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Ernesto Balbo Bertone di Sambuy

politico italiano

Ernesto Balbo Bertone di Sambuy (Vienna, 12 aprile 1837Torino, 24 febbraio 1909) è stato un nobile e politico italiano.

Ernesto Balbo Bertone
Conte di Sambuy
Stemma
Stemma
In carica1846 –
1909
PredecessoreVittorio Amedeo Balbo Bertone
SuccessoreVittorio Carlo Balbo Bertone
Altri titoliSignore di Revigliasco
NascitaVienna, 12 aprile 1837
MorteTorino, 24 febbraio 1909 (71 anni)
DinastiaBalbo Bertone
PadreVittorio Amedeo Balbo Bertone
MadreLuisa Carlotta Pallavicino
ConsorteAnne Bonne Fougerette
FigliVittorio
Carlotta
Luigi
Giacomina
Alberto
Filippo
Federico
Elisabetta
Ernesto Balbo Bertone

Deputato del Regno d'Italia
LegislaturaX, XII, XIII, XIV, XV
Coalizionedestra
Sito istituzionale

Senatore del Regno d'Italia
Legislaturadalla XV
Tipo nominaCategoria: 3
Incarichi parlamentari
Cariche
  • Vicepresidente (1900 - 1902)

Commissioni

  • Membro della Commissione per la verifica dei titoli dei nuovi senatori (1902-1909)
  • Membro della Commissione per l'esame del disegno di legge "Graduale avocazione allo Stato delle spese di cui all'art. 272 del testo unico della legge comunale e provinciale approvato con R. decreto del 10 febbraio 1889, n. 921" (18 marzo 1907)
Sito istituzionale

Dati generali
Professionepossidente

Biografia

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Figlio di Vittorio Amedeo e Luigia Carlotta Pallavicino delle Frabose venne dapprima educato privatamente e, in seguito, frequentò il Collège Saint Michel di Bruxelles.

Possidente, uomo di corte e Maestro delle cerimonie di corte a Torino, ricoprì numerose cariche pubbliche: sovrintendente ai giardini pubblici di Torino (1870-1909), consigliere comunale di Chieri e Torino (1867-1909), assessore ai Lavori Pubblici di Torino (1867-1871) e sindaco di Torino dal 1883 al 1886. Durante il suo mandato, nel 1885, fu promotore del progetto di risanamento del centro storico medievale di Torino, allo scopo di rettificare le vie XX Settembre e San Francesco d’Assisi e procedere al taglio delle diagonali Pietro Micca e IV Marzo, decretando irrimediabilmente la scomparsa di gran parte della Torino medievale[1]. Fu più volte deputato (1869, 1874, 1876, 1880, 1882), nominato senatore nel 1883 nella XV legislatura, e vicepresidente del Senato nel 1900. Fu presidente dell'Accademia Albertina dal 1887 al 1894, presidente della Promotrice di Belle Arti (1889-1896 e 1899-1902) e del Circolo degli Artisti (1879-1902). Ricoprì un ruolo anche all'interno dell'Esposizione Universale del 1911, come uno dei vicepresidenti del Comitato Generale[2].

Il Balbo commissiona il progetto di edificazione della sua palazzina (tuttora esistente, in corso Galileo Ferraris 41 a Torino) all'ingegnere Enrico Petiti, affermato progettista che nel 1878 presenta il progetto in Comune[3] [4], e nel 1880 progetta anche una veranda in aggiunta[5][6].

A Torino, in Piazza Carlo Felice, c'è un giardino che porta il suo nome. Il corpo è sepolto nella cappella di famiglia nel cimitero antico di Chieri.

Matrimonio e discendenza

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Il 4 novembre 1865, a Étang-sur-Arroux in Francia, sposò Anne Bonne Fougerette (*18421912), dei marchesi de Ganay, nipote del banchiere James-Alexandre de Pourtalès. La coppia ebbe 8 figli:

Ascendenza

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Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Carlo Emanuele Balbo Bertone Giulio Cesare Balbo Bertone  
 
Beatrice di Saluzzo  
Carlo Gabriele Balbo Bertone  
Rosalia Asinari di San Marzano Filippo Valentino Asinari  
 
Maria Luigia Ferrero-Fieschi  
Vittorio Amedeo Balbo Bertone  
Manfredo III Ghilini Giovanni Tommaso II Ghilini  
 
Daria Prati  
Daria Delfina Ghilini  
Maria Teresa Provana Giuseppe Giovanni Maria Provana, VI conte di Collegno  
 
Grazia Delfina Avogadro della Motta  
Ernesto Balbo Bertone  
Adalberto Gioacchino Pallavicino Gianfrancesco Filiberto Amedeo Pallavicino  
 
Maria Lodovica Pallavicino  
Marco Adalberto Pallavicino  
Maria Cristina Sandri Trotti Giovanni Antonio Sandri Trotti  
 
Ippolita Alfieri  
Luigia Carlotta Pallavicino  
Luigi Maria Mocchia di Coggiola, conte di Coggiola Lodovico Antonio Mocchia, conte di Coggiola  
 
Luisa Anna Birago  
Carola Mocchia di Coggiola  
Barbara Metilde Piossasco di Bosia Carlo Giuseppe Piossasco, conte di Bosia  
 
Elena Falletti, duchessa di Cannalunga  
 

Onorificenze

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Onorificenze italiane

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Onorificenze straniere

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  1. ^ Via IV Marzo in MuseoTorino, su museotorino.it.
  2. ^ About Turin 1991 in Italyworldsfair.org, su italyworldsfairs.org.
  3. ^ Archivio Storico Città di Torino, pratica n° 165 Casa di civile abitazione, progetto ex-novo
  4. ^ Politecnico di Torino, Fondo Petiti, PTT_10
  5. ^ Archivio Storico Città di Torino, pratica n° 132 - Veranda d’ingresso, progetto ex-novo
  6. ^ Simone Verga, Le architetture civili di Enrico Petiti: dall’archivio alla ricostruzione storiografica, in Relatore prof. Mario Volpiano (a cura di), Tesi di Laurea Magistrale in Architettura per il Restauro e il Patrimonio; Politecnico di Torino A.A. 2019/2020, Torino, 2020.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN173293961 · ISNI (EN0000 0003 9893 8162 · SBN CUBV139564 · BAV 495/140166 · ULAN (EN500266675