria A.A.M. Architettura Arte Moderna di Roma, Edizioni A.A.M. Architettura Arte Moderna, Roma, 1982.
- Umberto Cao (a cura di), Giuseppe Vaccaro. Colonia marina a Cesenatico (1936-1938), CLEAR, Roma 1994
- G. Riguzzi, Giuseppe Vaccaro e la Colonia AGIP di Cesenatico, in "ROTARY INTERNATIONAL CERVIA – CESENATICO" n. Estratto da n. 322 – BOLLETTINO MENSILE, aprile 2000
- Davide Mazzotti, Giuseppe Vaccaro architetto, Il Ponte Vecchio, 2000
- AA. VV., Giuseppe Vaccaro, Electa, 2002
- Maristella Casciato e Giuliano Gresleri (a cura di), Giuseppe Vaccaro. Architetture per Bologna, Editrice Compositori, Bologna 2006
- Luca Marzi, Giuseppe Vaccaro. Facoltà di Ingegneria, Bologna, 1933-35, in "Costruire in laterizio", n. 131, settembre/ottobre 2009 [1]
- Enrico Ansaloni, Giuseppe Vaccaro: asilo a Piacenza 1953/1962. Iliosbooks, Bari 2010. ISBN 9788894148350
- (DE) Monzo, Luigi: Croci e fasci - Der italienische Kirchenbau in der Zeit des Faschismus. Berlino, Monaco, 2021, pp. 418-420. (paragrafo a riguardo delle progettazioni per chiese)
- Silvio Cassarà, Giuseppe Vaccaro e l'ora del moderno (PDF), in Giuliano Gresleri e Pier Giorgio Massaretti (a cura di), Norma e arbitrio. Architetti e ingegneri a Bologna, 1850-1950, Venezia, Marsilio, 2001, pp. 239-250.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giuseppe Vaccaro
Collegamenti esterni
modifica- Vaccaro, Giuseppe, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- G. Gresleri e P. G. Massaretti (a cura di), Vaccaro Giuseppe, in Storia e Memoria di Bologna, Comune di Bologna.
- Opere di Giuseppe Vaccaro, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Giuseppe Vaccaro, su Open Library, Internet Archive.
- (DE, EN, ES, FR, IT) Giuseppe Vaccaro (architetto), in International Architecture Database, Berlino, archINFORM.
- Giuseppe Vaccaro e Bologna, su arcomai.it (archiviato dall'url originale l'8 maggio 2006).
- Schemi distributivi di architettura, opera digitalizzata su AMS Historica
Controllo di autorità | VIAF (EN) 42734518 · ISNI (EN) 0000 0001 2130 0764 · SBN PALV049611 · ULAN (EN) 500108893 · LCCN (EN) n83141014 · GND (DE) 122993748 · BNF (FR) cb145798592 (data) |
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