Giuseppe Faranda
Giuseppe Faranda (Tortorici, 13 ottobre 1869 – Messina, 7 novembre 1946) è stato un medico, politico e antifascista italiano.
Giuseppe Faranda | |
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Deputato del Regno d'Italia | |
Durata mandato | 30 novembre 1904 – 9 novembre 1926 |
Legislatura | XXII, XXIII, XXIV, XXV, XXVI, XXVII |
Gruppo parlamentare | Radicale, poi Democrazia Sociale |
Collegio | Naso |
Sito istituzionale | |
Membro della Consulta nazionale | |
Durata mandato | 25 settembre 1945 – 24 giugno 1946 |
Dati generali | |
Partito politico | Popolare |
Titolo di studio | Laurea in medicina |
Professione | Medico |
Biografia
modificaConsigliere provinciale di Messina nel 1904, nello stesso anno viene eletto deputato per la coalizione radicale. Nel 1921 aderisce alla Democrazia sociale. Faranda è stato relatore della legge n.1045 del 9 luglio 1922 che ha dato avvio alla fondazione del paese di Acquedolci, in provincia di Messina, dopo la frana che nel gennaio 1922 aveva distrutto il paese di San Fratello.
Nel 1924 viene eletto nelle liste della coalizione antifascista. Decaduto a seguito della secessione dell'Aventino, viene poi nominato componente di diritto alla Consulta nazionale nel 1946. Morì all'età di 77 anni nel novembre dello stesso anno.
È stato membro della Massoneria[1].
Non è il nonno della Brigatista Rossa Adriana Faranda.
Note
modifica- ^ Luca Irwin Fragale, La Massoneria nel Parlamento. Primo novecento e Fascismo, Morlacchi Editore, 2021, p. 217.
Bibliografia
modifica- Messina dall'Unità al fascismo: Politica e amministrazione (1860-1926), pag. 150
- Città Giardino-il Piano Acquedolci, di Pierpaolo Faranda ed. Quanat
- Giuseppe Faranda, su storia.camera.it, Camera dei deputati.