Diplegia
Per diplegia in campo medico si intende la paralisi di una parte del corpo, che colpisce prevalentemente gli arti inferiori e in misura inferiore i superiori, di solito si associa un certo grado di ipoposturalità.
Forme
modificaDiplegia laringea
modificaSi tratta di una paralisi bilaterale delle corde vocali, che può portare ad afonia o a dispnea a seconda dei casi riscontrati.
Diplegia spastica
modificaÈ la forma più diffusa di diplegia.
Sviluppo nelle persone affette
modificaIl problema si rileva verso i 4-5 mesi di vita per il ritardo con cui il bambino acquisisce le varie tappe dello sviluppo posturale e motorio.
La deambulazione autonoma viene acquisita con molto ritardo, spesso necessita di sostegni, è comunque lenta e difficoltosa e un 10% dei soggetti non arriva a deambulare;
Lo sviluppo cognitivo medio può essere "nella norma", spesso c'è un iperinvestimento del linguaggio e maggiori difficoltà nelle abilità grafo-spaziali;
A livello scolastico le difficoltà riguardano prevalentemente l'area matematica, per la scrittura spesso è necessario l'uso di ausilii;
Terapia
modificaCome trattamento vengono somministrati dei farmaci quali il baclofene (5 mg 3 volte al giorno) e la tizanidina. In casi gravi occorre l'intervento chirurgico.
Si è notata negli ultimi anni per il successo delle terapie intensive neonatali.
Collegamenti esterni
modifica- (EN) diplegia, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Il centro sulle malattie spastiche australiano, su thespasticcentre.com.au.
- (EN) il sito dell'UCP United Cerebral Palsy, su ucp.org.
- (EN) interventi sulla diplegia, su cerebralpalsysource.com. URL consultato il 5 dicembre 2007 (archiviato dall'url originale il 25 novembre 2007).