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Automotrice FS E.624

automotrice elettrica italiana delle Ferrovie dello Stato

Le automotrici E.624 delle Ferrovie dello Stato erano una serie di automotrici elettriche progettate per il trasporto locale.

FS E.624
Automotrice
Automotrice E.624.012 in servizio sulla LFI di Arezzo
Anni di costruzione 1930-1952
Anni di esercizio 1935-1980 circa
Quantità prodotta 21 (più 3 per la SIFT)
Scartamento 1435 mm
Rodiggio Bo'Bo'
Potenza continuativa 408 kW
Velocità massima omologata 120 km/h
Alimentazione 3000 V =
Dati tratti da:
Adriano Betti Carboncini, Giovanni Cornolò, pp. 20-26, op.cit..

Le unità erano classificate dalle FS come gruppo E.624.001-018, che raggruppava veicoli di diversa costruzione e provenienza.

Le unità 001 e 002 risalivano agli anni trenta del Novecento; in origine classificate E.24 furono fra le prime elettromotrici ad entrare in servizio per le FS.

Le E.624.003-008 furono invece costruite per la Società Italiana Ferrovie e Tramvie (SIFT) che fra le altre eserciva le linee Piacenza-Bettola e Piacenza-Cremona: quando le FS rilevarono quest'ultima[1] confermarono l'ordine in atto per la costruzione di 6 elettromotrici ed altrettante rimorchiate che avrebbero dovuto prestarvi servizio, in aggiunta alle 3 in servizio sulla linea per Bettola, classificate dalla SIFT Macd 51-53. Nel 1936 tali rotabili furono dunque inseriti nel parco FS come EBCiz 624.003-008 e pCiz 620.001-006 ed inizialmente destinati al servizio sulla ferrovia Porrettana. Nel 1940 le 6 composizioni vennero inviate in Campania per prestare servizio sulla "metropolitana FS" di Napoli assieme alle prime due unità sopra citate. La coppia EBCiz 624.008+pCiz 620.006 fu noleggiata nel 1941 alla SIFT che due anni dopo l'acquistò, rinumerandola Macd 54+Rc 103.

Durante la seconda guerra mondiale le unità 003 e 005 rimasero gravemente danneggiate e furono di conseguenza demolite, rispettivamente nel 1948 e 1946, così come la rimorchiata pCiz 640.003.

Per far fronte alla carenza di materiale le FS decisero dunque di ricostruire come elettromotrici 3 rimorchiate, che assunsero i numeri rimasti "vacanti" venendo classificate come EBCiz 003, 005 e 008.

Due ulteriori esemplari, classificati E.624.009 e 010, provennero invece dalla trasformazione delle rimorchiate pilota pCiz 320.001-002 che erano state costruite contestualmente alle unità 001 e 002.

Infine, le unità E.624.011-018 vennero ricavate dalle rimorchiate pilota EpCiz 623.300-340 in servizio sulla rete delle "Varesine" a terza rotaia.

Le E.624 fecero servizio sulle linee afferenti al nodo di Napoli fino agli anni ottanta. L'unità 008 fu demolita nel 1974, mentre le altre vennero noleggiate a più riprese alla Ferrovia Benevento - Cancello (SFS - Strade Ferrate Sovvenzionate, poi FBN): le E.624.002-004 furono immesse in servizio su tale linea nel 1978[2]. Su tale impianto dal 1967, anno della chiusura della Piacenza-Bettola, prestavano servizio le 4 unità ex SIFT.

Nel 1980 le E.624.001 e 002 furono acquistate dalla LFI, esercente le linee Arezzo-Sinalunga e Arezzo-Stia, cui si aggiunsero nel 1983 le unità 009 e 012. Di tali elettromotrici, sottoposti ad una radicale ricostruzione della cassa, rimangono in servizio in Toscana solo due unità, essendo state le E.624.001 e 002 demolite negli anni duemila in seguito ad un incidente[3].

Caratteristiche tecniche

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Modello in scala H0 di un'elettromotrice E.624 "piacentina"

La pesante cassa in lamiera chiodata propria delle unità "piacentine" richiamava nelle forme i tram interurbani americani chiamati Interurbans e caratterizzava esteticamente tali rotabili.

Realizzate (almeno le unità 003-008) dalle Officine Reggiane le elettromotrici pesavano 54 t ed avevano rodiggio Bo'Bo'; la potenza oriaria era di 544 kW (potenza continuativa 408 kW) erano dotate del rapporto di trasmissione 25/62 (in seguito modificato in 23/61) che consentiva loro una velocità massima di 120 km/h.

Prospetto riassuntivo

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Classificazione Costruttori Anno Lunghezza Posti a
sedere
Interperno Passo dei
carrelli
Massa
in servizio
Diametro
ruote
Rapporto Motori Note
finale d'origine
E.624.001 E.24 1
Meridionali/CGE
1935
20.690 mm
27
14.400 mm
2.770 mm
63 t
1.110 mm
23/62
52.100 FS
Demolita negli anni 2000 presso la LFI
E.624.002 E.24 2
Meridionali/CGE
1935
20.690 mm
27
14.400 mm
2.770 mm
63 t
1.110 mm
23/62
52.100 FS
Demolita negli anni 2000 presso la LFI
E.624.003 (I) EBCiz 624.003
Reggiane/CGE
1936
20.690 mm
66
14.000 mm
2.400 mm
54 t
920 mm
23/61
C.T. 181 A
Demolita nel 1948
E.624.003 (II) pBCiz 620.001
FS
1952
20.690 mm
85
14.000 mm
2.400 mm
54 t
920 mm
23/61
C.T. 181 A
-
E.624.004 EBCiz 624.004
Reggiane/CGE
1936
20.690 mm
66
14.000 mm
2.400 mm
54 t
920 mm
23/61
C.T. 181 A
-
E.624.005 (I) EBCiz 624.005
Reggiane/CGE
1936
20.690 mm
66
14.000 mm
2.400 mm
54 t
920 mm
23/61
C.T. 181 A
Demolita nel 1946
E.624.005 (II) pBCiz 620.004
FS
1953
20.690 mm
85
14.000 mm
2.400 mm
54 t
920 mm
23/61
C.T. 181 A
-
E.624.006 EBCiz 624.006
Reggiane/CGE
1936
20.690 mm
66
14.000 mm
2.400 mm
54 t
920 mm
23/61
C.T. 181 A
-
E.624.007 EBCiz 624.007
Reggiane/CGE
1936
20.690 mm
66
14.000 mm
2.400 mm
54 t
920 mm
23/61
C.T. 181 A
-
E.624.008 (I) EBCiz 624.008
Reggiane/CGE
1936
20.690 mm
66
14.000 mm
2.400 mm
54 t
920 mm
23/61
C.T. 181 A
Venduta nel 1943 alla SIFT (Macd 54)
E.624.008 (II) pBCiz 620.005
FS
1953
20.690 mm
85
14.000 mm
2.400 mm
54 t
920 mm
23/61
C.T. 181 A
-
E.624.009 pCiz 320.001
FS
52
21.240 mm
47
14.400 mm
2.770 mm
63
1.110 mm
23/61
52.100 FS
Ceduta LFI, oggi TFT, tuttora in servizio
E.624.010 pCiz 320.002
FS
52
21.240 mm
47
14.400 mm
2.770 mm
63
1.110 mm
23/61
52.100 FS
-
E.624.011 pCiz 623.311
FS
1954
21.040 mm
34
14.200 mm
2.770 mm
65
1.110 mm
23/61
52.100 FS
-
E.624.012 pCiz 623.333
FS
1954
21.040 mm
34
14.200 mm
2.770 mm
65
1.110 mm
23/61
52.100 FS
Ceduta LFI, oggi TFT, tuttora in servizio
E.624.013 pCiz 623.342
FS
1955
21.040 mm
34
14.200 mm
2.770 mm
65
1.110 mm
23/61
52.100 FS
-
E.624.014 pCiz 623.304
FS
1955
21.040 mm
34
14.200 mm
2.770 mm
65
1.110 mm
23/61
52.100 FS
-
E.624.015 pCiz 623.308
FS
1956
21.040 mm
34
14.200 mm
2.770 mm
65
1.110 mm
23/61
52.100 FS
-
E.624.016 pCiz 623.306
FS
1957
21.040 mm
34
14.200 mm
2.770 mm
65
1.110 mm
23/61
52.100 FS
-
E.624.017 pCiz 623.314
FS
1957
21.040 mm
34
14.200 mm
2.770 mm
65
1.110 mm
23/61
52.100 FS
-
E.624.018 pCiz 623.313
FS
1958
21.040 mm
34
14.200 mm
2.770 mm
65
1.110 mm
23/61
52.100 FS
-
Macd 51 E.505
Reggiane/CGE
1936
20.690 mm
66
14.000 mm
2.400 mm
54 t
920 mm
23/61
C.T. 181 A
Ceduta nel 1967 alla SFS
Macd 52 -
Reggiane/CGE
1936
20.690 mm
66
14.000 mm
2.400 mm
54 t
920 mm
23/61
C.T. 181 A
Ceduta nel 1967 alla SFS, cannibalizzata
Macd 53 E.506
Reggiane/CGE
1936
20.690 mm
66
14.000 mm
2.400 mm
54 t
920 mm
23/61
C.T. 181 A
Ceduta nel 1967 alla SFS
  1. ^ Adriano Betti Carboncini, Giovanni Cornolò, Elettromotrici "Piacentine", op. cit.
  2. ^ Notizia su Italmodel Ferrovie n.214, aprile 1978, p.283.
  3. ^ http://smf.photorail.com/index.php?topic=7947.0 Archiviato il 18 aprile 2015 in Internet Archive. URL consultata nel marzo 2013

Bibliografia

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  • Adriano Betti Carboncini, Giovanni Cornolò, Elettromotrici "Piacentine" in I Treni Oggi n. 19 (aprile 1982), pp. 20–26.
  • Giovanni Cornolò, Automotrici elettriche. Dalle origini al 1983, (ristampa anastatica di Automotrici elettriche FS, Parma, Ermanno Albertelli Editore, 1985), Ponte San Nicolò (PD), Duegi Editrice, 2011, ISBN 88-95096-05-3.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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