Colonna di Alessandro
La colonna di Alessandro (in russo: Александровская колонна; detta anche colonna Alessandrina[1][2][3][4]) è un celebre monumento di San Pietroburgo che si erge al centro della piazza del Palazzo, di fronte al palazzo d'Inverno.
Colonna di Alessandro | |
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La colonna di Alessandro nella piazza del Palazzo di San Pietroburgo (sullo sfondo il palazzo d'Inverno) | |
Localizzazione | |
Stato | Russia |
Città | San Pietroburgo |
Informazioni generali | |
Tipo | colonna trionfale e attrazione turistica |
Intitolazione | Alessandro I di Russia |
Progettista | Auguste de Montferrand e Antonio Adamini |
Mappa | |
Fu costruita tra il 1830 e il 1834 per celebrare la vittoria dello zar Alessandro I contro l'armata di Napoleone nella campagna di Russia del 1812. Progettata dall'architetto francese Auguste de Montferrand e costruita dall'architetto svizzero-italiano Antonio Adamini, fu inaugurata il 30 agosto 1834.
Il monumento è costituito da una colossale colonna monolitica di granito rosso finlandese di sezione circolare, con altezza di 25,5 metri e diametro medio di 3,38 metri (3,66 m alla base e 3,20 alla sommità), poggiante su di un grande piedistallo a base quadrata. La colonna è sormontata da un angelo in bronzo che regge una croce latina, opera dello scultore russo Boris Orlovskij, con le sembianze dello zar Alessandro I. L'intero monumento, tra piedistallo, colonna e statua, è alto 47,5 metri.
La sola colonna pesa circa 600 tonnellate, mentre il peso complessivo è stimato in 710 tonnellate. Si tratta del più alto monumento al mondo eretto senza supporti (è semplicemente appoggiata sul piedistallo) ed uno dei più grandi monoliti eretti dall'uomo[5].
Il piedistallo reca l'iscrizione «Ad Alessandro I la Russia riconoscente» ed è decorato da bassorilievi con allegorie di vittorie militari, opera degli scultori russi P. V. Sintsov e J. Lepp sulla base di disegni di Giovanni Battista Scotti. La fondazione del piedistallo è costituita da 1.250 pali di 6 metri di lunghezza ciascuno.
Per trasportare la colonna attraverso il golfo di Finlandia fu necessario costruire una apposita imbarcazione, che fu trainata per circa 100 km da due piroscafi. Anche i lavori per lo spostamento via terra, prima verso il porto di imbarco e poi verso il centro di San Pietroburgo, furono per quei tempi una notevole impresa ingegneristica. Una volta arrivata sul posto, la colonna fu eretta in sole due ore senza l'aiuto dei moderni mezzi tecnici, sotto la direzione dello scozzese William Handyside e grazie al lavoro di circa 3.000 uomini.
Note
modifica- ^ Cfr. in AA. VV., Studi sui Fontana: una dinastia di architetti ticinesi a Roma tra Manierismo e Barocco, Roma, Gagnemi, 2016.
- ^ Cfr. in N. Navone e L. Tedeschi (a cura di), Antonio Adamini e l'elevazione della colonna Alessandrina a San Pietroburgo, sul catalogo della mostra Dal mito al progetto. La cultura architettonica dei maestri italiani e ticinesi nella Russia neoclassica (Lugano, Museo Cantonale d'Arte, 5 ottobre 2003 - 11 gennaio 2004; San Pietroburgo, Museo di Stato dell'Ermitage), Edizioni dell'Accademia di Architettura, Mendrisio, 2003.
- ^ Cfr. in Ettore Lo Gatto, Il mito di Pietroburgo, Milano, Feltrinelli, 1991
- ^ Cfr. lo specchietto riepilogativo con la comparazione coeva delle colonne monumentali all'epoca esistenti in Adriano Balbi, Scritti geografici, statistici e vari, volume 4, p. 98.
- ^ Il più grande monolito costruito e spostato dall'uomo (6 km via terra e 16 via mare) è il basamento della statua allo zar Pietro il Grande, detta Il cavaliere di bronzo, nella piazza del Senato sempre a San Pietroburgo.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
modifica- The Alexander Column sul sito Saint-Petersburg.com
- Alexander Column sul sito della Saint Petersburg encyclopedia
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