Gamelberto
Gamelberto (Michaelsbuch, 720 circa – Deggendorf, 17 gennaio 800 circa) è stato un presbitero tedesco, fondatore dell'abbazia di Metten. Fu beatificato, per equipollenza, da papa Pio X nel 1909.
Beato Gamelberto | |
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Sacerdote | |
Nascita | Michaelsbuch, 720 circa |
Morte | Deggendorf, 17 gennaio 800 circa |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | 25 agosto 1909 da papa Pio X |
Ricorrenza | 17 gennaio |
Biografia
modificaDi nobile famiglia bavarese, rifiutò di intraprendere la carriera militare e accettò l'incarico di curare le greggi. Imparò a leggere e studiò le Sacre Scritture: dopo la morte del padre fu ordinato sacerdote.[1]
Dopo un pellegrinaggio a Roma, eresse una cella accanto a una chiesa e vi si ritirò, dedicandosi alla preghiera e all'aiuto ai bisognosi.[1] Prima di morire affidò i suoi beni al suo figlioccio Utto affinché li utilizzasse per fondare la futura abbazia di Metten.[2]
Morì il 17 gennaio di un anno attorno all'800.[2]
Culto
modificaIl beato Gamelberto è raffigurato in abiti sacerdotali, con il bastone dei guardiani del gregge e una chiave nella mano sinistra, a simboleggiare la funzione apostolica del suo ministero.[3]
Il culto prestato ab immemorabili a Gamelberto e Utto fu confermato da papa Pio X il 25 agosto 1909.[2]
Il suo elogio si legge nel Martirologio romano al 17 gennaio.[4]
Note
modificaBibliografia
modifica- Filippo Caraffa e Giuseppe Morelli (curr.), Bibliotheca Sanctorum (BSS), 12 voll., Istituto Giovanni XXIII nella Pontificia Università Lateranense, Roma 1961-1969.
- Il martirologio romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2004.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gamelberto
Collegamenti esterni
modifica- Gamelberto, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it.
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