[go: up one dir, main page]

Futbol'nyj Klub Šachtar Donec'k

società di calcio ucraina
(Reindirizzamento da Futbol'nyj Klub Šachtar)

Il Futbol'nyj klub Šachtar (in ucraino Футбольний Kлуб Шахтар?), noto semplicemente come Šachtàr Donèc'k (traslitterazione anglosassone: Shakhtar Donetsk), è una società calcistica ucraina di Donec'k

Futbol'nyj Klub Šachtar Donec'k
Calcio
Campione d'Ucraina in carica
Kroty (talpe), Hirnyky (minatori)
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali Arancione, nero
SimboliMartelli incrociati
Dati societari
CittàDonec'k
NazioneUcraina (bandiera) Ucraina
ConfederazioneUEFA
Federazione UFS
CampionatoPrem"jer-liha
Fondazione1936
PresidenteUcraina (bandiera) Rinat Achmetov
AllenatoreBosnia ed Erzegovina (bandiera) Marino Pušić
StadioOlimpico (Kiev)
(70 050 posti)
Sito webshakhtar.com
Palmarès
Coppa UEFA
Titoli nazionali15 campionati ucraini
Trofei nazionali14 Coppe d'Ucraina
9 Supercoppe d'Ucraina
4 Coppe sovietiche
1 Supercoppa sovietica
Trofei internazionali1 Coppe UEFA/Europa League
1 Uhrencup
Stagione in corso
Si invita a seguire il modello di voce

Fondato il 24 maggio 1936 come Stachànovec, si aggiudicò 4 Coppe e una Supercoppa dell'URSS prima del 1991 e, dopo l'indipendenza ucraina, 15 campionati, 14 Coppe e 9 Supercoppe d'Ucraina. È stata la prima squadra ucraina a vincere una competizione europea per club, la Coppa UEFA 2008-2009; la sua connazionale Dinamo Kiev vinse due Coppe delle Coppe, nel 1975 e 1986, in rappresentanza dell'URSS.

Il termine Šachtàr in ucraino significa "minatore": infatti, il club è legato all'area industrializzata del bacino carbonifero del Donec. Tale area, nota anche come Donbàss, da cui il nome dello stadio interno Donbàss Arèna, è teatro di una guerra in corso dal 2014, ragion per cui lo Šachtar è costretto a disputare altrove le gare interne: dapprima all'Arena L'viv di Leopoli tra il 2014 e il 2017, poi allo stadio Metalìst di Chàrkiv dal 2017 al 2020[1] e da allora allo stadio Olimpico di Kiev, città che ospita anche la sede del club.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Storia del Futbol'nyj Klub Šachtar Donec'k.

Le origini del club risalgono a settembre 1911, quando nacque l'associazione sportiva Juzovka, divenuta negli anni venti Club di Lenin. Il club è soprannominato la "squadra dei minatori", da šachtàr, che significa, appunto, "minatore".

Il club fu fondato nel maggio 1936 e inizialmente si chiamava Stachànovec in onore di Aleksèj Grigòr'evič Stachànov, il leggendario minatore del bacino del Donec, la cui estrema dedizione al lavoro divenne proverbiale. La prima squadra era formata da due squadre locali che partecipavano entrambe alle Spartachiadi: Dynàmo Hòrlivka e Stàlino.

 
Lo Šachtar, allora Stachanovec, nel 1937

Dagli anni sessanta lo Šachtar dell'allenatore Oleg Ošenkov fu tre volte finalista della Coppa dell'URSS, che vinse nel 1961 e nel 1962. Fu soprannominato "la squadra della coppa" per i successi mietuti ogni anno nel cammino verso la finale, anche se i traguardi più importanti li avrebbe raggiunti tra la metà degli anni Settanta e i primi anni Ottanta.

Nel 1975 lo Šachtar arrivò secondo nel campionato sovietico, ottenendo così il diritto a rappresentare l'Unione Sovietica nelle coppe europee. Nel 1978 si classificò terzo nel campionato sovietico e un anno più tardi salì nuovamente al secondo gradino della graduatoria. Il capitano e attaccante Vitàlij Starùchin fu eletto miglior giocatore del campionato sovietico e si laureò capocannoniere con 26 gol segnati.

Lo Šachtar portò per due volte la Coppa dell'URSS in riva al Donec, nel 1980 e nel 1983, anno in cui vinse anche la Supercoppa dell'URSS battendo i campioni in carica del Dnipro Dnipropetrovs'k.

 
Rinat Achmetov

A partire dagli anni Novanta, con la nascita del campionato ucraino, lo Šachtar insidiò la leadership della Dinamo Kiev in ambito nazionale. Vice-campioni d'Ucraina nel 1993-1994 sotto la guida di Valèrij Jarèmčenko, nel 1994-1995 gli arancioneri vinsero la coppa nazionale, mentre nel 1995-1996 vissero una travagliata annata, segnata dall'assassinio del presidente Achàt' Bràhin, controverso uomo d'affari molto noto nel Donbàss.[2] Un anno dopo, l'11 ottobre 1996, il magnate Rinàt Achmètov rilevò la squadra diventandone il presidente. In pochi anni realizzò corposi investimenti volti a migliorare le infrastrutture sportive e ad allestire una squadra competitiva anche nel palcoscenico continentale.[3] Dall'avvento di Achmetov hanno vestito la maglia dello Šachtar giocatori di valore internazionale, affermatisi anche in altri club europei.

Da quel momento lo Šachtar inanellò cinque piazzamenti al secondo posto in campionato, dal 1996-1997 al 2000-2001, sempre alle spalle della Dinamo Kiev. Nei primi anni 2000 il club iniziò ad arricchirsi di calciatori stranieri e nel 2000-2001 riuscì a qualificarsi alla fase a gironi di UEFA Champions League, dove chiuse al terzo posto nel proprio raggruppamento. Nella stagione 2001-2002, sotto la guida tecnica di Nevio Scala, primo straniero a guidare lo Šachtar, i minatori si aggiudicarono per la prima volta il campionato ucraino, abbinandolo al successo nella coppa nazionale, centrando il primo double nella storia del club.

 
Giocatori dello Šachtar in festa per la vittoria del campionato ucraino 2012-2013

Dal maggio 2004, sotto la guida del romeno Mircea Lucescu, la squadra di Donec'k tornò a dominare la scena nazionale, vincendo tre campionati in quattro anni e il primo trofeo internazionale della propria storia, la Coppa UEFA, nel 2008-2009, sconfiggendo in finale il Werder Brema per 2-1 dopo i tempi supplementari allo stadio Şükrü Saraçoğlu di Istanbul. Sconfitto in Supercoppa europea dal Barcellona, lo Šachtar rivinse il campionato nel 2009-2010 e un altro double campionato-coppa nazionale nel 2010-2011, annata in cui raggiunse i quarti di finale di UEFA Champions League dopo aver vinto il girone di prima fase.

Negli anni successivi i "minatori" colsero altri tre successi in campionato, portando a cinque i titoli vinti consecutivamente, oltre ad aggiudicarsi varie volte la coppa e la supercoppa nazionale.

A causa dei conflitti armati che da maggio 2014 interessano l'Ucraina e l'autoproclamata Repubblica Popolare di Donèc'k, dall'estate 2014 la squadra ha giocato i match casalinghi a Leopoli e dalle stagioni successive a Chàrkiv, per via delle ribellioni autonomiste filorusse nell'est dell'Ucraina, che hanno danneggiato anche la Donbas Arena nell'agosto 2014.[4] Nel 2015-2016 la squadra, eliminata dalla UEFA Champions League, proseguì il cammino europeo in Europa League, dove arrivò in semifinale. La vittoria del mese successivo nella finale di coppa nazionale coincise con l'ultima partita come allenatore dello Šachtar per Mircea Lucescu, che lasciò la panchina della squadra di Donec'k dopo aver vinto 22 trofei in 12 anni.[5]

Al tecnico rumeno succedette il portoghese Paulo Fonseca,[6] che esordì vincendo la supercoppa nazionale e vinse tre campionati e tre coppe nazionali nelle successive tre stagioni, centrando dunque tre double consecutivi. Nel 2019 Fonseca subentrò dal connazionale Luís Castro, che in un biennio si aggiudicò un titolo nazionale e condusse la squadra alle semifinali di Europa League. Vari tecnici si alternarono poi sulla panchina del club, che vinse la Supercoppa d'Ucraina 2021, il campionato nel 2022-2023 e campionato e coppa nazionale nel 2023-2024.

Cronistoria

modifica
Cronistoria del Futbol'nyj Klub Šachtar Donec'k
  • 1936: fondazione del club come "'Stachanovec'".
  • 1936 (primavera) - 7º in Gruppa V.
  • 1936 (autunno) - 6º in Gruppa V.
  • 1937 - 3º in Gruppa V.
  Promosso in Gruppa A.
  • 1938 - 11º in Gruppa A.
  • 1939 - 12º in Gruppa A.

  • 1940 - 12º in Gruppa A.
  • 1941 non terminato a causa della seconda guerra mondiale
  • 1942-1944: non disputato
  • 1945 - 5º in Vtoraja Grupa.
  • 1946 - 5º in Vtoraja Grupa.
il club cambia denominazione in "'Šachtyor'".
  • 1947 - 2º in Vtoraja Grupa.
  • 1948 - 3º in Vtoraja Grupa.
  Promosso in Pervaja Gruppa.
  • 1949 - 18º in Pervaja Gruppa.

  • 1950 - 11º in Klass A.
  • 1951 - 3º in Klass A.
  • 1952 - 13º in Klass A.
  Retrocesso in Klass B.
  • 1953 - 3º in Klass B.
  • 1954 - 1º in Klass B.
  Promosso in Klass A.
  • 1955 - 7º in Klass A.
  • 1956 - 7º in Klass A.
  • 1957 - 8º in Klass A.
  • 1958 - 8º in Klass A.
  • 1959 - 12º in Klass A.

  • 1960 - 17º in Klass A.
  • 1961 - 12º in Klass A.
Vince la Kubok SSSR (1º titolo).
  • 1962 - 8º in Klass A.
Vince la Kubok SSSR (2º titolo).
  • 1963 - 11º in Pervaja Gruppa A.
Finalista in Kubok SSSR.
  • 1964 - 5º in Pervaja Gruppa A.
  • 1965 - 12º in Pervaja Gruppa A.
  • 1966 - 10º in Pervaja Gruppa A.
  • 1967 - 6º in Pervaja Gruppa A.
  • 1968 - 14º in Pervaja Gruppa A.
  • 1969 - 10º in Pervaja Gruppa A.

  • 1970 - 10º in Pervaja Gruppa A.
  • 1971 - 16º in Vysšaja Liga.
  Retrocesso in Pervaya Liga.
  • 1972 - 2º in Pervaya Liga.
  Promosso in Vysšaja Liga.
Eliminato nel terzo turno della Coppa UEFA.
  • 1977 - 5º in Vysšaja Liga.
  • 1978 - 3º in Vysšaja Liga.
Finalista in Kubok SSSR.
Eliminato nel primo turno della Coppa delle Coppe.
  • 1979 - 2º in Vysšaja Liga.
Eliminato nel primo turno della Coppa UEFA.

  • 1980 - 6º in Vysšaja Liga.
Eliminato nel primo turno della Coppa UEFA.
Vince la Kubok SSSR (3º titolo).
  • 1981 - 7º in Vysšaja Liga.
  • 1982 - 14º in Vysšaja Liga.
  • 1983 - 9º in Vysšaja Liga.
Vince la Kubok SSSR (4º titolo).
  • 1984 - 13º in Vysšaja Liga.
Eliminato nei quarti della Coppa delle Coppe.
  • 1985 - 12º in Vysšaja Liga.
Finalista in Kubok SSSR.
  • 1986 - 6º in Vysšaja Liga.
Finalista in Kubok SSSR.
  • 1987 - 7º in Vysšaja Liga.
  • 1988 - 8º in Vysšaja Liga.
  • 1989 - 14º in Vysšaja Liga.

Eliminato nel turno preliminare della Coppa UEFA.
Vince la Kubok Ukraïny (1º titolo).
Eliminato nel primo turno della Coppa delle Coppe.
Eliminato nella fase a gruppi della Coppa Intertoto.
Vince la Kubok Ukraïny (2º titolo).
Eliminato nel secondo turno della Coppa delle Coppe.
Eliminato nel secondo turno preliminare della Coppa UEFA.
Eliminato nel primo turno della Coppa UEFA.

Eliminato nella prima fase a gruppi della Champions League.
Eliminato nel terzo turno della Coppa UEFA.
Vince la Kubok Ukraïny (3º titolo).
Eliminato nel terzo turno preliminare della Champions League.
Eliminato nel primo turno della Coppa UEFA.
Vince la Kubok Ukraïny (4º titolo).
Eliminato nel terzo turno preliminare della Champions League.
Eliminato nel primo turno della Coppa UEFA.
Finalista in Kubok Ukraïny.
Eliminato nel terzo turno preliminare della Champions League.
Eliminato nel primo turno della Coppa UEFA.
Vince la Kubok Ukraïny (5º titolo).
Eliminato nella fase a gruppi della Champions League.
Eliminato negli ottavi della Coppa UEFA.
Finalista in Kubok Ukraïny.
Vince la   Supercoppa d'Ucraina (1º titolo).
Eliminato nel terzo turno preliminare della Champions League.
Eliminato nei sedicesimi della Coppa UEFA.
Eliminato nella fase a gruppi della Champions League.
Eliminato negli ottavi della Coppa UEFA.
Finalista in Kubok Ukraïny.
Eliminato nella fase a gruppi della Champions League.
Vince la Kubok Ukraïny (6º titolo).
Vince la   Supercoppa d'Ucraina (2º titolo).
Eliminato nella fase a gruppi della Champions League.
Finalista in Kubok Ukraïny.
  Vince la Coppa UEFA (1º titolo).
Finalista in Supercoppa UEFA.
Eliminato nel terzo turno di qualificazione della Champions League.
Eliminato nei sedicesimi di finale dell'Europa League.

Vince la   Supercoppa d'Ucraina (3º titolo).
Eliminato nei quarti della Champions League.
Vince la Kubok Ukraïny (7º titolo).
Eliminato nella fase a gruppi della Champions League.
Vince la Kubok Ukraïny (8º titolo).
Vince la   Supercoppa d'Ucraina (4º titolo)
Eliminato negli ottavi della Champions League.
Vince la Kubok Ukraïny (9º titolo).
Vince la   Supercoppa d'Ucraina (5º titolo)
Eliminato nella fase a gruppi della Champions League.
Eliminato nei sedicesimi di finale dell'Europa League.
Finalista in Kubok Ukraïny.
Vince la   Supercoppa d'Ucraina (6º titolo)
Eliminato negli ottavi della Champions League.
Finalista in Kubok Ukraïny.
Vince la   Supercoppa d'Ucraina (7º titolo)
Eliminato nella fase a gruppi della Champions League.
Semifinalista in Europa League.
Vince la Kubok Ukraïny (10º titolo).
Eliminato nel terzo turno preliminare della Champions League.
Eliminato nei sedicesimi di finale dell'Europa League.
Vince la Kubok Ukraïny (11º titolo).
Vince la   Supercoppa d'Ucraina (8º titolo)
Eliminato negli ottavi della Champions League.
Vince la Kubok Ukraïny (12º titolo).
Eliminato nella fase a gruppi della Champions League.
Eliminato nei sedicesimi di finale dell'Europa League.
Vince la Kubok Ukraïny (13º titolo).
Eliminato nella fase a gruppi della Champions League.
Semifinalista in Europa League.

Eliminato nella fase a gruppi della Champions League.
Eliminato negli ottavi di finale dell'Europa League.
Vince la   Supercoppa d'Ucraina (9º titolo).
Eliminato nella fase a gruppi della Champions League.
Fase a gironi di Champions League.
Eliminato negli ottavi di finale di Europa League.
Fase a gironi di Champions League.
Eliminato negli spareggi di Europa League.
Vince la Kubok Ukraïny (14º titolo).

Colori e simboli

modifica
 
Henrikh Mkhitaryan con la maglia dello Šachtar nel 2011

I colori odierni del club, arancione acceso e nero, non sono tali da sempre. In origine, ricalcando anche la colorazione del logo, lo Stachanovec' vestiva una maglia azzurra con bordatura rossa e calzettoni bianchi. Anche il primo Šachtar continuò con l'azzurro, abbandonando il rosso e optando per il blu come colore di contrasto; occasionalmente sul petto si inseriva una V bianca. Solo negli anni Sessanta si scelse definitivamente l'attuale colorazione.

In genere lo Šachtar gioca in maglia arancione con pantaloncini neri e calzettoni arancioni. La divisa classica negli anni Sessanta era semplice, in alcune annate con maniche nere. Negli stessi anni fu adottata una divisa a bande verticali, che divenne iconica.

Più di recente il fornitore di turno, attualmente Nike, ha spesso oscillato tra l'una e l'altra scelta di stile.

Stachanovec'
Šachtar anni 50
Dal 1961
Šachtar anni '70
Dal 1983
Dal 1986

Simboli ufficiali

modifica
 
Il simbolo sociale usato fino al 2008 riprodotto sul muro esterno di un centro informativo del club

Il primo simbolo fu disegnato nel 1936 e consisteva in un esagono blu con una 'Š' rossa al centro, alla quale si sovrapponeva un martello pneumatico. Nel 1946, quando il club cambiò nome, il logo cambiò in bianco e nero con la semplice aggiunta del denominativo sociale. A metà degli anni Sessanta fu scelto un iconico simbolo che durò a lungo con due martelli incrociati inseriti in un cerchio con la scritta Šachtar Donec'k'. Nello stesso periodo quel simbolo cominciò ad apparire sulle divise e vi rimase almeno fino agli anni Novanta, salvo qualche eccezione. Il nome era spesso inserito in russo, così come per tutte le altre partecipanti della competizione sovietica.

Nel 1989 l'artista Vìktor Savìlov, sull'onda di una ventata di rinnovamento all'interno del club, offrì una variante inserendo un pallone e un campo da gioco stilizzato. Fu aggiunto alla divisa, leggermente modificato, nel 1997.[7]

Nel 2007, durante la presentazione del nuovo stadio, fu mostrato anche il nuovo simbolo creato dalla società italiana Interbrand. Per la prima volta dopo 30 anni riapparvero i martelli incrociati, simbolo storico del club.[8][9]

Mascotte

modifica

La mascotte Minatore (minatori è il soprannome del club) intrattiene il pubblico durante le partite di casa.

Strutture

modifica
 
Veduta panoramica dello stadio Olimpico di Kiev, che dal 2020 ospita le partite interne dello Šachtar.

In passato lo stadio del club era lo stadio Šachtàr, che oggi è sede degli incontri del Metalùrh Donec'k e della squadra B. L'impianto di casa del club, la Donbas Arena, inaugurata il 29 agosto 2009, ha una capacità di 50 149 posti a sedere ed è nel novero dei 25 stadi che hanno ricevuto 5 stelle dalla UEFA.

Nell'agosto 2014, a causa della guerra dell'Ucraina orientale con combattimenti tra filorussi e forze governative ucraine nella città di Donec'k, lo stadio ha subito gravi danni alla facciata nord-ovest e alle strutture in seguito a due esplosioni di bombe. Per la sicurezza e incolumità dei giocatori, già a luglio il tecnico Mircea Lucescu aveva fatto trasferire la squadra nella città occidentale di Leopoli, in attesa di un ritorno alla normalità nell'est dell'Ucraina. La squadra ha giocato l'intera stagione 2014-2015, comprese le gare casalinghe di UEFA Champions League, all'Arena L'viv[10].

Dalla seconda metà della stagione 2016-2017 al marzo del 2020, la squadra ha giocato le partite interne allo stadio Metalist di Charkiv. Dall'estate successiva gioca allo stadio Olimpico di Kiev.

Società

modifica
modifica
Abbigliamento tecnico
Sponsor ufficiale

Allenatori

modifica
  Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori del F.K. Šachtar Donec'k.
Anni Nome Trofei vinti
1936–37 Unione Sovietica (bandiera)  Nikolaj Naumov
1938 Unione Sovietica (bandiera)  Vasilij Borisenko
1938 Unione Sovietica (bandiera)  Grigorij Archangelskij
1939–41 Unione Sovietica (bandiera)  Abram Dangulov
1944–45 Unione Sovietica (bandiera)  Nikolaj Kuznecov
1946–48 Unione Sovietica (bandiera)  Aleksej Kostylev
1949 Unione Sovietica (bandiera)  Georgij Mazanov
1949–51 Unione Sovietica (bandiera)  Viktor Novikov
1952 Unione Sovietica (bandiera)  Konstantin Kvašnin
1952–56 Unione Sovietica (bandiera)  Aleksandr Ponomarëv
1956–57 Unione Sovietica (bandiera)  Vasilij Ėrmilov
1958 Unione Sovietica (bandiera)  Abram Dangulov
1959 Unione Sovietica (bandiera)  Viktor Novikov
1959–60 Unione Sovietica (bandiera)  Konstantyn Šegodskij
1960–69 Unione Sovietica (bandiera)  Oleg Ošenkov 2 Kubok SSSR
1969–70 Unione Sovietica (bandiera)  Jurij Vojnov
1970–71 Unione Sovietica (bandiera)  Artem Faljan
1971 Unione Sovietica (bandiera)  Jurij Zacharov
1971–72 Unione Sovietica (bandiera)  Nikolaj Morozov
1972–73 Unione Sovietica (bandiera)  Oleh Bazylevyč
1974 Unione Sovietica (bandiera)  Jurij Zacharov
1974–78 Unione Sovietica (bandiera)  Vladimir Sal'kov
1979–85 Unione Sovietica (bandiera)  Viktor Nosov 2 Kubok SSSR
1 Superkubok SSSR
1986 Unione Sovietica (bandiera)  Oleh Bazylevyč
1987–89 Unione Sovietica (bandiera)  Anatolij Kon'kov
1989–94 Unione Sovietica (bandiera) /Ucraina (bandiera)  Valerij Jaremčenko
1995 Ucraina (bandiera)  Vladimir Sal'kov 1 Kubok Ukraïny
1995–96 Ucraina (bandiera)  Valerij Rudakov
Agosto 1996–Marzo 1999 Ucraina (bandiera)  Valerij Jaremčenko 1 Kubok Ukraïny
Aprile 1999–Settembre 1999 Russia (bandiera)  Anatolij Byšovec
1999 Ucraina (bandiera)  Oleksij Drozdenko
Novembre 1999–Ottobre 2001 Ucraina (bandiera)  Viktor Prokopenko 1 Kubok Ukraïny
Ottobre 2001–Dicembre 2001 Ucraina (bandiera)  Valerij Jaremčenko (interim)
Gennaio 2002–Settembre 2002 Italia (bandiera)  Nevio Scala 1 Prem"jer-liha
1 Kubok Ukraïny
Settembre 2002–Giugno 2003 Ucraina (bandiera)  Valerij Jaremčenko
Luglio 2003–Maggio 2004 Germania (bandiera)  Bernd Schuster
Maggio 2004–Maggio 2004 Ucraina (bandiera)  Viktor Prokopenko
Maggio 2004–Maggio 2016 Romania (bandiera)  Mircea Lucescu 8 Prem"jer-liha
6 Kubok Ukraïny
7 Supercoppa d'Ucraina
1 UEFA Europa League
Maggio 2016-Giugno 2019 Portogallo (bandiera)  Paulo Fonseca 3 Prem"jer-liha
3 Kubok Ukraïny
1 Supercoppa d'Ucraina
Giugno 2019-Maggio 2021 Portogallo (bandiera)  Luís Castro 1 Prem"jer-liha
Maggio 2021-Luglio 2022 Italia (bandiera)  Roberto De Zerbi 1 Supercoppa d'Ucraina
Luglio 2022-Luglio 2023 Croazia (bandiera)  Igor Jovićević
Luglio-Ottobre 2023 Paesi Bassi (bandiera)  Patrick van Leeuwen
Ottobre 2023 Croazia (bandiera)  Darijo Srna (ad interim)
Ottobre 2023-in corso Paesi Bassi (bandiera)  Marino Pušić

Calciatori

modifica

Vincitori di titoli

modifica
Campioni del Sudamerica

Palmarès

modifica

Competizioni nazionali

modifica
2001-2002, 2004-2005, 2005-2006, 2007-2008, 2009-2010, 2010-2011, 2011-2012, 2012-2013, 2013-2014, 2016-2017, 2017-2018, 2018-2019, 2019-2020, 2022-2023, 2023-2024
1994-1995, 1996-1997, 2000-2001, 2001-2002, 2003-2004, 2007-2008, 2010-2011, 2011-2012, 2012-2013, 2015-2016, 2016-2017, 2017-2018, 2018-2019, 2023-2024
2005, 2008, 2010, 2012, 2013, 2014, 2015, 2017, 2021
1961, 1962, 1980, 1983
1984
1953 (Girone 3), 1954

Competizioni internazionali

modifica
2008-2009
2009

Altri piazzamenti

modifica
Secondo posto: 1975, 1979
Terzo posto: 1951, 1978
Secondo posto: 1972
Finalista: 1963, 1978, 1984-1985, 1985-1986
Semifinalista: 1951, 1953, 1959-1960, 1967-1968, 1974, 1976
Finalista: 1980, 1985
Semifinalista: 1989
Secondo posto: 1993-1994, 1996-1997, 1997-1998, 1998-1999, 1999-2000, 2000-2001, 2002-2003, 2003-2004, 2006-2007, 2008-2009, 2014-2015, 2015-2016, 2020-2021
Finalista: 2002-2003, 2004-2005, 2006-2007, 2008-2009, 2013-2014, 2014-2015
Semifinalista: 1992, 1995-1996, 1998-1999, 2009-2010
Finalista: 2004, 2006, 2007, 2014, 2016, 2018, 2019, 2020
Semifinalista: 1995
Semifinalista: 2015-2016, 2019-2020
Finalista: 2009
Finalista: 2014-2015

Statistiche e record

modifica

Partecipazione ai campionati e ai tornei internazionali

modifica

Campionati nazionali

modifica

Dalla dissoluzione dell'Unione Sovietica il club ha sempre militato nella massima divisione ucraina, ma in precedenza ha disputato anche dieci stagioni nella seconda divisione del campionato sovietico di calcio. Da quando partecipa al campionato ucraino lo Šachtar, al pari della Dinamo Kiev, ha sempre militato nella massima divisione. È la squadra con più vittorie nella Coppa e nella Supercoppa d'Ucraina.

Dalla nascita alla 2020-2021 compresa il club ha ottenuto le seguenti partecipazioni ai campionati nazionali:

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Pervaja Gruppa/Klass A/Pervaja Gruppa A/Vysšaja Liga 44 1938 1991 74
Vyšča Liha/Prem"jer-liha 30 1992 2020-2021
Gruppa V/Klass B/Pervaya Liga 10 1936 (primavera) 1972 10

Tornei internazionali

modifica

Il miglior risultato ottenuto è naturalmente la vittoria della Coppa UEFA 2008-2009: dopo aver avuto la meglio anche sulla Dinamo Kiev il club giunge alla finale, che viene giocata nello Stadio Şükrü Saraçoğlu di Istanbul: qui i tedeschi del Werder Brema vengono battuti per 2-1 ai tempi supplementari.

Gli ucraini giocano anche nella Supercoppa UEFA 2009, che va però al Barcellona. Altri traguardi notevoli sono il raggiungimento dei quarti nella UEFA Champions League 2010-2011: dopo aver vinto il girone davanti all'Arsenal (grazie a cinque vittorie ed una sola sconfitta, proprio in Inghilterra) gli ucraini eliminano la Roma negli ottavi, ma escono nel turno successivo dopo l'incontro col Barcellona poi campione. Lo stesso traguardo viene raggiunto anche nella Coppa delle Coppe 1983-1984, quando a vincere è il Porto, mentre in Europa League vengono raggiunte le semifinali in due altre occasioni: nel 2015-2016 e nel 2019-2020, quando ad andare avanti sono rispettivamente Siviglia e Inter.

Alla stagione 2020-2021 il club ha ottenuto le seguenti partecipazioni ai tornei internazionali[11]:

Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione
Coppa dei Campioni/UEFA Champions League 22 2000-2001 2022-2023
Coppa delle Coppe 4 1978-1979 1997-1998
Supercoppa UEFA 1 2009
Coppa UEFA/UEFA Europa League 19 1973-1974 2020-2021
Coppa Intertoto 1 1997

Statistiche individuali

modifica

Il giocatore con più presenze nelle competizioni europee è Darijo Srna a quota 137, mentre il miglior marcatore è Luiz Adriano con 32 gol[11].

Statistiche di squadra

modifica

A livello internazionale la miglior vittoria è per 7-0, ottenuta contro il BATĖ Borisov nella fase a gruppi della UEFA Champions League 2014-2015, mentre anche la peggior sconfitta è per 7-0, subito contro il Bayern Monaco negli ottavi della stessa edizione[11].

Tifoseria

modifica

Rivalità

modifica

La rivalità principale è quella contro la Dinamo Kiev. La sfida tra le due compagini è conosciuta come "Derby d'Ucraina".

L'altra rivalità è con il Metalurh Donec'k, sebbene non sia sentita quanto quella con la Dinamo Kiev, la sfida registra sempre il tutto esaurito nel cosiddetto "Derby del Bacino del Donec".

In campo europeo molto sentite sono le sfide con l'Arsenal e il Barcellona.

Organico

modifica

Rosa 2024-2025

modifica

Rosa aggiornata al 30 agosto 2024.

N. Ruolo Calciatore
2 Burkina Faso (bandiera)  A Lassina Traoré
4 Croazia (bandiera)  C Bartol Franjić
5 Ucraina (bandiera)  D Valerij Bondar
6 Ucraina (bandiera)  C Taras Stepanenko (capitano)
7 Brasile (bandiera)  A Eguinaldo
8 Ucraina (bandiera)  C Dmytro Kryskiv
9 Ucraina (bandiera)  A Mar"jan Šved
10 Ucraina (bandiera)  C Heorhij Sudakov
11 Ucraina (bandiera)  C Oleksandr Zubkov
12 Ucraina (bandiera)  P Tymur Puzankov
13 Brasile (bandiera)  D Pedro Henrique
14 Ucraina (bandiera)  A Danylo Sikan
16 Georgia (bandiera)  D Irak'li Azarovi
17 Brasile (bandiera)  D Vinícius Tobias
N. Ruolo Calciatore
18 Tunisia (bandiera)  D Alaa Ghram
20 Ucraina (bandiera)  C Anton Hluščenko
21 Ucraina (bandiera)  C Artem Bondarenko
22 Ucraina (bandiera)  D Mykola Matvijenko
24 Ucraina (bandiera)  C Viktor Cukanov
26 Ucraina (bandiera)  D Juchym Konoplja
29 Ucraina (bandiera)  C Jehor Nazaryna
30 Brasile (bandiera)  C Marlon Gomes
31 Ucraina (bandiera)  P Dmytro Riznyk
37 Brasile (bandiera)  A Kevin
38 Brasile (bandiera)  C Pedrinho
39 Brasile (bandiera)  A Newerton
48 Ucraina (bandiera)  P Denys Tvardovs'kyj
72 Ucraina (bandiera)  P Kiril Fesjun
74 Ucraina (bandiera)  D Marjan Faryna
  1. ^ L'identità perduta dello Shakhtar Donetsk, Il Foglio, 1º ottobre 2019.
  2. ^ (EN) Oleg Bazaluk, Corruption in Ukraine: Rulers’ Mentality and the Destiny of the Nation, Geophilosophy of Ukraine, Newcastle upon Tyne, Cambridge Scholars Publishing, 2016, p. 234, ISBN 978-1-44-389814-0.
  3. ^ (EN) Jonathan Wilson, Dynamo and Shakhtar Donetsk fight for Ukraine supremacy on European stage, su TheGuardian.com, 30 aprile 2009. URL consultato il 17 dicembre 2019.
  4. ^ Donetsk, bombe allo stadio dello Shakhtar, su gazzetta.it. URL consultato il 23 agosto 2014.
  5. ^ Analisi Tattica: lo Shakhtar Donetsk di Paulo Fonseca, assoanalisti.it, 8 febbraio 2018.
  6. ^ Shakhtar Donetsk appoint Paulo Fonseca as new coach, ESPN, 1º giugno 2016.
  7. ^ Copia archiviata, su shakhtar.com. URL consultato l'8 novembre 2016 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2016). Short crest history
  8. ^ Shakhtar Crest |The Club |FC Shakhtar Donetsk official website Archiviato l'11 novembre 2016 in Internet Archive.
  9. ^ Interbrand |Our Work |Shakhtar Archiviato il 3 dicembre 2013 in Internet Archive.
  10. ^ Ucraina, la guerra non risparmia lo stadio dello Shakhtar Donetsk - Rai News
  11. ^ a b c Copia archiviata, su uefa.com. URL consultato il 24 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2018).

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
   Portale Calcio: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di calcio