[go: up one dir, main page]

Comunità dell'Africa orientale

comunità tra Stati africani

La Comunità dell'Africa orientale (in inglese East African Community, abbreviato in EAC; in swahili Jumuiya ya Afrika Mashariki) è una comunità economica africana, fondata nel 2000, che comprende Kenya, Tanzania, Uganda, Burundi, Somalia, Ruanda, Sudan del Sud e Repubblica Democratica del Congo. Ha la propria sede centrale ad Arusha, in Tanzania.

Comunità dell'Africa orientale
(EN) East African Community
(SW) Jumuiya ya Afrika Mashariki
Bandiera della Comunità dell'Africa orientale
Emblema della Comunità dell'Africa orientale
Abbreviazione(EN) EAC
TipoOrganizzazione internazionale
Fondazione2000
Scopocooperazione economica
Sede centraleTanzania (bandiera) Arusha
Area di azioneAfrica orientale
Lingua ufficialeinglese, francese, swahili
Membri8 stati
Motto(EN) One People One Destiny
(SW) Taifa Moja Mustakabali Mmoja
(FR) Un peuple un destin
(IT) Un popolo un destino
Sito web
Paesi membri
In verde scuro i Paesi membri
MembriBurundi (bandiera) Burundi
Kenya (bandiera) Kenya
RD del Congo (bandiera) RD del Congo
Ruanda (bandiera) Ruanda
Sudan del Sud (bandiera) Sudan del Sud
Tanzania (bandiera) Tanzania
Somalia (bandiera) Somalia
Uganda (bandiera) Uganda

Il 9 dicembre 2003 le è stato riconosciuto lo status di osservatore dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite.

L'EAC (o "CAO" se si abbrevia dall'italiano) fu fondata come primo elemento di un accordo economico (e in prospettiva anche politico) fra i Paesi membri. Nel 2004, un ulteriore trattato ha decretato l'abolizione dei dazi doganali sulle merci in circolazione all'interno dell'EAC. La libera circolazione dei beni è entrata in vigore il 1º gennaio 2005, con l'eccezione dei beni in uscita dal Kenya (il paese più ricco dei tre), che sono stati soggetti a dazio fino al 2010.

L'EAC rappresenta un passo intermedio verso la prevista unione federale dei suoi membri nella Federazione dell'Africa orientale, prevista secondo i progetti iniziali per il 2023 ma attualmente ostacolata dalla contrarietà dell'opinione pubblica tanzaniana a procedere in tempi brevi.

Nel gennaio 2023, la Comunità dell'Africa orientale (EAC) prevede di emettere una moneta unica entro i prossimi quattro anni. Il Consiglio dei ministri dell'organismo deve decidere la sede dell'Istituto monetario dell'Africa orientale e la definizione di una tabella di marcia per l'emissione della moneta unica[1].

L'EAC moderno rappresenta la reiterazione di un progetto precedente, conclusosi nel 1977 in seguito a vicende politiche turbolente nell'area. Kenya, Tanzania e Uganda, essendo state soggette al medesimo potere coloniale, collaboravano economicamente già dall'inizio del XX secolo. La rottura del 1977 portò gravi contraccolpi sull'economia dei singoli paesi, il cui sistema economico era stato di fatto sempre basato sulla collaborazione reciproca.

La riconciliazione economica fu guidata dai presidenti Moi (Kenya), Mwinyi (Tanzania) e Museveni (Uganda); il primo atto fu la firma di un trattato di cooperazione, avvenuta ad Arusha il 30 novembre 1993. Il trattato prevedeva la collaborazione non solo sul piano economico, ma anche a livello politico, sociale, culturale, scientifico, tecnologico, militare e legale. Il 30 novembre 1999 fu firmato l'accordo che sanciva la restaurazione dell'EAC, accordo divenuto operativo il 7 luglio 2000.

Lo statuto della nuova EAC prevede una serie di indicazioni di ordine sociopolitico per le nazioni membro, come l'aderenza al sistema democratico, la trasparenza, la giustizia sociale, l'applicazione di principi di pari opportunità e dei diritti umani. Essa si ispira anche all'African Charter on Human and Peoples' Rights (ACHPR).

Progetti futuri

modifica

Oltre all'estensione dell'appartenenza all'EAC ad altre nazioni, fra i progetti futuri dell'organizzazione c'è l'introduzione di una moneta unica ed un'unione monetaria, derivante da un protocollo firmato nel 2013[2]. La moneta si chiamerà scellino dell'Africa Orientale.

Organismi dell'EAC

modifica

L'EAC ha un proprio organismo giuridico, la Corte di giustizia dell'Africa orientale (East African Court of Justice) e un proprio organismo legislativo, l'Assemblea legislativa dell'Africa orientale (East African Legislative Assembly).

Presidenti del Consiglio (o Chairperson) dell'EAC

modifica
  1. 2012–2013 Uganda (bandiera)  Yoweri Museveni
  2. 2013–2015 Kenya (bandiera)  Uhuru Kenyatta
  3. 2015–2017 Tanzania (bandiera)  John Magufuli
  4. 2017–2019 Uganda (bandiera)  Yoweri Museveni
  5. 2019–2021 Ruanda (bandiera)  Paul Kagame
  6. 2021–2022 Kenya (bandiera)  Uhuru Kenyatta
  7. 2022–2023 Burundi (bandiera)  Évariste Ndayishimiye
  8. 2023–in carica Sudan del Sud (bandiera)  Salva Kiir Mayardit

Segretari Generali dell'EAC

modifica
  1. 2000–2001 Kenya (bandiera)  Francis Muthaura
  2. 2001–2006 Uganda (bandiera)  Amanya Mushega
  3. 2006–2011 Tanzania (bandiera)  Juma Mwapachu
  4. 2011–2016 Ruanda (bandiera)  Richard Sezibera
  5. 2016–2021 Burundi (bandiera)  Libérat Mfumukeko
  6. 2021–in carica Kenya (bandiera)  Peter Mathuki
  1. ^ [1]
  2. ^ (EN) East African trade bloc approves monetary union deal, in Reuters, 30 novembre 2013. URL consultato il 30 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).

Voci correlate

modifica

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
Controllo di autoritàVIAF (EN123642065 · ISNI (EN0000 0001 2150 4046 · LCCN (ENn80085282 · GND (DE114022-X · BNF (FRcb11884704m (data) · J9U (ENHE987007260659005171