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Piani altitudinali

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I piani altitudinali sono delle zone o fasce di altitudine caratterizzate da flora e vegetazione formalmente omogenea e sostanzialmente ad ecologia simile o reciprocamente compatibile. Di norma le "linee" o le quote che delimitano un piano altitudinale vengono chiamate "orizzonti". Prendono invece il nome di "limiti" quelle linee o quote che segnano il termine superiore (o inferiore) di un determinato tipo di vegetazione o, più nel dettaglio, di specifiche presenze floristiche.

Per la parte relativa ai territori montuosi e alpini, la validità geografica della suddivisione che segue si estende a tutta la catena delle Alpi, comprese le Dolomiti, nonché alla catena dei Carpazi. Nonostante numerose corrispondenze e analogie, anche di rilievo, tale validità non appare invece adeguatamente estensibile ai Pirenei, ai Balcani e agli Appennini, se non per considerazioni assai generalizzate o per singoli episodi.

Considerazioni preliminari importanti

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La suddivisione altitudinale della flora e della vegetazione in una sequenza di "piani" non è fissa e non è uguale per tutti i botanici. Differenti studiosi, di diversa impostazione tassonomica e di differente esperienza e/o nazionalità, ma anche con differenti finalità di studio, hanno formulato e formulano ancora sequenze di piani altitudinali alquanto diverse fra loro. Le diversità però non concernono i tipi di vegetazione (che sono, in realtà, quelli che dettano la sequenza), quanto invece le quote s.l.m. dei vari limiti e orizzonti, l'estensione altitudinale dei "piani", il loro numero e, in parte, anche il loro nome. La sequenza qui descritta è dunque un compendio, quanto più possibile completo e condiviso, delle sequenze formulate dai maggiori autori che si sono impegnati in questo campo (Josias Braun-Blanquet, Larcher, Tomaselli, Giacomini, Reisigl, Pirola e molti altri)

Successione dei piani e degli orizzonti

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Schema altitudinale delle foreste

Nella successione che segue l'orizzonte (o limite) superiore di un piano coincide con l'orizzonte inferiore del piano sovrastante, e viceversa.

Lo stesso argomento in dettaglio: Piano nivale.

Va dai 2600/3000 m ai 3600/4000 m. È suddivisibile in due Piani secondari: il Superiore (dai 3000/3600 m ai 3600/4000 m) e l'Inferiore (dai 2600/3000 m ai 3000/3600 m):

  • 3600-4000 m: Orizzonte culminale o delle nevi perenni. Limite superiore delle Crittogame; sulle pareti rocciose sopravvivono alcuni licheni
  • Piano nivale superiore (Crittogame: muschi e licheni)
  • 3000-3600 m: Orizzonte delle Tallofite. Limite superiore delle Fanerogame.
  • Piano nivale inferiore (prati discontinui a zolle o cuscinetti: curvuleti, elineti, firmeti)
  • 2600-3000 m: Orizzonte nivale. Limite superiore dei prati continui.
Lo stesso argomento in dettaglio: Piano alpino.

Va dai 2000/2200 m ai 2600/3000 m. Si può suddividere in due Piani secondari: il Superiore (dai 2200/2400 m ai 2600/3000 m) e l'Inferiore (dai 2000/2200 m ai 2200/2400 m) :

Piano montano

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Lo stesso argomento in dettaglio: Piano montano.

Va dagli 800/1200 m ai 2000/2200 m. Si può suddividere in due Piani secondari: il Superiore (dai 1200/1400 m ai 2000/2200 m) e l'Inferiore (dagli 800/1200 m ai 1200/1400 m) :

  • 2000-2200 m: Orizzonte alpino. Limite sup. della vegetazione arborea
  • Piano montano superiore (boschi di conifere: peccete e lariceti)
  • 1200-1400 m: Orizzonte delle conifere. Limite sup. delle latifoglie mesofile
  • Piano montano inferiore (boschi di latifoglie: faggete, ma anche pinete o abetaie)
  • 800-1200 m: Orizzonte montano.

Piano sub-montano

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Lo stesso argomento in dettaglio: Piano sub-montano.

Va dai 400/600 m agli 800/1200 m. Può essere suddiviso in due Piani secondari: il Superiore (dai 600/800 m agli 800/1200 m) e l'Inferiore (dai 400/600 m ai 600/800 m):

  • 800-1200 m: Orizzonte montano.
  • Piano sub-montano superiore (querce mesofile, faggi, castagni, presenza di conifere)
  • 600-800 m: Orizzonte delle latifoglie termofile
  • Piano sub-montano inferiore (querce e altre latifoglie meso-termofile e eliofile)
  • 400-600 m: Orizzonte sub-montano
Lo stesso argomento in dettaglio: Piano basale.

Va dagli 0/10 m ai 300/350 m. Si può suddividere in tre Piani secondari: Il Litoraneo (dagli 0/10 m ai 10/100 m), il Costiero (dai 10/100 m ai 100/200 m) e il Collinare (o Planiziario) (dai 100/200 m ai 300/350 m):

  • F.M. Gerola, Biologia vegetale sistematica, Torino, Hoepli, 1978.
  • C. Cappelletti, Trattato di Botanica, Torino, Hoepli, 1946.
  • Augusto Pirola, Elementi di fitosociologia, Bologna, Clueb, 1960.
  • Walter Larcher, Ökologie der Pflanzen, Stuttgart, Ulmer, 1984.
  • Valerio Giacomini, La Flora, 1958, Milano, Ediz. TCI.
  • Valerio Giacomini, Italia verde, 1975, Bologna, Edagricole.
  • Pignatti, Flora d'Italia, 1982, Bologna, Edagricole.
  • Herbert Reisigl, Fiori e ambienti delle Alpi, Trento, Ediz. Museo Tridentino di Scienze Naturali, 1990.
  • P. Ozenda, La végétation de la chaîne alpine, Paris, Masson, 1985.
  • AA. VV., Dizionario di Botanica, Milano, Rizzoli, 1984, ISBN 88-17-74802-1.
  • Braun-Blanquet, Étude botanique de l'Étage alpin, 1954, Paris, VIII Congrés Intérnational de Botanique.

Voci correlate

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Altri progetti

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