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comune dell'Alto Adige/Südtirol, Italia

Castelbello-Ciardes
Il castello di Castelbello-Ciardes
Stemma
Castelbello-Ciardes - Stemma
Castelbello-Ciardes - Stemma
Stato
Regione
Territorio
Altitudine
Superficie
Abitanti
Nome abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Posizione
Mappa dell'Italia
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Castelbello-Ciardes
Sito istituzionale

Castelbello-Ciardes (Kastelbell-Tschars in tedesco) è un centro del Trentino-Alto Adige.

Da sapere

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La sua popolazione è per la quasi totalità (98,72%) di madrelingua tedesca; l'1,28% di madrelingua italiana; nessun ladino.

Cenni geografici

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Si trova in Val Venosta, a circa 20 km dalla città di Merano. Il territorio comunale comprende si trova l'area protetta del biotopo Alte Etsch - Colsano.

Come orientarsi

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Mappa a tutto schermo Castelbello-Ciardes

Quartieri

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Il suo territorio comunale comprende anche i paesi di Colsano/Galsaun, Juval, Lacinigo/Latschinig, Maragno/Marein, Montefontana/Tomberg, Montefranco/Freiberg e Montetrumes/Trumsberg

Come arrivare

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In aereo

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  • 46.46027811.3263891 Aeroporto di Bolzano-Dolomiti (IATA: BZO) (6 km dal centro di Bolzano), +39 0471 255 255, fax: +39 0471 255 202. apertura al pubblico: 05:30–23:00; apertura biglietteria: 06:00-19:00; il check-in per voli da Bolzano è possibile solo da 1 ora ad un massimo di 20 minuti prima della partenza. Piccolo scalo regionale con voli di linea da e per Lugano e Roma con Etihad Regional (by Darwin Air). In alcuni periodi dell'anno, la compagnia Lauda Air collega la città con Vienna una volta a settimana. Più numerosi invece i voli charter.
  • 45.39666710.8877782 Aeroporto di Verona (Catullo), Caselle di Sommacampagna, +39 045 8095666, .
  • 45.42555610.3269443 Aeroporto di Brescia (D'Annunzio), Via Aeroporto 34, Montichiari (I collegamenti con l'aeroporto di Brescia sono garantiti dai trasporti pubblici tramite il bus/navetta. La fermata a Brescia città è situata alla stazione dei pullman (numero 23), mentre quella dell'aeroporto è al fronte terminale. Sono inoltre previsti collegamenti per la città di Verona attraverso la linea bus/navetta 1), +39 045 8095666, . Solo Charter

In auto

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È attraversato dalla strada statale del Passo dello Stelvio.

In autobus

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  • I servizi di trasporto pubblico con pullman in Alto Adige sono gestiti da SAD


Come spostarsi

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Cosa vedere

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Antica vista del castello
  • 46.6279710.8994751 Castello. Le prime tracce documentate del castello risalgono al 1238. Fu eretto dai signori von Montalban, vassalli dei conti di Tirolo, ai quali il castello passò dopo il 1200. Successivamente, dal 1300 circa, il castello fu sede giudiziaria. In seguito ad alcuni scambi di proprietà, nel 1531 divenne di proprietà dei conti von Hendl, che lo ristrutturarono e lo allargarono in alcune parti, conferendogli l'aspetto attuale.
    Nel periodo tra il 1813 e il 1824 fu colpito da numerosi incendi che lo distrussero. Solo una parte, adibita ad abitazione, fu ricostruita dai proprietari, il resto venne lasciato allo stato di rudere.
    Finalmente, dopo anni di lotte legali con il conte von Hendl, nel 1956 lo Stato italiano acquistò il castello per una somma pari a 31.068 lire. Dopo alcuni iniziali restauri negli anni '60, un risanamento completo fu terminato nel 1995.
    Nel 1999 fu dato in concessione al comune che a sua volta ne ha affidato la gestione a una cooperativa.
    Oggi il castello è aperto al pubblico e usato per mostre e concerti.
    La cappella del castello (Burgkapelle) mostra affreschi che vanno dal XIV fino al XVI secolo, completamente restaurati nel 2001. Sono inoltre degni di nota la vecchia cucina (Alte Kuchl) nella zona meridionale del castello, il cortile interno, e soprattutto la mostra Via Claudia Augusta, la principale strada romana che attraversava la val Venosta.
  • Rovine del castello di Colsano di Sopra (Ruine Hochgalsaun). Maniero eretto nel XIII secolo dai Montalban, disabitato dal 1423 e caduto in rovina.
Castel Juval
  • 46.6516510.9668112 Castel Juval (Schloss Juval). Di origine medievale, si trova all'imbocco della Val Senales nella Val Venosta, sopra l'abitato di Naturno (ma nel comune di Castelbello-Ciardes) a 1000 metri s.l.m. circa; deve il suo nome al nome latino della montagna, Mons Jovis (monte di Giove).
    La più antica testimonianza risale al 1278, quando era proprietà di Hugo von Montalban. La sua costruzione risale probabilmente ad una trentina di anni prima. Dal 1368 appartenne ai signori di Starkenberg, e nel 1540 passò ai Sinkmoser. Quello fu il periodo di massimo splendore per il maniero.
    Dopo ulteriori cambi di proprietà nel 1813 fu venduto ad un contadino del luogo, Josef Blaas. Il castello andò in rovina, finché nel 1913 l'olandese William Rowland non lo acquistò, facendolo accuratamente restaurare.
    Dal 1983 è la residenza estiva (luglio e agosto) dell'alpinista Reinhold Messner, che l'ha parzialmente adibito a museo: sono esposte opere di arte tibetana e una collezione di maschere dai cinque continenti. :Il risanamento è opera dell'architetto valvenostano Karl Spitaler. Si tratta di una delle sedi del Messner Mountain Museum. Durante i mesi in cui l'alpinista risiede nel castello non è possibile visitare il museo.
    Attorno al castello c'è un percorso botanico liberamente accessibile. Per i privati, il castello è accessibile soltanto a piedi con tragitto di circa un'ora o con appositi bus-navetta.
  • Museo MMM Juval. Il Messner Mountain Museum (MMM) è un progetto museale ideato dall'alpinista altoatesino Reinhold Messner. Si tratta di un circuito museale suddiviso in sei diverse sedi nell'arco alpino.
    La sede centrale è a Castel Firmiano, nei pressi di Bolzano, mentre gli altri si trovano in diverse località: all'interno di Castel Juval, abitazione dello scalatore in Val Venosta, dedicato al mito e alla sacralità della montagna; a Solda, frazione di Stelvio, dedicato al mondo dei ghiacci; presso il Forte Monte Rite a Cibiana di Cadore, dedicato alla roccia e all'alpinismo dolomitico; nel Castello di Brunico in Val Pusteria, dedicato ai popoli della montagna; a Plan de Corones, in una struttura che porta la firma dell'architetto Zaha Hadid, dedicato alla storia dell'alpinismo.
    Il Museo MMM Juval, allestito dallo stesso Reinhold Messner all'interno del Castel Juval, è dedicato al mito della montagna, in quanto per molti popoli la montagna assume un significato mitologico e sacro, ad esempio il monte Olimpo per gli antichi greci, l'Ararat su cui approdò l'Arca di Noè, il Monte Sinai in Egitto, il tibetano Kailash, il Monte Fuji in Giappone, luogo sacro shintoista, e infine l'Ayers Rock, massiccio roccioso sacro per gli aborigeni australiani: il museo racconta queste montagne sacre con l'esposizione di dipinti, preziosi cimeli e maschere.

Siti di interesse ambientale

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  • Biotopo Alte Etsch - Colsano.. È un'area naturale protetta che si trova nel territorio comunale di Castelbello-Ciardes; fu istituita nel 1995 ed occupa una superficie di 1,83 ettari.
  • Sentieri delle rogge (Waalweg). Un tempo usati per assicurare la manutenzione dei canali d'irrigazione (Waal), sono poi diventati delle attrazioni turistiche.


Eventi e feste

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Cosa fare

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Acquisti

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Come divertirsi

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Dove mangiare

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Prezzi medi

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Dove alloggiare

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Prezzi medi

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Sicurezza

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Farmacia


Come restare in contatto

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Nei dintorni

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  • Glorenza La più piccola città dell'Alto Adige conserva il perimetro delle mura, il titolo di città che le viene da un importante passato e vanta l'appartenenza al circuito dei Borghi più belli d'Italia.
  • Silandro Capoluogo della Val Venosta, conserva due dei tanti manieri che costellano questa parte di Alto Adige che si spinge ai confini di Austria e Svizzera.
  • Lago di Resia Il più grande lago dell'Alto Adige è caratterizzato dal campanile dell'antico paese di Curon Venosta, sommerso dopo la costruzione della diga, che emerge dalle acque.
  • Merano Importante centro alla confluenza di Val Venosta, Val Passiria, Val d'Adige e Val d'Ultimo, la città fu fino al Quattrocento il capoluogo del Tirolo, quando la capitale fu trasferita a Innsbruck. Mantiene tuttora forti legami con il mondo germanico e vanta un bel centro storico.

Itinerari

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  • Castelli dell'Alto Adige Un percorso alla scoperta dei manieri altoatesini che, nati per fini militari, divennero poi in gran parte raffinate dimore signorili, centri di cultura, esempi di pregevole architettura, testimonianza della grandezza delle famiglie che li fecero edificare.
  • Ciclopista della valle dell'Adige

Informazioni utili

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Altri progetti

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