Antonio Rinaldi (architetto)
Antonio Rinaldi (Palermo, 25 agosto 1709 – Roma, 10 aprile 1794) è stato un architetto italiano, allievo di Vanvitelli e poi attivo soprattutto nell'Impero russo a partire dal 1752. In Russia Introdusse lo stile rococò nell'architettura di corte e il raffinato primo classicismo, che determinò lo sviluppo dell'architettura russa tra il 1760 ed il 1770.
Biografia
modificaAntonio Rinaldi giunse a San Pietroburgo il 22 giugno 1751, questo è noto grazie alla corrispondenza del conte Vorontsov con il suo corrispondente romano, il conte Bielka. Sempre nel 1751, durante un viaggio in Inghilterra, fu chiamato dall'etmano Kirill Grigor'evič Razumovskij per decorare le sue residenze in Ucraina. A questo periodo risalgono la Cattedrale della Resurrezione a Pochep vicino a Bryansk e la Cattedrale di Santa Caterina a Yamburg, ora Kingisepp vicino a San Pietroburgo. La sua prima importante commissione fu la Dacia Novoznamenka del cancelliere Michail Illarionovič Voroncov.
Nel 1754, fu nominato architetto di corte dei futuri Pietro III e Caterina II, che risiedevano ad Oranienbaum. In quella città eseguì alcuni dei suoi progetti barocchi più noti: la Fortezza di Peterstadt (1758–60), il sontuoso Palazzo Cinese (1762–68) e il Padiglione di Katalnaya Gorka (delle "montagne russe") (1762–74).
Nel 1770, Rinaldi divenne il principale architetto del conte Grigorij Grigor'evič Orlov, favorito di Caterina II e l'uomo più potente del paese. Durante questo periodo costruì due grandiose residenze neoclassiche, vale a dire il Palazzo di Marmo tra il Campo di Marte e il Lungoneva del Palazzo a San Pietroburgo e l'ampia Reggia di Gatchina, che fu successivamente concessa all'imperatore Paolo e in parte rimaneggiata. Ha anche progettato per Orlov diversi monumenti a Carskoe Selo, in particolare la Porta Orlov, l'Obelisco di Kagul e la Colonna Chesma. Ha infine portato a termine i lavori della Chiesa cattolica di Santa Caterina iniziati da Jean-Baptiste Michel Vallin de La Mothe.
Nel 1784, Rinaldi si dimise dall'incarico di architetto di corte a causa della sua salute cagionevole e rientrò in Italia, dove morì a Roma nel 1794.
Opere
modificaItalia
modifica- Ristrutturazione della Chiesa di Santa Maria Maddalena a Pesaro (1740—1745)
- Ristrutturazione del Convento di Sant'Agostino a Roma come assistente di Luigi Vanvitelli
Ucraina
modifica- Supervisione della costruzione del Palazzo Razumovskij a Baturyn progettato da Charles Cameron
Russia
modifica- Palazzo di Marmo
- Cattedrale di Sant'Isacco, un progetto non terminato e ora sostituito dall'edificio progettato da August de Montferrand
- Completamento della Chiesa cattolica di Santa Caterina
- Dacia Novoznamenka
- Cattedrale di San Vladimiro
- Ricostruzione della Chiesa dell'Ascensione (1758—1759, non più esistente)
- Teatro Bol'šoj Kamennyj (non più esistente)
- Tučkov Bujan, ex magazzini di canapa sul lungomare del Malaja Neva vicino al ponte Tuchkov (1763—1772)
- Figura dell'angelo per la guglia della Cattedrale di Pietro e Paolo, danneggiato dalla tempesta (1777)
Edifici per la Reggia di Oranienbaum a Lomonosov
- Fortezza di Peterstadt (1758—1760)
- Palazzo Cinsese (1762—1768)
- Padiglione di Katalnaya Gorka (1762—1774)
- Chiesa della Resurrezione di Cristo a Počep
Omaggi
modificaBibliografia
modifica- Maria Gibellino Krasceninnicova, RINALDI, Antonio, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1936. URL consultato l'8 luglio 2014.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Antonio Rinaldi
Collegamenti esterni
modifica- Rinaldi, Antonio, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Rinaldi, Antònio (architetto), su sapere.it, De Agostini.
- Alfredo Buccaro, RINALDI, Antonio, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 87, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2016.
- Opere di Antonio Rinaldi, su MLOL, Horizons Unlimited.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 57424871 · ISNI (EN) 0000 0001 1649 9035 · CERL cnp01388882 · ULAN (EN) 500054933 · LCCN (EN) n85091392 · GND (DE) 119446065 · BNE (ES) XX4418281 (data) · BNF (FR) cb15042894j (data) |
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