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Il termine fitofago fa genericamente riferimento ad un organismo che ha un rapporto trofico unilaterale a spese dei vegetali,[1] ai quali arreca un danno più o meno grave. In genere il termine è usato in entomologia e in parassitologia per indicare organismi animali appartenenti al phylum degli artropodi. Il termine fitofago è preferibile a quello di parassita, perché oltre a quest'ultimo comprende anche gli organismi dotati di vita autonoma.

Una mosca si nutre di un fico

Descrizione

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Il fitofago si nutre prelevando il contenuto di singole cellule o erodendo porzioni di tessuto o sottraendo liquidi interni. A rigore fra i fitofagi non dovrebbero essere compresi gli organismi che si nutrono di sostanze emesse dai vegetali, quali ad esempio gli insetti pronubi, o di materiali di origine vegetale, quali ad esempio i detritivori o gli insetti dannosi alle derrate alimentari ottenute per trasformazione dei prodotti vegetali.

Nell'ambito dei fitofagi si distinguono dei sottoinsiemi in relazione al tipo di dipendenza o all'abitudine alimentare:

  1. ^ AA.VV., Fitofago, in Enciclopedia on line, Istituto Treccani. URL consultato il 30 maggio 2014.

Bibliografia

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