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Che male fa/Un domani sempre pieno di te

singolo dei Matia Bazar del 1976

Che male fa/Un domani sempre pieno di te è il terzo singolo dei Matia Bazar, pubblicato nel 1976, che anticipa l'album Gran Bazar (1977)[1][2][3].

Che male fa/Un domani sempre pieno di te
singolo discografico
ArtistaMatia Bazar
Pubblicazione1976
Album di provenienzaGran Bazar
GenereMusica leggera
Pop
EtichettaAriston (catalogo AR 00754)
ProduttoreSalvatore Stellita
RegistrazioneStudi Ariston
Formati7"
Matia Bazar - cronologia
Singolo successivo
(1977)

Il disco

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Rimane nella classifica dei singoli più venduti in Italia tra la fine del 1976 e del 1977, raggiungendo la 17ª posizione della hit parade settimanale e risultando fra i primi 80 del 1976[4].

Che male fa

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Que mas me da

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Versione in spagnolo di Che male fa (lett. "Questo mi dà [di] più") apparsa nel 1978 nell'album Sencillez insieme ad altre traduzioni di successi. Quest'album è una raccolta di canzoni destinate al mercato latino, piuttosto che una versione in spagnolo del corrispondente album Semplicità pubblicato in Italia nello stesso anno.

Il brano sarà poi incluso rimasterizzato nella raccolta in CD e LP Grandes éxitos (1996).

Il brano sarà poi ripreso da Mina nel 1986 e incluso nel disco Sì, buana.

Un domani sempre pieno di te

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Estratto dall'album Matia Bazar 1 del 1976.

Lato A
  1. Che male fa – 3:50 (testo: Aldo Stellita – musica: Piero Cassano, Carlo Marrale)
Lato B
  1. Un domani sempre pieno di te – 4:18 (testo: Aldo Stellita – musica: Piero Cassano, Carlo Marrale)

Formazione

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Altri musicisti

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Hugo Heredia - flauto e sassofono in Un domani sempre pieno di te

  1. ^ Discografia singoli, su matiabazar.com, Matia Bazar, sito ufficiale. URL consultato il 16 gennaio 2014.
  2. ^ Matia Bazar: discografia singoli, su hitparadeitalia.it, Hit Parade Italia. URL consultato il 16 gennaio 2014.
  3. ^ Scheda singolo, in Discografia Nazionale della Canzone Italiana, ICBSA. URL consultato il 16 gennaio 2014.
  4. ^ Classifica vendite singoli 1976, su hitparadeitalia.it, Hit Parade Italia. URL consultato il 16 gennaio 2014.

Collegamenti esterni

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