[go: up one dir, main page]

Gianfranco Zigoni

allenatore di calcio e calciatore italiano (1944-)

Gianfranco Cesare Battista Zigoni (Oderzo, 25 novembre 1944) è un ex calciatore italiano, di ruolo attaccante.

Gianfranco Zigoni
Zigoni al Verona nel 1973
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza176 cm
Peso78 kg
Calcio
RuoloAttaccante
Termine carriera1º luglio 1987
Carriera
Giovanili
1954-1958 Patronato Turroni
1958-1961Pordenone
Squadre di club1
1961-1964Juventus4 (1)
1964-1966Genoa58 (16)
1966-1970Juventus82 (22)
1970-1972Roma49 (12)[1]
1972-1978Verona139 (29)
1978-1980Brescia40 (4)
1980-1983Opitergina42+ (4+)
1983-1987 Piavon? (4+)
Nazionale
1967Italia (bandiera) Italia1 (0)
Carriera da allenatore
1987-1997OpiterginaGiovanili
1997-2005 Ponte di PiaveGiovanili
2005-2009 BasalghelleGiovanili
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

«Metto fuori classifica io, Pelé e Maradona perché calcisticamente siamo tre extraterrestri.[2]»

Ha al suo attivo 265 presenze e 63 gol in Serie A con le maglie di Juventus, Genoa, Roma, Verona, oltre a tre convocazioni in Nazionale, con la quale scese in campo una volta.

Biografia

modifica

Nativo di Oderzo, ha trascorso l'infanzia nel Quartier Marconi, zona ai margini meridionali della città, provenendo da una numerosa famiglia contadina.

Ha avuto quattro figli: di questi, Gianmarco ha intrapreso anch'egli la carriera di calciatore.

Nel 2002 ha pubblicato, per le edizioni Biblioteca dell'Immagine di Pordenone, il libro Dio Zigo pensaci tu, un'irriverente e romanzata biografia, scritta dall'amico e collega Ezio Vendrame.

Si è procurato con gli anni una reputazione di ribelle ed eccentrico a causa del suo amore per l'alcol, le donne e i motori e per alcuni suoi comportamenti piuttosto bizzarri.[3] Divenne per questo uno dei calciatori simbolo degli anni 1970[4]

Caratteristiche tecniche

modifica

Giocava da ala sinistra (numero undici) e da centravanti (numero nove). Si dice che al termine dell'amichevole da lui giocata con la Juve contro al Real Madrid, il difensore blanco José Santamaría lo abbia paragonato a Pelé con tanto di bestemmia annessa.[2] Nel 1972, con la maglia della Roma, giocò proprio contro Pelé in amichevole contro il Santos.[2] Durante la militanza nel Verona si rivelò un prolifico uomo assist.

Carriera

modifica

Giocatore

modifica
Gli inizi, Juventus
modifica

Da adolescente giocò nel Patronato Turroni, la squadra giovanile dell'oratorio. Notato dagli osservatori della Juventus, entrò nelle giovanili del Pordenone, all'epoca società satellite dei bianconeri, quindi si trasferì a Torino, debuttando in prima squadra il 10 dicembre 1961 in campionato contro l'Udinese a diciassette anni. All'epoca giocò anche un'amichevole con il Real Madrid, persa dagli juventini per 3-1.

Zigoni, in tre anni alla Juventus, giocò in campionato quattro partite in Serie A segnando un gol.

Nell'estate del 1964 si trasferì al Genoa. Nella sua prima stagione in Liguria segnò, in media, un gol ogni tre partite: saranno 8 in tutto al termine della stagione in cui la squadra retrocesse.

Nella stagione successiva giocò quindi in Serie B, segnando 8 gol in 34 incontri: la squadra non ottenne la promozione per due punti, classificandosi quinta.

Ritorno alla Juventus
modifica
 
Zigoni con la maglia della Juventus nel 1966

Al termine del prestito Zigoni fece ritorno alla Juventus contribuendo con 8 gol in 23 partite alla vittoria dello scudetto 1966-1967. Nella stagione successiva giocò le sue uniche partite in Coppa dei Campioni.

Anche nelle stagioni successive le sue presenze in campo non furono mai più di 22-23 all'anno, complici anche le frequenti squalifiche dovute al suo temperamento irrequieto.[senza fonte] Calarono anche i gol: 7 nella stagione 1967-1968, 3 in quella successiva, 4 (in 14 gare) nella stagione 1969-1970, l'ultima con la casacca bianconera.

In totale con la Juventus Zigoni segnò 35 gol in 122 partite.

 
Zigoni alla Roma nel 1971

Nel 1970 va a giocare nella capitale, alla Roma allenata da Helenio Herrera.

Nei suoi due anni con la Roma mise a segno 12 gol in 48 partite, ottenendo un sesto e un settimo posto in Serie A. Nella sua seconda stagione giallorossa vinse la Coppa Anglo-Italiana, contribuendo con un gol in finale, nel 3-1 contro il Blackpool il 24 giugno 1972.

Nel 1972, a ventotto anni, venne ingaggiato dal Verona. Negli anni passati in Veneto segnò meno che nelle stagioni precedenti, ma sia per le sue giocate sia per alcuni gesti clamorosi divenne un idolo della tifoseria.[5] Il 20 maggio 1973, ultima giornata di campionato, il Milan in testa alla classifica doveva vincere a Verona per vincere lo scudetto. I veronesi vinsero per 5-3, permettendo alla Juventus di superare di un punto i rossoneri e vincere il quindicesimo titolo. Zigoni in quella gara fornì gli assist a Livio Luppi. Questo fu il primo dei due episodi[6] che fece diventare la città scaligera per i milanisti la Fatal Verona.

 
Zigoni con la sua famosa pelliccia, durante una gara del Verona passata in panchina

Nel 1974 la squadra venne retrocessa d'ufficio all'ultimo posto per illecito sportivo: Zigoni contribuì nella stagione successiva all'immediata promozione con 9 gol, il massimo numero di reti da lui segnato nelle sei stagioni veronesi. Nelle due annate successive segnò 2 gol in 18 presenze e 6 gol in 26 presenze: la squadra si classificò rispettivamente undicesima e nona. Nella stagione 1975-1976 la squadra raggiunse la finale di Coppa Italia, perdendola. Una volta Valcareggi lo lasciò in panchina e lui, non approvando la decisione, ci andò in pelliccia e cappello[7]. Nel corso di un'amichevole di fine stagione Verona-Vicenza, dopo una partita in cui non brillò, a venti minuti dalla fine saltò in dribbling quattro avversari e infilò il pallone all'incrocio dei pali, salvo poi andare dritto negli spogliatoi, imitato dai tifosi che abbandonarono lo stadio.

Nella stagione 1977-1978, l'ultima a Verona, andò a segno una volta in 26 partite.

Brescia
modifica
 
Zigoni al Brescia

Nel 1978, trentaquattrenne, passò al Brescia, sodalizio di Serie B guidato in panchina da Luigi Simoni. Durante il suo primo anno segnò 4 gol in 21 partite e la squadra arriva ottava.

Nella stagione successiva i lombardi ottennero il terzo posto e la promozione in Serie A. In quella stagione Zigoni non andò mai in rete in 19 presenze, uscendo quindi dai piani della società.

Nell'ultima stagione bresciana si rifiutò di giocare contro il Verona[8].

Opitergina e Piavon
modifica

Nell'estate del 1980 Zigoni fu contattato di nuovo da Luigi Simoni, nuovo allenatore del Genoa, per tornare a giocare in Liguria, ancora in Serie B. Zigoni, trentaseienne, preferì tornare a Oderzo abbandonando il professionismo e andando a giocare nella squadra della sua città, ritrovandosi in squadra il suo concittadino Renato Faloppa. Nella cittadina trevigiana giocherà tre anni[9].

La dirigenza biancorossa finì il campionato di Serie D al penultimo posto. Nella stagione 1981-1982 la squadra perse la promozione allo spareggio contro il Pro Gorizia, mentre l'anno successivo arrivò terza.

Nel 1983 si trasferisce al Piavon, squadra di Terza Categoria dove ottiene una promozione in Seconda Categoria.

A Piavon, frazione comunale di Oderzo, terminò la carriera a quarantatré anni, contribuendo alla salvezza della squadra: l'ultima partita della carriera, nel maggio del 1987, la giocò contro il Musile di Piave, segnando quattro gol: la gara finì 5-4[10].

Nello stesso periodo gestiva un negozio di articoli sportivi a Oderzo sempre insieme a Faloppa.

Nazionale

modifica

Gioca la sua unica partita in nazionale il 25 giugno 1967, nella vittoriosa trasferta 1-0 sulla Romania.

Verrà convocato altre due volte senza scendere in campo.

Dopo il ritiro

modifica

Dopo il ritiro entrò come allenatore nel settore giovanile dell'Opitergina. Una decina di anni dopo lasciò la società per andare ad allenare le formazioni "Giovanissimi" nel Ponte di Piave e nel Basalghelle, due società dilettantistiche della zona.

In seguito è divenuto responsabile della Scuola Calcio del Basalghelle a lui intitolata, ed è stato spesso invitato a partecipare come opinionista in trasmissioni calcistiche in televisioni locali.

Statistiche

modifica

Presenze e reti nei club

modifica
Stagione Squadra Campionato Totale
Comp Pres Reti Pres Reti
1961-1962 Italia (bandiera)  Juventus A 1 0 1 0
1962-1963 A 2 1 2 1
1963-1964 A 1 0 1 0
Totale Juventus 4 1 4 1
1964-1965 Italia (bandiera)  Genoa A 24 8 24 8
1965-1966 B 34 8 34 8
Totale Genoa 58 16 58 16
1966-1967 Italia (bandiera)  Juventus A 23 8 23 8
1967-1968 A 22 7 22 7
1968-1969 A 23 3 23 3
1969-1970 A 14 4 14 4
Totale Juventus 82 22 82 22
1970-1971 Italia (bandiera)  Roma A 25 5 25 5
1971-1972 A 24 7 24 7
Totale Roma 49 12 49 12
1972-1973 Italia (bandiera)  Verona A 21 7 21 7
1973-1974 A 15 4 15 4
1974-1975 B 33 9 33 9
1975-1976 A 18 2 18 2
1976-1977 A 26 6 26 6
1977-1978 A 26 1 26 1
Totale Hellas Verona 139 29 139 29
1978-1979 Italia (bandiera)  Brescia B 21 4 21 4
1979-1980 B 19 0 19 0
Totale Brescia 40 4 40 4
1980-1981[11] Italia (bandiera)  Opitergina D ? ? ? ?
1981-1982 D 25 2 25 2
1982-1983 D 17 2 17 2
Totale Opitergina[12] 42+ 4+ 42+ 4+
1983-1984[11] Italia (bandiera)  Piavon 3ª Cat. ? ? ? ?
1984-1985[11] 2ª Cat. ? ? ? ?
1985-1986[11] 2ª Cat. ? ? ? ?
1986-1987[13] 2ª Cat. ? 4+ ? 4+
Totale Piavon[14] ? 4+ ? 4+
Totale carriera[15] 413+ 92+ 413+ 92+

Cronologia presenze in nazionale

modifica
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
25-6-1967 Bucarest Romania Romania (bandiera)  0 – 1 Italia (bandiera)  Italia Qual. Euro 1968 -
Totale Presenze 1 Reti 0

Palmarès

modifica

Competizioni giovanili

modifica
Juventus: 1962-1963

Competizioni nazionali

modifica
Juventus: 1966-1967

Competizioni internazionali

modifica
Juventus: 1963
Roma: 1972
  1. ^ [1] Profilo su almanaccogiallorosso.it
  2. ^ a b c G. Zigoni, Dio Zigo pensaci tu, 2000.
  3. ^ Zigoni: «Io, il vero ribelle del calcio italiano: 40 sigarette, whisky, pistole. E il Che», su Video Corriere. URL consultato il 17 dicembre 2015.
  4. ^ Zigoni, il genio ribelle con Juve e Roma nel cuore gazzetta.it
  5. ^ Verona: maglie per dire no al razzismo repubblica.it
  6. ^ L'altro risale al 1990.
  7. ^ «Se mi lascia fuori vado in panchina con la pelliccia...» larena.it
  8. ^ Pistole, pellicce e diserzioni. Il derby di Zigoni l'eretico brescia.corriere.it
  9. ^ http://www.usopitergina.it/pagine/articolo.cfm?arcodice=26[collegamento interrotto]
  10. ^ News » Ciao Radio
  11. ^ a b c d Non si conoscono i dati sulle presenze e le reti in questa stagione.
  12. ^ Dati parziali. Non si conoscono i dati sulle presenze e reti nella stagione 1980-1981.
  13. ^ Non si conoscono i dati sulle presenze e i dati sulle reti sono parziali.
  14. ^ Dati parziali. Non si conoscono i dati sulle presenze nelle stagioni 1983-1984, 1984-1985, 1985-1986, 1986-1987. Non si conoscono i dati sulle reti nelle stagioni 1983-1984, 1984-1985, 1985-1986. I dati sulle reti nella stagione 1986-1987 sono parziali.
  15. ^ Dati parziali. Non si conoscono i dati sulle presenze e le reti nelle stagioni 1980-1981, 1983-1984, 1984-1985, 1985-1986. Non si conoscono inoltre i dati sulle presenze nella stagione 1986-1987. I dati sulle reti nella stagione 1986-1987 sono parziali.

Bibliografia

modifica

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica