Giardino botanico alpino San Marco

Fondato nel 1961 da Ferdinando Barbato su un'area un tempo adibita a pascolo nei pressi di una faggeta, è gestito dall'unione montana Pasubio Alto Vicentino. Il giardino prende il nome dal santo titolare di una chiesetta che sorge nelle vicinanze^[1].

Il giardino botanico si trova ad una quota media di 1040 metri s.l.m. e comprende un'area approssimativamente pari a un ettaro^[2]. Circa un terzo dell'area del giardino alpino è occupata da una faggeta, una parte è occupata da prato montano, tali ambienti sono naturali (la faggeta del giardino è un lembo di un bosco più ampio che si sviluppa in zona; il prato è spontaneo essendosi sviluppato, come quelli circostanti esterni al giardino, su aree disboscate); altre zone sono create artificialmente, pur nel rispetto della maggior "naturalità" possibile: una zona umida, una zona di semina e una zona a "roccere"^[1]. Tra le specie presenti, alcune sono affini così da permettere il confronto delle diversità morfologiche tra esemplari simili. I diversi ambienti del giardino sono corredati da tabelle indicative che illustrano gli aspetti dell'ecosistema, botanici, naturalistici e delle varie fioriture stagionali. Nel giardino vengono coltivate quasi esclusivamente specie provenienti dal territorio limitrofo delle Piccole Dolomiti e in parte provenienti dalle Prealpi Venete.

Tra gli esemplari presenti nel giardino^[3]:

•  
  Androsace lattea
•  
  Semprevivo montano

Nicola Casarotto, Giardino botanico alpino San Marco, Veneto agricoltura, Comunità montana Leogra Timonchio, 2005

• Monte Pasubio
• Elenco degli orti botanici in Italia
• Gruppo di Lavoro per gli Orti Botanici e i Giardini Storici

• Sito ufficiale, su aigba.org.  

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