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Arctocebus calabarensis

specie di animali della famiglia Lorisidae

Il maki ursino di Calabar (Arctocebus calabarensis) è un primate strepsirrino della famiglia dei lorisidi e della sottofamiglia dei perodicticini.

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Maki ursino di Calabar
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
ClasseMammalia
SuperordineEuarchontoglires
(clade)Euarchonta
OrdinePrimates
SottordineStrepsirrhini
InfraordineLorisiformes
SuperfamigliaLorisoidea
FamigliaLorisidae
SottofamigliaPerodicticinae
GenereArctocebus
SpecieA. calabarensis
Nomenclatura binomiale
Arctocebus calabarensis
Smith, 1860

Nel romanzo di Patrick O'Brian Doppia missione , Stephen Maturin viene in possesso di uno di questi animali durante un viaggio e vi si affeziona morbosamente.

Distribuzione

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Questo animale vive fra la Nigeria meridionale (da cui il nome della specie), Camerun e Guinea Equatoriale (parte continentale).
Preferisce le aree di foresta pluviale nelle pianure fluviali, in particolare quelle zone dove la caduta di un albero crea sprazzi di luce che attraggono insetti in quantità. Nelle aree dove la foresta è stata rasa al suolo, lo si trova anche nei giardini pubblici, nelle piantagioni e nelle fattorie.

Descrizione

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Dimensioni

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Misura 26–30 cm, per un peso di 250-450 g.

Aspetto

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Il pelo è folto, lungo, giallo-arancio sul dorso che sfuma gradualmente in grigio-biancastro nella parte ventrale. Possiede una caratteristica banda bianca che va dalla fronte al naso.
Gli occhi sono grandi, sferici e dorati; le orecchie sono piccole ed appuntite, seminascoste nel pelo. Il tronco e gli arti sono molto massicci: questa caratteristica, unita al muso prominente e glabro, fa sì che questo animale ricordi molto un orso in miniatura.
Le mani possiedono un pollice opponibile e (caratteristica condivisa con gli altri lorisidi) un indice assai ridotto, che nelle mani anteriori è poco più di una callosità ed in quelle posteriori un moncherino. Questo adattamento fa sì che le mani esercitino una presa fortissima, ed è impossibile rimuovere l'animale da un ramo contro la sua volontà senza fargli del male.

Caratteristica unica fra i primati, il maki ursino di Calabar possiede una membrana nittitante.

Biologia

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Si tratta di un animale solitario, notturno ed arboricolo
Preferisce restare fra i 5 ed i 15 metri d'altezza, dove si muove con estrema cautela fra i rami, avendo cura di stringere saldamente un ramo con almeno tre zampe prima di muovere un passo. Durante il giorno, dorme appeso ad un ramo, seminascosto nel fogliame.
Quando scorge un predatore o ne sente l'odore, il maki ursino di Calabar si appallottola, infilando il muso sotto un'ascella, reagendo furiosamente se l'assalitore continua ad infastidirlo.

Alimentazione

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Si nutre principalmente di bruchi, animali che gli altri insettivori solitamente ignorano: non disdegna però integrare la sua dieta con della frutta.
Prima di portare alla bocca le prede, ha cura di accarezzarle delicatamente, al fine di rimuovere peli velenosi od indigesti.

Riproduzione

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Il territorio dei maschi spesso è parzialmente sovrapposto nelle aree di confine con quello di una o più femmine. Quando i due sessi si incontrano, il maschio strofina i testicoli sulla femmina, marcandola con un segnale odoroso. Spesso due esemplari che si incontrano praticano il grooming.
L'accoppiamento avviene nella fase finale dell'estro della femmina e viene svolto coi due animali appesi ad un ramo. La gestazione dura circa 4 mesi e mezzo, al termine dei quali viene dato alla luce un unico cucciolo, che nasce già sviluppato e con gli occhi aperti: si hanno picchi delle nascite fra gennaio ed aprile.

Bibliografia

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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