Giovanni da Matera
Giovanni da Matera, al secolo Giovanni Scalcione (Matera, 1070 circa – Foggia, 20 giugno 1139), è stato un monaco cristiano italiano; è venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalla Arcidiocesi ortodossa d'Italia.
San Giovanni da Matera | |
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Dipinto del santo del XVIII secolo | |
Monaco | |
Nascita | Matera, 1070 circa |
Morte | Foggia, 20 giugno 1139 |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Canonizzazione | 1177 |
Santuario principale | Cattedrale di Matera |
Ricorrenza | 20 giugno |
Attributi | abito monacale bianco, barba lunga grigia, di solito è rappresentato con il bastone pastorale e ai suoi piedi un angelo che gli regge una mitria |
Biografia
modificaGiovanni Scalcione nacque a Matera attorno al 1070 da una ricca e nobile famiglia profondamente cristiana.
Abbandonò da ragazzo la casa paterna in cerca di un contatto più stretto con Dio e secondo la tradizione scambiò i suoi abiti lussuosi con quelli di un mendicante e poi partì per Taranto. Desiderava vivere una vita semplice e quindi accettò di badare alle pecore dei monaci basiliani dell'Isola di San Pietro.
In cerca di Dio, di cui sentiva un grande bisogno, girovagò per Calabria, Sicilia, Puglia e fece una lunga sosta a Ginosa, vicino a Taranto. Per sfuggire alle persecuzioni di un signorotto del luogo, Roberto di Chiaromonte, fuggì poi a Capua.
Lasciò presto anche la città campana e si diresse sui monti dell'Irpinia, dove incontrò san Guglielmo da Vercelli. I due però si separarono presto.
Dopo aver peregrinato ancora tra Bari e il Gargano, nel 1130 fondò nell'Abbazia di Pulsano, nei pressi di Monte Sant'Angelo, la Congregazione degli Eremiti Pulsanesi detta anche degli Scalzi, ordine monastico autonomo che si rifaceva alla regola di San Benedetto rendendola ancora più severa. Dopo pochi mesi la nuova comunità contava cinquanta monaci. Secondo la tradizione, la sua scelta fu ispirata dalla Vergine Maria e da san Michele arcangelo.[1]
Sempre in Puglia, a Foggia, fondò un nuovo monastero nei pressi della vecchia chiesa di San Giacomo per diffondere la comunità, dopo esserne stato a capo per dieci anni; qui morì il 20 giugno 1139. Nello stesso anno i suoi seguaci raggiungevano la Dalmazia.
Culto
modificaFu proclamato Santo da papa Alessandro III nel 1177. La sua casa natale fu trasformata in una chiesa rupestre, chiamata il Purgatorio Vecchio, situata nei Sassi di Matera. Le sue reliquie, dapprima poste sotto l'altare dell'Abbazia di Pulsano, nel 1830 furono traslate a Matera e dal 1939 sono conservate in un sarcofago nella Cattedrale di Matera.
La festa di San Giovanni da Matera si celebra il 20 giugno, data della sua morte.
Secondo uno studio della CEI del 2006 è tra i trecento santi italiani più conosciuti e pregati.[senza fonte]
Note
modifica- ^ San Giovanni da Matera, su lanuovabq.it. URL consultato il 27 giugno 2024.
Bibliografia
modifica- Francesco Panarelli, GIOVANNI da Matera, santo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 56, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2001. URL consultato l'8 settembre 2017.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giovanni da Matera
Collegamenti esterni
modifica- Giovanni da Matera, santo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Giovanni da Matera, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it.
- Associazione Amici Pro San Giovanni da Matera Associazione Amici Pro San Giovanni da Matera
- Vita di San Giovanni da Matera Lacittadelluomo.it
- San Giovanni da Matera Laraccoltadelleacquematera.it
Controllo di autorità | VIAF (EN) 40190925 · ISNI (EN) 0000 0000 5490 1294 · CERL cnp01381147 · LCCN (EN) nr98018630 · GND (DE) 119537753 |
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