Discussione:Kimbo Slice

Aggiungo che sia le MMA che in particolare una figura come Kimbo Slice possono essere estremamente interessanti sotto il profilo antropologico in uno studio sul corpo nel post moderno. Suggerisco un saggio di Loic Wacquant sull'ambiente pugilistico americano uscito anhe in traduzione italiana nel quale si evidenzia l'uso di linguaggi e concetti relativi al mondo dei cavalli da corsa ed al mondo della prostituzione per indicare il corpo e la persona dei pugili e si analizza la cnondizione sociale e psicologica degli interessati e del mondo che ruota loro intorno. E' particolarmente impressionante la scena della sconfitta con Seth Petruzzelli con il grave danno all'occhio che lo fa apparire vulnerato ma non abbattuto, e con la momentanea cecità di un occhio che ha perso espressione e appare morto, con la corna tagliata e grigia, gli conferisce una dignità ed uno spessore che mai il personaggio comunque avrebbe potuto avere. Lo specchio e oltre lo specchio: probabilmente andrebbe studiato, piuttosto, il enomeno per il quale ci si vergogna di riconoscere ammirazione per questi oggetti sociali (e relai) straordinari, che incarnano un'animalità che crediamo soltanto di avere messo tra parentesi (fermo restando il circo clownesco che gli gira intorno e che ne fa carne da macello). Interessante anche il fenoeno della prostituzioen spicciola del personaggio: abbondano i video nei quali gente presuntamente normale si fa riprendere mentre, dietro pagamento, si lascia colpire da Kimbo. Il pagamento, mi pare avviene nei due sensi, a sottolineare l'ambiguità della prostituzioen stessa: Kimbo è fenomeno da baraccone che per cento euro va in giro a dare pugni più o meno finti a chiunque glielo chieda; gli altri sono a loro volta mentecatti sfruttati solo per aggiungere un episodio alla saga di Kimbo. Strane cose, tutte incentrate sul corpo e sulla dignità, che impongono una riflessione.