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Bakshi Banu Begum

principessa Moghul

Bakshi Banu Begum (in persiano بخشی بانو بیگم‎; Delhi, settembre 15401596) è stata una principessa indiana, figlia di Humayun, secondo imperatore Moghul.

Bakshi Banu Begum
Shahzadi dell'Impero Moghul
NascitaDelhi, settembre 1540
Morte1596
DinastiaMoghul
PadreHumayun
MadreGunwar Bibi
ConiugiIbrahim Mirza
1550-1560, ved.)
Sharifuddin Hussain Mirza
(1560-1581, ved.)
ReligioneIslam sunnita

Biografia

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Bakshi Banu Begum nacque nel settembre 1540 a Delhi, da Humayun, secondo imperatore Moghul, e dalla consorte Gunwar Bibi, nobile afghana[1]. La sua nascita fu accolta con delusione, dal momento che Humayun era all'epoca senza eredi e durante la gravidanza era stato più volte predetto l'arrivo di un maschio[2].

Nel 1543, nel corso delle guerre civili in cui era coinvolto suo padre, fu catturata, insieme a molti altri, fra cui il suo fratellastro neonato Akbar, da suo zio Askari Mirza, che la fece scortare prima a Qandahar e poi, nel dicembre 1545, a Kabul, dove fu affidata a sua moglie Sultanum[3][4].

Dopo essersi riunita con suo padre, nel 1550 fu promessa in sposa a Ibrahim Mirza (1534 - 1560), figlio maggiore di Sulaiman Shah Mirza, governatore di Badakhshan, e di sua moglie Haram Begum, figlia di Wais Kulabi Qibchaq Mughal. La famiglia paterna dello sposo dichiarava di discendere, tramite Shah Begum, addirittura da Alessandro Magno. Bakshi rimase vedova nel 1560, a vent'anni, senza aver avuto figli noti, quando suo marito morì assassinato[5][6][7].

Prima della fine dell'anno, fu fatta risposare con Sharifuddin Hussain Mirza, viceré di Mewat e generale di Akbar, figlio di Khawaja Moin Ala-ud-din e Kichak Begum, figlia di Mir Ala-ul-Mulk Termizi e Fakhr Jahan Begum, figlia del sultano Abu Sa'id Mirza. Dopo il matrimonio, lo sposo fu promosso viceré di Ajmer. Anche questo matrimonio rimase apparentemente senza figli[8][9][10].

Bakshi Banu Begum morì nel 1596[1].

  1. ^ a b Muni Lal, Akbar, Vikas, 1980, p. 7, ISBN 978-0-7069-1076-6.
  2. ^ Gulbadan (1902). The History of Humayun (Humayun-Nama). Royal Asiatic Society. p. 146.
  3. ^ Latif, Syad Muhammad (2003). Agra Historical & Descriptive with an Account of Akbar and his Court and of the Modern City of Agra. Asian Educational Services. p. 205. ISBN 9788120617094.
  4. ^ Friedrich August Graf von Noer; Friedrich Christian Charles August (Prince of Schleswig-Holstein-Sonderburg-Augustenburg) (1890). The Emperor Akbar: A Contribution Towards the History of India in the 16th Century, Volume 1. Thacker, Spink & Company. p. 58.
  5. ^ Beveridge, Henry (1907). Akbarnama of Abu'l-Fazl ibn Mubarak - Volume I. Asiatic Society, Calcutta. p. 572.
  6. ^ Gulbadan (1902). The History of Humayun (Humayun-Nama). Royal Asiatic Society. p. 242.
  7. ^ Shireen Moosvi, People, taxation, and trade in Mughal India, collana Aligarh Historians Society series, Oxford University Press, 2008, p. 113, ISBN 978-0-19-569315-7.
  8. ^ Beveridge, Henry (1907). Akbarnama of Abu'l-Fazl ibn Mubarak - Volume II. Asiatic Society, Calcuta. p. 197
  9. ^ Awangābādī, Shāhnavāz Khān; Prasad, Baini; Shāhnavāz, 'Abd al-Hayy ibn (1979). The Maāthir-ul-umarā: Being biographies of the Muḥammadan and Hindu officers of the Timurid sovereigns of India from 1500 to about 1780 A.D. Janaki Prakashan. pp. 804, 809.
  10. ^ Raghavan, Venkatarama (1975). Sanskrit and Indological Studies: Dr. V. Raghavan Felicitation Volume. Motilal Banarsidass. p. 125.