Ahutoru
Ahutoru scritto anche Ahu-toru, Aoutorou etc. (Tahiti, 1740 circa – Tolagnaro, 6 novembre 1771[1]) è stato un uomo tahitiano, fratello e figlio adottivo di Ereti, il capo del villaggio dove ancorò Louis-Antoine de Bougainville.
Divenne il principale intermediario tra tahitiani e francesi durante la visita e si offrì volontariamente di accompagnare Bougainville nel suo viaggio di ritorno in Francia. Dopo un anno a Parigi, intraprese il viaggio di ritorno a Tahiti, ma morì di vaiolo durante il viaggio.
Biografia
modificaAhutoru era nato a Tahiti, Raiatea intorno al 1740. Era figlio di una schiava presa da Oopoa e del re di Raiatea.[2] Aveva circa 30 anni quando Bougainville arrivò a Tahiti.[3]
Dopo che Bougainville arrivò a Tahiti, Ahutoru salì a bordo della Étoile con regali e vi rimase per la notte.[4] Bougainville tentò per la prima volta di chiamare Ahutoru "Louis de Cythère",[5][6] ma dopo aver stretto amicizia con Bougainville, iniziò a usare il nome "Butaveri", la versione tahitiana del nome di Bougainville.[3][7]
Ahutoru si fece vestire alla moda francese dal cameriere di Philibert Commerson,[8] che era Jeanne Baret sotto mentite spoglie maschili. Ahutoru la riconobbe subito come una donna e la rivelò come tale agli altri membri dell'equipaggio.[4] Ahutoru corteggiò Baret con insistenza finché Commerson non lo portò a credere che fosse sposata.[9]
Il 15 aprile 1768 La Boudeuse e la Étoile salparono da Tahiti. Vedendo le fregate che si preparavano alla partenza, i tahitiani arrivarono su barche per dare il loro addio. Il capo regalò a Bougainville una barca a vela e gli chiese di portare con sé Ahutoru.[6] Bougainville promise di fornirgli i mezzi per tornare a Tahiti.[10][11]
Durante il viaggio, Bougainville diede lezioni di francese ad Ahutoru. Tuttavia questi non ebbe mai più di una rudimentale conoscenza del francese.[12] Riuscì comunque a comunicare, illuminando Bougainville su aspetti della vita tahitiana che erano sfuggiti ai francesi durante i pochi giorni trascorsi sull'isola. In particolare, Ahutoru informò Bougainville che la guerra era uno stato di cose comune tra le isole, che gli abitanti praticavano la schiavitù e i sacrifici umani e che era in vigore un rigido sistema di classi sociali.[13][14] Divenne così la principale fonte di informazioni per il lavoro etnografico di Bougainville su Tahiti.[11] Ahutoru impressionò l'equipaggio per la sua conoscenza dell'astronomia e le sue abilità come navigatore.[3][15][16][17][18] Bougainville notò anche che Ahutoru componeva poesie nella sua lingua madre per descrivere le sue esperienze su La Boudeuse.[19]
Il 3 maggio 1768 La Boudeuse e Étoile arrivarono a Samoa dove Ahutoru si dimostrò sprezzante nei confronti degli abitanti[20][21] e non ne capiva la lingua.[5] Bougainville aveva sperato che Ahutoru potesse fungere da interprete in ulteriori primi contatti, ma questi si rivelarono troppo sparuti e le lingue nell'arcipelago troppo diverse perché l'idea potesse essere praticata.[22] A settembre, La Boudeuse ed Étoile visitarono Batavia, che impressionò Ahutoru,[23] ma dove molti membri dell'equipaggio si ammalarono di dissenteria, incluso lo stesso Ahutoru.[24] Finalmente giunse a Saint-Malo sulla Boudeuse il 16 marzo 1769.[2]
Bougainville e Ahutoru partirono immediatamente per Versailles. Il 25 aprile,[25] Ahutoru incontrò anche Jacob Rodrigues Pereira, che lo esaminò. Pereira concluse che il sistema fonetico tahitiano a cui era abituato Ahutoru gli permetteva di pronunciare solo alcune delle consonanti francesi e nessuna vocale nasale.[19]
Durante l'estate del 1769,[3] Ahutoru fu introdotto nell'alta società, incontrando in particolare Luigi XV e Denis Diderot.[26] Sviluppò uno spiccato gusto per l'opera.[27] Ahutoru si era ben adattato alla vita di Parigi, girando facilmente per la città e usando denaro.[3] Fece amicizia con Béatrix de Choiseul-Stainville, che visitava spesso quando era a Parigi.[3] Ahutoru ebbe molteplici relazioni con donne a Parigi, comprese le prostitute.[28]
La presenza di Ahutoru a Parigi suscitò polemiche: Bougainville venne accusato di aver rimosso in modo non etico Ahutoru da quello che lui stesso diceva essere il paradiso in terra, per portarlo a Parigi come mostra. Bougainville dovette difendersi e insistette sul fatto che Ahutoru si fosse offerto volontario per venire.[29]
Dopo un anno, Ahutoru aveva nostalgia di casa e si sentiva solo a Parigi. Bougainville pagò per offrirgli il passaggio a Tahiti,[30][3] e la duchessa di Choiseul offrì denaro per acquistare strumenti, grano e bestiame per Tahiti.[31] Il 27 febbraio 1770, Ahutoru partì da Parigi per La Rochelle,[31] e alla fine di marzo 1770 partì da Rochefort diretto a Port-Louis.[10][30] Arrivò a Brisson il 23 ottobre.[32] A Isle de France, Ahutoru fu ospitato da Poivre,[33] e incontrò Bernardin de Saint-Pierre, che scrisse un resoconto descrivendo Ahutoru come intelligente, e notando che poteva esprimersi con i segni e che usava un orologio.[11]
Pierre Poivre, l'intendente dell'Isle de France, aveva l'ordine di riportare Ahutoru a Tahiti, ma anche di risparmiare sul costo del noleggio di una nave appositamente per lo scopo. Ahutoru si imbarcò così sulla fluyt Mascarin da 350 tonnellate, al comando di Marion Dufresne.[32] La Mascarin, insieme al Maréchal de Castries da 300 tonnellate, erano in missione di esplorazione in Tasmania, Nuova Zelanda e infine a Tahiti.[1] Ahutoru cambiò il suo nome in "Mayoa" in onore di Marion, come aveva fatto in precedenza con Bougainville.[5][7]
Ahutoru partì dall'Isle de France sul Mascarin il 18 ottobre 1771, ma arrivando a Saint-Denis si ammalò di vaiolo. Marion proseguì per il Madagascar, ma Ahutoru morì a Fort Dauphin in Madagascar (ora Tôlanaro) la sera del 6 novembre 1771.[1][11] Il tenente Roux osservò: "la sua scomparsa ci colpisce ancora di più poiché era una delle ragioni della nostra spedizione, e perché era un brav'uomo".[11] Ahutoru fu sepolto in mare con i suoi vestiti ed effetti personali, e ricevette una cerimonia cristiana.[34]
Opere su Ahutoru
modificaBougainville fu autore di due opere su Autoru, Récit sur le séjour de Boutaveri en France ("racconti del soggiorno di Butaveri in Francia") e Impressions de voyage de Aotoutou ("Il diario di viaggio di Ahutoru"), ora perdute.[3] La Condamine fu autore di Observations sur l'insulaire de la Polynésie ramené de l'île de Tahiti par M. de Bougainville.[25] Jacques Delille scrisse una poesia raffigurante Ahutoru che cade in lacrime alla vista di un albero di Tahiti.[25][2][35]
Non esiste alcun ritratto noto di Ahutoru.[3]
Note
modifica- ^ a b c Taillemite, 1999, p. 310.
- ^ a b c AALAB.
- ^ a b c d e f g h i Taillemite, 2011, p. 254.
- ^ a b Jacques-Bourgeat, 2019.
- ^ a b c Dunmore, 2015, p. 189.
- ^ a b Martin-Allanic, 1964, p. 681 Tomo 1.
- ^ a b Martin-Allanic, 1964, p. 692 Tomo 1.
- ^ Martin-Allanic, 1964, p. 661 Tomo 1.
- ^ Martin-Allanic, 1964, p. 720 Tomo 1
- ^ a b Taillemite, 1999, p. 308.
- ^ a b c d e Taillemite, 2011, p. 255.
- ^ Connaughton, 2005, p. 46.
- ^ Taillemite, 1999, p. 228.
- ^ Liebersohn, 2009, p. 147.
- ^ Ahutoru in un primo momento tentò di dettare la rotta de La Boudeuse, desiderando visitare tutte le isole che avrebbero incontrato per avere incontri sessuali, ma Bougainville non lo accontentò.
- ^ Martin-Allanic, 1964, p. 704 Tomo 1.
- ^ Taillemite, 2011, p. 268.
- ^ Martin-Allanic, 1964, pp. 696-697 Tomo 1.
- ^ a b Taillemite, 2011, p. 265.
- ^ Taillemite, 1999, p. 229.
- ^ Martin-Allanic, 1964, p. 699 Tomo 1.
- ^ Taillemite, 2011, p. 267.
- ^ Taillemite, 2011, p. 298.
- ^ Taillemite, 2011, p. 309.
- ^ a b c Taillemite, 2011, p. 340.
- ^ Connaughton, 2005, p. 47.
- ^ Connaughton, 2005, p. 48.
- ^ Dunmore, 2015, p. 190.
- ^ Martin-Allanic, 1964, p. 964 Tomo 2.
- ^ a b Connaughton, 2005, p. 49.
- ^ a b Martin-Allanic, 1964, p. 985 Tomo 2.
- ^ a b Taillemite, 1999, p. 309.
- ^ Martin-Allanic, 1964, p. 1207 Tomo 2.
- ^ Martin-Allanic, 1964, p. 1325 Tomo 2.
- ^ Martin-Allanic, 1964, p. 972 Tomo 2.
Bibliografia
modifica- Alexander H. Bolyanatz, Pacific Romanticism: Tahiti and the European Imagination, Greenwood Publishing Group, 2004, ISBN 9780897897877, OCLC 494545462.
- Richard Connaughton, Omai: The Prince who Never was, Timewell Press, 2005, ISBN 9781857252057, OCLC 741591837.
- John Dunmore, Storms and dreams : Louis de Bougainville : soldier, explorer, statesman, Auckland, New Zealand, Exisle Publishing, 2015 [2005], ISBN 9781775592365, OCLC 932069560.
- Harry Liebersohn, The Travelers' World: Europe to the Pacific, Harvard University Press, 2009, ISBN 9780674040236, OCLC 1041148245.
- (FR) Jean-Étienne Martin-Allanic, Bougainville Navigateur et les Découvertes de son Temps, Paris, Presses Universitaires de France, 1964, ISBN 9787240006214, OCLC 729759706.
- Étienne Taillemite, Marins français à la découverte du monde: de Jacques Cartier à Dumont d'Urville, France, Fayard, 1999, ISBN 2-213-60114-3, OCLC 937819780.
- Étienne Taillemite, Bougainville, France, Perrin, 2011, ISBN 9782262022211, OCLC 767578875.
- Claude Jacques-Bourgeat, Ahutoru: First Tahitian to discover Europe, Welcome Tahiti, 2019. URL consultato il 10 giugno 2020.
- AALAB, Association des Amis de Louis-Antoine de Bougainville, su lesamisdebougainville.wifeo.com. URL consultato il 10 giugno 2020.
Altri progetti
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