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Andreas Felder

saltatore con gli sci austriaco (1962)

Andreas Felder detto Andi (Hall in Tirol, 6 marzo 1962) è un ex saltatore con gli sci austriaco, vincitore di una Coppa del Mondo e varie medaglie olimpiche e iridate.

Andreas Felder
NazionalitàAustria (bandiera) Austria
Altezza183 cm
Peso70 kg
Salto con gli sci
SquadraHSV Absam
Termine carriera1992
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Olimpiadi 0 1 0
Mondiali 2 3 1
Mondiali di volo 1 0 0
Mondiali juniores 0 0 1

Trofeo Vittorie
Coppa del Mondo 1 trofeo

Vedi maggiori dettagli

 

Biografia

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In Coppa del Mondo esordì il 4 gennaio 1980 a Innsbruck (68°), ottenne il primo podio il 13 febbraio 1981 a Ironwood (2°) e la prima vittoria l'8 dicembre 1984 a Thunder Bay. Si aggiudicò la coppa di cristallo nel 1991.

In carriera prese parte a tre edizioni dei Giochi olimpici invernali, Sarajevo 1984 (6° nel trampolino normale, 28° nel trampolino lungo), Calgary 1988 (12° nel trampolino normale, 6° nel trampolino lungo, 5° nella gara a squadre) e Albertville 1992 (6° nel trampolino normale, 9° nel trampolino lungo, 2° nella gara a squadre), a sei dei Campionati mondiali, vincendo sei medaglie, e a tre dei Mondiali di volo, vincendo una medaglia.

Palmarès

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Olimpiadi

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Mondiali

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Mondiali di volo

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Mondiali juniores

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Coppa del Mondo

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  • Vincitore della Coppa del Mondo nel 1991
  • 53 podi (51 individuali, 2 a squadre):
    • 27 vittorie (25 individuali, 2 a squadre)
    • 16 secondi posti (individuali)
    • 10 terzi posti (individuali)

Coppa del Mondo - vittorie

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Data Località Nazione Trampolino
8 dicembre 1984 Thunder Bay Canada (bandiera)  Canada Big Thunder K89
9 dicembre 1984 Thunder Bay Canada (bandiera)  Canada Big Thunder K120
15 dicembre 1984 Lake Placid Stati Uniti (bandiera)  Stati Uniti MacKenzie Intervale K86
16 dicembre 1984 Lake Placid Stati Uniti (bandiera)  Stati Uniti MacKenzie Intervale K114
3 marzo 1985 Lahti Finlandia (bandiera)  Finlandia Salpausselkä K113
8 marzo 1985 Falun Svezia (bandiera)  Svezia Lugnet K112
15 febbraio 1986 Vikersund Norvegia (bandiera)  Norvegia Vikersundbakken K155
16 febbraio 1986 Vikersund Norvegia (bandiera)  Norvegia Vikersundbakken K155
23 febbraio 1986 Engelberg Svizzera (bandiera)  Svizzera Gross-Titlis-Schanze K120
14 marzo 1987 Planica Jugoslavia (bandiera)  Jugoslavia Letalnica K185
22 marzo 1987 Oslo Norvegia (bandiera)  Norvegia Holmenkollen K105
4 marzo 1990 Lahti Finlandia (bandiera)  Finlandia Salpausselkä K90
7 marzo 1990 Örnsköldsvik Svezia (bandiera)  Svezia Paradiskullen K82
17 marzo 1990 Raufoss Norvegia (bandiera)  Norvegia Lønnbergbakken K90
1º dicembre 1990 Lake Placid Stati Uniti (bandiera)  Stati Uniti MacKenzie Intervale K86
8 dicembre 1990 Thunder Bay Canada (bandiera)  Canada Big Thunder K90
9 dicembre 1990 Thunder Bay Canada (bandiera)  Canada Big Thunder K120
1º gennaio 1991 Garmisch-Partenkirchen Germania (bandiera)  Germania Große Olympiaschanze K107[1]
6 gennaio 1991 Bischofshofen Austria (bandiera)  Austria Paul Ausserleitner K111[1]
2 marzo 1991 Lahti Finlandia (bandiera)  Finlandia Salpausselkä K90
3 marzo 1991 Lahti Finlandia (bandiera)  Finlandia Salpausselkä K114
1º gennaio 1992 Garmisch-Partenkirchen Germania (bandiera)  Germania Große Olympiaschanze K107[1]
12 gennaio 1992 Predazzo Italia (bandiera)  Italia Giuseppe Dal Ben K120
(con Werner Rathmayr, Ernst Vettori e Martin Höllwarth)
17 gennaio 1992 Sankt Moritz Svizzera (bandiera)  Svizzera Olympiaschanze K95
19 gennaio 1992 Engelberg Svizzera (bandiera)  Svizzera Gross-Titlis-Schanze K120
28 marzo 1992 Planica Slovenia (bandiera)  Slovenia Bloudkova velikanka K120
(con Martin Höllwarth, Werner Rathmayr e Heinz Kuttin)
29 marzo 1992 Planica Slovenia (bandiera)  Slovenia Bloudkova velikanka K120

Torneo dei quattro trampolini

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  • 7 podi di tappa[2]:
    • 3 vittorie
    • 1 secondo posto
    • 3 terzi posti

Campionati austriaci

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  1. ^ a b c Gara valida anche ai fini del Torneo dei quattro trampolini.
  2. ^ Gare valide anche ai fini della Coppa del Mondo.
  3. ^ ÖSV-Siegertafel, su oesv.at. URL consultato il 26 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).

Collegamenti esterni

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