Cidonia
Cidonia[1][2][3] (in greco Κυδωνία - Kydonia) era una città-stato minoica sulla costa nord-occidentale dell'isola di Creta, antico sito della moderna città di La Canea. Strabone la nomina tra le tre città più importanti dell'isola insieme a Cnosso e Gortina.[4] La posizione della città proprio di fronte al Peloponneso favoriva il commercio, dato anche che per arrivare dal Peloponneso alla Creta occidentale bastava solamente seguire le correnti marine (allo stesso modo di Menelao nell'Odissea).[5] Degli abitanti di Cidonia si hanno pochissime informazioni; non sappiamo nemmeno se fossero un popolo greco o uno antecedente alla colonizzazione ellenica.[6]
Cidonia | |
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Scultura ellenistica ritrovata nel cimitero di Cidonia (conservata al museo archeologico di La Canea). | |
Civiltà | Minoica |
Utilizzo | Città-stato |
Epoca | Età del bronzo |
Localizzazione | |
Stato | Grecia |
Periferia | Creta |
Mappa di localizzazione | |
Storia
modificaDiodoro Siculo (V, 78.2) riporta che fu una delle tre città fondate da Minosse a Creta; ciò significherebbe che la città esisteva già in epoca minoica. Il fatto è confermato da iscrizioni in lineare B ritrovate a Cnosso.[7] La città fu distrutta nel 1200 a.C., probabilmente condividendo il destino delle altre città del Mediterraneo orientale scomparse nello stesso periodo.[8]
Come narra Erodoto (III, 59), fu a Cidonia che si rifugiarono i ribelli di Samo rivoltatisi nel 524 a.C. contro il tiranno Policrate. Sempre secondo Erodoto la loro permanenza durò cinque anni e in questo periodo la città fu prospera e i templi che si possono osservare oggi a Cidonia furono tutti costruiti dai ribelli di Samo; tuttavia il sesto anno (519 a.C.) la flotta di Egina li sconfisse e rese schiavi.[9] L'attacco può essere spiegato da precedenti conflitti con la gente di Samo, la quale si ritene aver praticato la pirateria ostacolando i commerci egitani.[10] Racconta Strabone (VIII, 6, 16) che i coloni da Egina che si stanziarono a Cidonia continuarono ad utilizzare il loro dialetto e il loro alfabeto. Si è quindi supposto - senza certezze assolute - che nella storiografia antica come in quella moderna si sia fatta confusione tra la popolazione autoctona e quella seguente la colonizzazione di Egina (ovvero tra Cidones e Cidonians).[9]
Note
modifica- ^ Cfr. il lemma Cidonia sull'Enciclopedia della Geografia, p. 279, De Agostini, Novara, 1996.
- ^ Cfr. il lemma Cidonia in Nuova Enciclopedia Universale Rizzoli-Larousse, vol V, p. 65, Milano, 1994.
- ^ Cfr. il lemma Cidonia sull'Enciclopedia Italiana Treccani
- ^ R. F. Willetts, pag.105.
- ^ Eric H. Cline, pag.519.
- ^ AA.VV., pag.330.
- ^ Eric H. Cline, pag.518.
- ^ Robert Drews, pag.28.
- ^ a b AA.VV., pag.332.
- ^ Ángelos Chaniótis, pag.255.
Bibliografia
modifica- (EN) R. F. Willetts, The Civilization of Ancient Crete, University of California Press, 1977, ISBN 9780520034068.
- (EN) Robert Drews, The End of the Bronze Age: Changes in Warfare and the Catastrophe ca. 1200 B.C., Princeton University Press, 1995, ISBN 9780691025919.
- (EN) Angelos Chaniōtīs, From Minoan Farmers to Roman Traders: Sidelights on the Economy of Ancient Crete, Franz Steiner Verlag, 1999, ISBN 9783515076210.
- (EN) Roger Brock, Stephen Hodkinson (a cura di), The Kydones, in Alternatives to Athens: Varieties of Political Organization and Community in Ancient Greece, Oxford University Press, 2003, pagg.330-334, ISBN 9780199258109.
- (EN) Eric H. Cline, Khania (Kydonia), in Roger Brock, Stephen Hodkinson (a cura di), The Oxford Handbook of the Bronze Age Aegean, Oxford University Press, 2012, pagg.330-334, ISBN 9780199873609.