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André-Jacques Garnerin

inventore francese

André-Jacques Garnerin (Parigi, 31 gennaio 1769Parigi, 18 agosto 1823) è stato un inventore francese.

Stampa che mostra l'impresa di Garnerin
La cittadina Henri accompagna Garnerin in un volo altamente pubblicizzato e controverso l'8 luglio 1798.
Raffigurazione schematica del primo paracadute di Garnerin usato nella discesa del Parc Monceau il 22 ottobre 1797. L'illustrazione risale agli inizi del XIX secolo.

Biografia

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Fu catturato dalle truppe britanniche durante la prima fase delle Guerre Napoleoniche (17921797), ceduto agli Austriaci e fatto prigioniero di guerra in Buda in Ungheria per tre anni[1].

Mongolfiere e paracadute

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Mongolfieristica

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Garnerin, studente presso il professore Jacques Charles, pioniere della mongolfieristica, fu coinvolto nel volo con i palloni aerostatici, e lavorò insieme col proprio fratello Jean-Baptiste-Olivier Garnerin (1766–1849)[2] nella maggior parte delle attività di aerostatica fino a che fu nominato Ufficiale dell'Aeronautica di Francia.

Garnerin effettuò regolarmente prove e dimostrazioni nel Parc Monceau a Parigi a partire dal 1797, ma queste sue attività divennero una cause célèbre quando egli nel 1798 annunciò che il suo successivo volo avrebbe incluso una donna come passeggero. Sebbene pubblico e stampa fossero favorevoli, egli fu costretto a comparire dinanzi agli ufficiali del Central Bureau di Polizia per giustificare il proprio progetto. Essi si preoccupavano degli effetti che la ridotta pressione atmosferica poteva avere sull'organismo del delicato corpo femminile e della eventuale perdita dei sensi e, in più, delle implicazioni morali di tanta stretta vicinanza fisica a lui nel corso del volo. Non soddisfatta delle spiegazioni di Garnerin, la polizia emanò un'ingiunzione contro di lui, vietando la salita a bordo che la giovane donna stava per intraprendere alla ventura senza alcuna idea delle possibili conseguenze. Dopo un'ulteriore consultazione con entrambi il Ministero degli Interni e il Ministero di Polizia, l'ingiunzione fu ribaltata sulla base del fatto che "Non era più scandaloso vedere due persone di sesso diverso ascendere con la mongolfiera di quanto lo sia vederli saltare dentro una carrozza”. Essi convennero anche sul punto che la decisione della donna evidenziava la sua confidenza con l'esperimento e un livello di personale intraprendenza[1].

Citoyenne Henri era già stata scelta, così quando fu rimosso il divieto Garnerin era pronto a procedere. Egli pubblicizzò l'ascesa su L'Ami des Lois (un giornale parigino pubblicato dal 1795–1798[3]).

L'8 luglio 1798 un cospicuo numero di spettatori si ritrovò a Parc Monceau per assistere all'ascensione. Da tutti i racconti si sa che Citoyenne Henri era giovane e bellissima, e che lei e Garnerin compirono vari giri intorno al parco tra gli applausi della folla prima che ella fosse coadiuvata nella navicella della mongolfiera dall'astronomo Jérôme Lalande. La gita in mongolfiera trascorse senza incidenti e il viaggio si concluse a Goussainville circa a 30 chilometri a nord di Parigi.

Paracadutismo

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Garnerin cominciò gli esperimenti con i primi paracadute che consistevano di dispositivi a forma di ombrello e compì la prima discesa col paracadute (nella navicella) con un paracadute di seta il 22 ottobre 1797 a Parc Monceau, Parigi (I Brumaio, Anno VI del calendario Repubblicano[4]). Il primo paracadute di Garnerin assomigliava ad un ombrello chiuso prima che egli discendesse, con un palo che scorreva per il centro e un nodo che passava attraverso un tubo nel palo, che lo collegava al pallone[4]. Garnerin viaggiò in una navicella attaccata al fondo del paracadute e alla quota approssimativa di 3.000 piedi (1.000 m), recise il nodo che collegava il suo paracadute al pallone[4]. L'aerostato proseguì il volo mentre Garnerin, con navicella e paracadute, precipitava[4]. La navicella ondeggiò violentemente durante la discesa[5] e urtò nell'atterraggio, ma Garnerin rimase illeso[4]. Il paracadute di tela bianca[senza fonte]aveva la foggia di ombrello e approssimativamente 23 piedi di diametro (7 m).[6]

Il Tour in Inghilterra

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André-Jacques conseguì il grado di Ufficiale dell'Aeronautica di Francia, e così insieme a sua moglie Jeanne Geneviève visitò l'Inghilterra nel 1802 quando era in corso la Pace di Amiens e la coppia completò vari voli dimostrativi. La sera del 21 settembre 1802, André-Jacques ascese col suo aerostato da Volunteer Ground in North Audley Street, Grosvenor Square eseguendo una discesa in paracadute sul campo vicino a St. Pancras.[7] Tale impresa ha dato origine alla ballata popolare inglese:[8]

(EN)

«Bold Garnerin went up
Which increased his repute
And came safe to earth
In his grand Parachute.»

(IT)

«L'ardito Garnerin salì
Accrescendo la sua reputazione
E arrivò salvo a terra
Nel suo gran Paracadute»

Egli compì la sua seconda ascensione inglese con Edward Hawke Locker il 5 luglio 1802 da Lord's Cricket Ground, viaggiando per 17 miglia (27,4 km) da lì fino a Chingford in circa 15 minuti appena portando una lettera di presentazione firmata dal Principe Reggente da consegnare ovunque egli fosse atterrato[9][10]. Tuttavia, quando riprese la guerra tra Francia e Gran Bretagna, essi furono costretti a fare i bagagli e ritornare al continente dove, tra il 3 e il 4 ottobre 1803, egli coprì una distanza di 245 miglia (395 km) tra Parigi e Clausen, in Germania, con il suo aerostato.

Famiglia

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In numerose delle sue imprese di volo aerostatico Garnerin lavorò insieme a suo fratello Jean-Baptiste-Olivier Garnerin (1766–1849).[2]

Jeanne Garnerin

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La sua alunna Jeanne Geneviève Labrosse, che più tardi sarebbe diventata sua moglie, fu sia mongolfierista sia la prima donna paracadutista. Il primo volo di Labrosse avvenne il 10 novembre 1798, diventando una delle primissime donne a volare in mongolfiera, e il 12 ottobre 1799 Labrosse fu la prima donna a paracadutarsi da un'altitudine di 900 metri.

Elisa Garnerin

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Sua nipote Elisa Garnerin, nata nel 1791[11], imparò a guidare aerostati all'età di 15 anni e compì 39 discese paracadutistiche professionali dal 1815 al 1836 in Italia, Spagna, Russia, Germania e Francia[12][13][14].

La morte

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Garnerin morì a Parigi il 18 agosto 1823 a causa di un incidente nel corso di una costruzione quando fu colpito da una trave proprio mentre realizzava una mongolfiera.

  1. ^ a b William Shepard Walsh, A Handy Book of Curious Information: Comprising Strange Happenings in the Life of Men and Animals, Odd Statistics, Extraordinary Phenomena, and Out of the Way Facts Concerning the Wonderlands of the Earth, J. B. Lippincott Company, 1913.
  2. ^ a b Encyclopedia Britannica – André-Jacques Garnerin
  3. ^ Gutenberg – Genesis of Napoleonic Propaganda, Hanley
  4. ^ a b c d e Garrett Soden, Defying Gravity: Land Divers, Roller Coasters, Gravity Bums, and the Human Obsession with Falling, W. W. Norton & Company, 2005, pp. 21–22, ISBN 978-0-393-32656-7. URL consultato il 24 febbraio 2009.
  5. ^ In 1804 Jérôme Lalande introduced a vent in the canopy to eliminate violent oscillations.
  6. ^ Techno Science – Profile Andre Garnerin, su techno-science.net. URL consultato il 22 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 13 settembre 2017).
  7. ^ History Today Volume: 52 Issue: 9 2002 – Monsieur Garnerin Drops In by John Lucas
  8. ^ (EN) Flights of Fancy, su printsgeorge.com (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2006).
  9. ^ A topographical and historical account of the parish of St. Mary-le-Bone: comprising a copious description of its public buildings, antiquities, schools, charitable endowments, sources of public amusement, &c. with biographical notices of eminent persons. Illustrated with six views and a map, J. Smith, 1833, p. 203.
  10. ^ Image of the second ascent
  11. ^ Science Photo Library – Elisa Garnerin, su sciencephoto.com. URL consultato il 22 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2017).
  12. ^ Jules Duhem, Histoire des idées aéronautiques avant Montgolfier, Nouvelles Editions Latines, 1943, p. 263.
  13. ^ Aeronautics and Space Flight Collections by Catherine Scott, 1985
  14. ^ Women in sports – Elisa Garnerin, su makeithappen.com. URL consultato il 22 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2016).

Bibliografia

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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