Cristina di Stommeln
Cristina di Stommeln (Stommeln, 1242 – Stommeln, 6 novembre 1312) è stata una mistica tedesca.
Beata Cristina di Stommeln | |
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Religiosa e mistica | |
Nascita | 1242 a Stommeln |
Morte | 6 novembre 1312 a Stommeln |
Venerata da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | Culto riconosciuto da papa Pio X il 22 agosto 1908 |
Ricorrenza | 6 novembre |
Il suo culto come beata è stato confermato da papa Pio X nel 1908.
Biografia
modificaAbbracciò tredicenne la vita religiosa in un beghinaggio di Colonia ma, ammalatasi, dovette abbandonare la comunità. Il 20 dicembre 1267 a Colonia conobbe il giovane studente domenicano svedese Pietro di Gotland, con il quale rimase in contatto epistolare fino al 1289.[1]
Le sue lettere e gli scritti del domenicano tramandano numerosi episodi mistici di cui sarebbe stata protagonista Cristina (estasi, apparizioni e la comparsa di stigmate, apparse su mani e piedi nel 1269 e visibili in alcuni periodi dell'anno).[1]
Il culto
modificaMorta nel suo villaggio natale, le sue reliquie furono trasferite a Nideggen nel 1342 e traslate a Jülich nel 1568.[1]
Papa Pio X, con decreto del 12 agosto 1908, ne confermò il culto con il titolo di beata.[2]
Il suo elogio si legge nel martirologio romano al 6 novembre.[3]
Note
modificaBibliografia
modifica- Il martirologio romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II, LEV, Città del Vaticano 2004.
- Congregatio de Causis Sanctorum, Index ac status causarum, Città del Vaticano 1999.
- Filippo Caraffa e Giuseppe Morelli (curr.), Bibliotheca Sanctorum (BSS), 12 voll., Istituto Giovanni XXIII nella Pontificia Università Lateranense, Roma 1961-1969.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cristina da Stommeln
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Gabriel Meier, Blessed Christine of Stommeln, in Catholic Encyclopedia, vol. 3, Robert Appleton Company, 1908.
- Antonio Borrelli, Beata Cristina di Stommeln. Mistica, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it, 28 dicembre 2002.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 70343839 · ISNI (EN) 0000 0000 7325 8572 · BAV 495/1786 · CERL cnp00546207 · LCCN (EN) n84218332 · GND (DE) 118520636 · BNE (ES) XX1691102 (data) · BNF (FR) cb119682895 (data) |
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