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Arstanosaurus akkurganensis

specie di animali della famiglia Hadrosauridae
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Arstanosaurus akkurganensis Shilin and Suslov, 1982 è un dinosauro erbivoro, appartenente agli adrosauri (dinosauri a becco d'anatra). I suoi resti fossili sono stati ritrovati in Kazakistan, in strati del Cretacico superiore (Santoniano/Campaniano, circa 80 milioni di anni fa). È stato a volte attribuito ai ceratopsidi, o dinosauri cornuti.[1]

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Arstanosaurus akkurganensis
Stato di conservazione
Fossile
Periodo di fossilizzazione: Cretacico
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumDeuterostomia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
InfraphylumGnathostomata
SuperclasseTetrapoda
ClasseReptilia
SottoclasseDiapsida
InfraclasseArchosauromorpha
SuperordineDinosauria
OrdineOrnithischia
SottordineOrnithopoda
InfraordineIguanodontia
SuperfamigliaHadrosauroidea
FamigliaHadrosauridae
GenereArstanosaurus
Specie† A. akkurganensis
Nomenclatura binomiale
Arstanosaurus akkurganensis
Shilin and Suslov, 1982

Classificazione

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Questo dinosauro è conosciuto per una mascella fossile, ma gli è stato attribuito anche un femore rinvenuto nello stesso giacimento. Descritto per la prima volta nel 1982, Arstanosaurus è stato a lungo ignorato e considerato un adrosauro di dubbia identità, fino a quando, verso la metà degli anni '90, venne avanzata l'ipotesi che si trattasse di un ceratopside (il primo conosciuto in Asia). Successivamente, però, l'ipotesi venne archiviata, in quanto le presunte caratteristiche insolite di Arstanosaurus erano in realtà dovuta alla distorsione del fossile: la mascella, secondo il nuovo studio, era simile a quella dell'adrosauro Bactrosaurus. Il femore, invece, non è ben conservato.

"Gadolosaurus", il giovane adrosauro

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Uno scheletro fossile di un giovane dinosauro, probabilmente rinvenuto durante una spedizione sovietico-mongola in Mongolia in strati dei Cenomaniano o Santoniano, è stato attribuito ad Arstanosaurus, anche se senza una base precisa. Questo scheletro è stato denominato "Gadolosaurus" e, anche se rivelato al pubblico nel 1979, non è mai stato descritto ufficialmente ed è attualmente considerato un nomen nudum. Lungo solo un metro, questo scheletro è stato esposto durante un'esposizione sovietica di fossili in Giappone. Apparentemente, il nome "Gadolosaurus" deriva da una traduzione fonetica giapponese della parola cirillica "gadrosavr" ("adrosauro"), e non è mai stato utilizzato per stabilire un nome generico.

Classificato variamente come un adrosauro o un iguanodonte, è stato attribuito anche a dinosauri a becco d'anatra già noti, come Tanius o Shantungosaurus; in seguito, senza una base precisa, venne classificato come Arstanosaurus.

  1. ^ (EN) Arstanosaurus akkurganensis, su Fossilworks. URL consultato il 14 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 14 dicembre 2014).

Bibliografia

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  • Shilin, F.V., and Suslov, Y.V. (1982). A hadrosaur from the northeastern Aral Region. Paleontological Journal 1982(1):132-136 [translated version].
  • Norman, D.B., and Kurzanov, S.M. (1982). On Asian ornithopods (Dinosauria: Ornithischia). 2. Arstanaosaurus akkurganensis Shilin and Suslov, 1982. Proceedings of Geologists' Association 108(3):191-199.
  • Lambert, David and the Diagram Group (1990). The Dinosaur Data Book. New York: Avon Books. p. 63. ISBN 0-380-75896-2.
  • Nesov, L.A. (1995). Dinozavri severnoi Yevrasii: Novye dannye o sostave kompleksov, ekologii i paleobiogeografii [Dinosaurs of Northern Eurasia: new data about assemblages, ecology and paleobiogeography]. Scientific Research Institute of the Earth's Crust. St. Petersburg State University:St. Petersburg, Russia, 156 pp. + 14 pl. [Russian].
  • Norman, D.B., and Sues, H.-D. (2000). Ornithopods from Kazakhstan, Mongolia and Siberia. In: Benton, M.J., Shishkin, M.A., Unwin, D.M., and Kurochkin, E.N. (Eds.). The Age of Dinosaurs in Russia and Mongolia. Cambridge University Press:Cambridge, 462-479. ISBN 0-521-55476-4.
  • Horner, J.R., Weishampel, D.B., and Forster, C.A. (2004). Hadrosauridae. In: Weishampel, D.B., Dodson, P., and Osmólska, H. (eds.). The Dinosauria (second edition). University of California Press:Berkeley, 438-463. ISBN 0-520-06727-4.

Collegamenti esterni

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