[go: up one dir, main page]

Die Hexe vom Triesnerberg

romanzo di Marianne Maidorf

Die Hexe vom Triesnerberg, sottotitolo Eine Erzählung aus Liechtensteins dunklen Tagen (in italiano lett. "La strega di Triesnerberg. Un racconto dai giorni bui del Liechtenstein"), è un romanzo storico della scrittrice Marianne Maidorf pubblicato nel 1908.

Die Hexe vom Triesnerberg. Eine Erzählung aus Liechtensteins dunklen Tagen
AutoreMarianne Maidorf
1ª ed. originale1908
Genereromanzo
Sottogenerestorico
Lingua originaletedesco
AmbientazioneLiechtenstein, XVII secolo

Storia editoriale

modifica

L'opera fu pubblicata a Zurigo dalla Orell Füssli con le illustrazioni realizzate da Melchior Annen sulla base dei disegni di Peter Balzer, che fece la conoscenza di Marianne durante una vacanza a Gaflei.[1][2]

È stata ristampata dalla H.P. Gassner di Vaduz nel 1980, mentre un esemplare originario del libro, con la dedica scritta dall'autrice a Peter Balzer, è conservato nella Walserbibliothek di Triesenberg.[3]

Infatti Berta Schauer, entrata in possesso del libro, lo mostrò allo studioso Engelbert Bucher, che gli attribuì un alto valore intellettuale e, riuscito ad aggiungerlo alla propria collezione, lo donò prima al suo ufficio parrocchiale e poi alla comunità.[3]

La storia si svolge nel 1636 nell'insediamento Walser di Triesnerberg.[2][4] La povera Lucia si prende cura di Anna Stöss, ragazza gravemente malata e di misera famiglia contadina, ma viene arsa viva con l'accusa di stregoneria.[5]

La famiglia di Anna allora, accoglie e accudisce come una figlia l'orfana Gretli, che si innamora ricambiata di Alois Stöss.[5] Ad amare il ragazzo è, tuttavia, anche la subdola Stina Rüdi, che sparge la voce che Gretli sia una strega per impedire che i due si sposino.[6][5]

La calunniata finisce per essere catturata, torturata nel castello di Vaduz e condannata al rogo.[5] La sete di vendetta per un amore respinto è quindi il pretesto per una caccia alle streghe, mentre il ruolo del clero appare positivo.[7]

Critica

modifica

All'interno del romanzo l'autrice raccolse leggende del Liechtenstein ed elementi folcloristici.[2][8] Inoltre rappresenta la prima elaborazione letteraria sul tema dei Tobelhocker, oltre che figurativa attraverso le sue illustrazioni.[6]

Il romanzo contribuì alla popolarità dell'omonima leggenda sulla strega di Triesnerberg, tra le più note riguardo la stregoneria in Liechtenstein.[9] A livello linguistico contiene anche elementi dialettali.[10]

Per la sua attinenza con la cultura popolare è stato più volte menzionato dalla letteratura secondaria, ad esempio nel volume 66 dello Schweizer Volkskunde (1976).[2][11]

Opere derivate

modifica

Niklaus Eggenberger creò una versione teatrale in 11 atti del romanzo intitolata Die Hexe von Triesenberg, messa in scena per la prima volta a Grabs (Svizzera) nel 1931.[12][13][14]

In Liechtenstein venne eseguita con la regia di David Büchel a Balzers nel 1938, figurando tra i successi maggiori di quel periodo.[15] Venne rappresentata di nuovo nel 1947, con anche la direzione musicale di Severin Brender, ma ottenne un riscontro discreto.[16]

A differenza del romanzo, lo spettacolo presenta un lieto fine: il conte Franz Maria von Hohenems riesce all'ultimo momento a trarre in salvo Gretli, che godrà di una felice vita coniugale con Alois.[5] A Stina viene riservato un finale di stampo cristiano e, pentendosi dei propri misfatti, si ritira in monastero.[5]

Edizioni

modifica
  1. ^ (DE) Manfred Tschaikner, Tobelhocker, su historisches-lexikon.li, 1⁰ febbraio 2021. URL consultato il 22 agosto 2024.
  2. ^ a b c d (DE) ARCHIV KATALOG 17 (PDF), in Versandantiquariat Hans-Jürgen Lange, p. 111. URL consultato il 22 agosto 2024.
  3. ^ a b (DE) Josef Eberle, Gemeinderechnung 2012 Ing. Peter Balzer (PDF), su dkl.li, p. 36. URL consultato il 22 agosto 2024.
  4. ^ (DE) Manfred Tschaikner, «DER TEUFEL UND DIE HEXEN MÜSSEN AUS DEM LAND ...» (PDF), su daniel-stieger.ch, p. 123.
  5. ^ a b c d e f (DE) «Ach, wie so herrlich zu schau’n...» (PDF), su operette-balzers.li, p. 88. URL consultato il 22 agosto 2024.
  6. ^ a b (DE) Manfred Tschaikner, Tobelhocker, su historisches-lexikon.li, 1⁰ febbraio 2021. URL consultato il 22 agosto 2024.
  7. ^ (DE) Manfred Tschaikner, «DER TEUFEL UND DIE HEXEN MÜSSEN AUS DEM LAND ...» (PDF), su daniel-stieger.ch, pp. 117, 119.
  8. ^ (PT) Caio Cesar Esteves de Souza, Liechtenstein: história e literatura, su estadodaarte.estadao.com.br, 6 agosto 2021. URL consultato il 22 agosto 2024.
  9. ^ (DE) Manfred Tschaikner, «DER TEUFEL UND DIE HEXEN MÜSSEN AUS DEM LAND ...» (PDF), su daniel-stieger.ch, p. 122.
  10. ^ (DE) Josef Hürlimann, Maidorf, Marianne, su historisches-lexikon.li, 31 dicembre 2011. URL consultato il 22 agosto 2024.
  11. ^ (MUL) Schweizer Volkskunde, su books.google.it. URL consultato il 22 agosto 2024.
  12. ^ (DE) Historisches Schauspiel aus dem Jahre 1636 vom Triesenberg. Fürstentum Liechtenstein: Nach dem gleichlautenden Roman von Marianne Maidorf bearbeitet (PDF), su doc1.bibliothek.li. URL consultato il 24 agosto 2024.
  13. ^ (DE) Liechtensteiner Vaterland (1938), su eliechtensteinensia.li. URL consultato il 22 agosto 2024.
  14. ^ (DE) «Ach, wie so herrlich zu schau’n...» (PDF), su operette-balzers.li, pp. 71, 88. URL consultato il 22 agosto 2024.
  15. ^ (DE) «Ach, wie so herrlich zu schau’n...» (PDF), su operette-balzers.li, p. 68. URL consultato il 22 agosto 2024.
  16. ^ (DE) «Ach, wie so herrlich zu schau’n...» (PDF), su operette-balzers.li, pp. 74, 30. URL consultato il 22 agosto 2024.
   Portale Letteratura: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di letteratura