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Giambattista Castaldo

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Giambattista Castaldo
Ritratto del Marchese Giambattista Castaldo (Antonio Moro)
Marchese di Cassano Conte di Piadena
In carica1522 –
6 gennaio 1563
SuccessoreFerdinando Castaldo
Nome completoGiovanni Battista Castaldo
Altri titoliSignore di Binasco
Signore di Rezzana
Signore di Caldignaia
Signore di Sibiu
Signore di Biannuova
NascitaNocera de' Pagani, 1493 circa
MorteMilano, 6 gennaio 1563
SepolturaSantuario di Santa Maria dei Miracoli (Nocera Inferiore)
Luogo di sepolturaNocera Inferiore
DinastiaCastaldo
PadreCarlo Castaldo
MadreMariella de Raynaldo
ConsorteMattea Stampa
FigliFerdinando Castaldo , Maria Vittoria Castaldo
ReligioneCattolicesimo
Giambattista Castaldo
Ritratto in Armatura del Marchese Giambattista Castaldo (Tiziano Vecellio)
NascitaNocera de' Pagani, 1493 circa
MorteMilano, 6 gennaio 1563
Luogo di sepolturaChiesa di San Bartolomeo, Nocera Inferiore
EtniaItaliana
ReligioneCattolicesimo
Dati militari
Paese servito
Forza armata
SpecialitàSoldato di ventura
Anni di servizio15151565
GradoComandante generale
Generale
Tenente generale
Maestro di campo
Capitano di Cavalleria
ComandantiCarlo V d'Asburgo
Ferdinando I d'Asburgo
GuerreGuerra d'Italia del 1521-1526
Guerra della Lega di Cognac
Guerre ottomano-asburgiche
Guerra della Lega di Cambrai
Guerra di Smalcalda
Guerra del sale (1556-1557)
Guerra di Siena
Guerre di religione francesi
BattagliePrimo assedio di Parma (1521)
Battaglia della Bicocca
Assedio di Genova
Battaglia di Pavia (1525)
Sacco di Roma (1527)
Assedio di Napoli (1528)
Battaglia di Capo d'Orso
Battaglia di Provenza
Piccola guerra in Ungheria
Assedio di Vienna
Assedio del Ducato di Savoia
Assedio di Chieri
Assedio di Dura
Assedio di Saint-Dizier
Battaglia di Nordlingen
Battaglia di Mühlberg
Battaglia di Ingolstadt (1546)
Battaglia di Neuberg
Assedio di Santhià
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Giovanni Battista Castaldo, o Giambattista (Nocera de' Pagani, 1493 circa – Milano, 6 gennaio 1563), è stato un condottiero e nobile italiano. Marchese di Cassano[1] e Conte di Piadena, si distinse valorosamente nell'arte delle armi al servizio dell'imperatore Carlo V d'Asburgo.

Per anni il luogo di nascita del condottiero è stato conteso tra le città di Cava e Nocera dei Pagani. Le ricerche condotte dal canonico e storico cavese Gennaro Senatore, affermavano infatti che il Castaldo fosse nato nel villaggio metelliano di Cesinola. Ad avvalorare la tesi, ci sarebbe anche la rappresentanza diplomatica che il condottiero prestò alla città cavense [2]. Molto più forte la posizione della parte nocerina, infatti già lo storico Mariano D'Ayala, nella biografia del condottiero, sosteneva i natali nocerini del Castaldo, tesi avvalorata nel 1888 dallo storico nocerino Gennaro Orlando nel suo Storia di Nocera de' Pagani, difatti la famiglia Castaldo (già feudataria nel Corpo di Nocera) deriverebbe da una famiglia longobarda insediatasi a nord di Salerno[3]. A dissipare ogni dubbio ci pensò un altro storico nocerino, Michele De' Santi, che nel suo "Memorie delle famiglie nocerine", criticava il lavoro poco minuzioso del collega cavese, impugnando tra l'altro documenti notarili dell'epoca che affermavano la cittadinanza nocerina della famiglia del condottiero, inoltre nella stessa opera del De' Santi si afferma che Giambattista Castaldo nacque intorno al 1493 presso il borgo nocerino di San Pietro, già feudo della sua famiglia.

Carriera politica e militare

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Divenne un famoso condottiero al servizio di Carlo V d’Asburgo nelle varie guerre in Italia ed anche in alcune campagne estere (Austria, Ungheria, Lussemburgo, Francia, Germania e Olanda etc.), fu quindi governatore di Velletri (1527), ambasciatore da parte dell’Università di Cava all'Imperatore in Bologna (1532), Maestro di campo generale (1546).

Per le sue imprese divenne primo Marchese di Cassano (investito dall'Imperatore Ferdinando I), primo Conte di Piadena (investito da Carlo V nel 1545), Signore di Binasco, Signore di Rezzana e Caldignaia, Signore di Nagyszeben (1552), Binanuova (e di molti altri beni e rendite che lasciò nel suo testamento al figlio ed alla moglie).

Nel 1527 prese parte al Sacco di Roma e, secondo una tradizione, trasportò a Nocera l'opera di Raffaello: Madonna del duca d’Alba che fu ospitata nel convento degli olivetani da lui stesso fondato nel 1530 (come ossequio ad un ex voto).

Nel 1551, dietro ordine di Carlo V, imperatore del Sacro Romano Impero, combatté in Transilvania, lottando contro i Turchi. Per ordine dell'imperatore Ferdinando I fece assassinare il cardinale ungherese Giorgio Martinuzzi (Fráter György), vescovo di Esztergom (Strigonio), governante di Transilvania (al 17 dicembre). Ferdinando prese la responsabilità per l'uccisione, ma il papa Giulio III giustificò tutti i partecipanti del fatto nel 1555.[4]

Partecipò con altri nobili anche al governo di Milano (1556) e fu in seguito Capitano generale (1563).

Con il fratello Giovan Matteo richiese ed ottenne dal vescovo Paolo Giovio la cappella di Santa Maria a Monte, presso Casolla di Nocera nel 1541.

Sposò la Nobile Mattea (o Maria) Stampa, figlia di Filippo, Patrizio Milanese, e di Cassandra Scotti, dalla quale ebbe Ferdinando (o Ferrante) († ante 1569 circa), secondo Marchese di Cassano, ecc.

Ebbe un'importante influenza sullo scrittore di arte militare Ascanio Centorio Degli Ortensi, al quale commissionò l'opera Discorsi di guerra (1558-1562).[5]

Morì infine il 6 gennaio 1563 a Milano, sepolto in Milano nella chiesa di San Vittore (cappella di San Gregorio) e condotto più tardi a Nocera nel Monastero olivetano di Santa Maria del Monte, da lui fondato ed in via di costruzione. Il busto marmoreo che ne ricorda l'effigie fu opera di Leone Leoni. Il monumento funerario fu traslato, insieme all'intero convento, presso la nuova sede in Monteoliveto di Nocera, nel convento di San Bartolomeo.

Tiziano eseguì un ritratto del Castaldo (già a Londra, Dickinson Antiquari), così come il pittore fiammingo Antonio Moro (Madrid, Museo Thyssen-Bornemisza.

  1. ^ Della Vita e delle varie Nunziature del Cardinale Prospero Santa Croce ...
  2. ^ presso l'imperatore Carlo V a Bologna
  3. ^ De' Santi, Memorie delle famiglie Nocerine e Senatore in Marcina-Salerno ed altri studi"
  4. ^ (DE) „Vom ungarischen Königreich zum Fürstentum Siebenbürgen” in: Béla Köpeczi: Kurze Geschichte Siebenbürgens, (Site MEK.OSZK.hu), abgerufen am 1. Gennaio 2009.
  5. ^ Nicola Longo, CENTORIO DEGLI ORTENSI, Ascanio, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 23, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1979.
  • Mariano D'Ayala, Vita di Giambattista Castaldo, famosissimo guerriero del secolo XVI, Firenze, Italia, Archivio Storico Italiano. Serie III, V. Cellini, 1867.
  • Michele De'Santi, Memorie delle famiglie nocerine, Napoli, Lanciano e D'Ordia, 1888.
  • Gennaro Orlando, Storia di Nocera de' Pagani, Napoli, 1888.
  • Gennaro Senatore, Della patria di Gio. Battista Castaldo, in Marcina-Salerno ed altri studi, Napoli, Avagliano; Appunti per la storia di Cava, 1998.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Governatore di Velletri Successore
Ascanio Colonna 15271548 Giovanni Domenico De Cupis

Predecessore Governatore di Cremona Successore
(carica creata) 1535 Pietro Antonio Gargano

Predecessore Maestro di Campo dell'Esercito Imperiale Successore
Stefano Colonna di Palestrina 15431545 Ferrante I Gonzaga

Predecessore Marchese di Cassano Successore
1522 - 6 gennaio 1563 Ferdinando Castaldo , II Marchese di Cassano

Predecessore Signore di Binasco Successore
1552 - 6 gennaio 1563 Ferdinando Castaldo , II Signore di Binasco

Predecessore Signore di Binasco Successore
1552 - 6 gennaio 1563 Ferdinando Castaldo , II Signore di Binasco

Predecessore Signore di Rezzana Successore
1542 - 6 gennaio 1563 Ferdinando Castaldo , II Signore di Rezzana

Predecessore Signore di Caldignaia Successore
1552 - 6 gennaio 1563 Ferdinando Castaldo , II Signore di Caldignaia

Predecessore Signore di Nagyszeben Successore
1552 - 6 gennaio 1563 Ferdinando Castaldo , II Signore di Nagyszeben

Predecessore Signore di Binanuova Successore
1552 - 6 gennaio 1563 Ferdinando Castaldo , II Signore di Binanuova
Controllo di autoritàVIAF (EN64872683 · ISNI (EN0000 0000 1258 0146 · BAV 495/138336 · CERL cnp00566536 · GND (DE121803813 · BNE (ESXX5151836 (data)