Villa Veritti
Villa Veritti | |
---|---|
La villa fotografata da Paolo Monti nel 1961 | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Friuli-Venezia Giulia |
Località | Udine |
Indirizzo | Viale Duodo 48 |
Coordinate | 46°03′29.77″N 13°13′40.26″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | 1955 |
Stile | moderno |
Uso | casa unifamiliare |
Altezza |
|
Realizzazione | |
Architetto | Carlo Scarpa |
Villa Veritti, detta anche Casa Veritti, è una villa unifamiliare costruita a Udine da Carlo Scarpa tra il 1955 e il 1961,[1] tra le prime residenze progettate dall'architetto.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Carlo Scarpa costruì la residenza a partire dal 1955 per la famiglia Veritti, la stessa per la quale aveva progettato la cappella cimiteriale.[2] La villa costituisce uno dei primi progetti di edilizia residenziale di Scarpa, il quale vi sviluppò numerose caratteristiche comuni alla sua successiva produzione.[3]
Casa Veritti ha mantenuto negli anni la sua fisionomia originale, con solo piccole modifiche e un intervento di adeguamento e restauro conservativo dopo 40 anni dalla sua costruzione.[3]
Nel 2006 lo spazio circostante la villa è stato parzialmente lottizzato, alterando il delicato equilibrio tra interno ed esterno pensato dal progettista.[4] Gli edifici cresciuti attorno sovrastano l'edificio, in particolare a est e nord.[3]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Scarpa imposta la pianta della villa sulla forma di un cerchio al centro del lotto.[2] La casa si sviluppa su due piani fuori terra, rispettivamente dedicati a zona giorno e zona notte, più un attico, collegati da una elegante scala in legno. Al fine di creare uno spazio fluido tra i piani si è fatto uso di ampie interruzioni dei solai; anche all'interno di ogni piano non vi sono rigide separazioni tra uno spazio e l'altro, utilizzando piuttosto mobili e altri elementi per dividere gli ambienti; tutti gli arredi interni, sia in legno sia in pannelli finiti a stucco, furono disegnati da Scarpa.[3]
L'architetto fece ampio uso per questa residenza di pareti cilindriche piuttosto che setti rettilinei,[5] utilizzando robusti pilastri per ridurre la necessità di pareti.[3]
Una delle caratteristiche salienti di villa Veritti è il rapporto tra interno ed esterno: ogni percorso o apertura dell'edificio venne progettato da Scarpa in funzione della vista sul giardino: l'architettura del giardino e la collocazione delle piante fu a sua volta studiata in modo assai preciso, così da stabilire una connessione tra l'interno e spazio esterno.[5] Lo spazio ridotto e la forma stretta e allungata del lotto non consentivano all'architetto di dotare l'edificio di un vero e proprio giardino, quindi egli piegò l'architettura fino a portare il giardino all'interno dell'edificio, creando un giardino d'inverno e schermando accuratamente con i muri le viste non volute dell'esterno, considerato anche il contesto di periferia.[2] Furono utilizzate invece ampie vetrate continue a tutta altezza per altre parti, in particolare verso sud - dove si riflettono sullo specchio d'acqua[2] - e verso il giardino d'inverno.[3]
Scarpa si impegnò per creare ambienti pieni di luce.[5] Le pareti e il soffitto sono semilucidi, i pavimenti sono piastrellati, mentre il pavimento in camera da letto è rivestito in legno. Materiali e tecniche utilizzate sono quelli divenuti ricorrenti nelle architetture di Scarpa: lo stucco veneziano, l'intonaco trattato con latte di calce spatolato, il calcestruzzo martellinato, le boiserie in mogano.[3]
-
Vista dal giardino: lo specchio d'acqua
-
Esterno con affaccio sullo specchio d'acqua
-
Interni della villa
-
L'ampio utilizzo di vetrate e bucature nei solai conferiscono agli interni una particolare fluidità e luminosità
-
Interni della villa: area a doppia altezza
-
I due piani principali nei quali si sviluppa l'edificio
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Yoshio Futagawa, Carlo Scarpa: Casa Veritti, Udine, Italy, 1955-61, Casa Ottolenghi, Bardolino, Italy, 1974-79, A.D.A, 2010.
- ^ a b c d Annamaria Conforti Calcagni, Una grande casa, cui sia di tetto il cielo: il giardino nell'Italia del Novecento, Il Saggiatore, 2011, pp. 173–175, ISBN 978-88-6576-091-8.
- ^ a b c d e f g PRGC - Edifici soggetti a particolare tutela - scheda n. 130 (PDF) [collegamento interrotto], su sistemigrafici.insiel.it%2Fdocprgc%2FUdine%2FFASCICOLI%2Ffasc_1_130.pdf, Comune di Udine. URL consultato il 20 settembre 2016.
- ^ Salviamo Villa Veritti, su Il Friuli, 11 luglio 2006. URL consultato il 20 settembre 2016.
- ^ a b c Carlo Scarpa, Villa Veritti, Udine, 1955-60, su Atlas of Interiors. URL consultato il 20 settembre 2016.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Ilaria Abbondandolo, Kurt Walter Forster e Laura Orsini, Carlo Scarpa - Atlante delle architetture, Marsilio, 2006, p. 122-129, ISBN 978-88-317-9069-7.
- (EN) Yoshio Futagawa, Carlo Scarpa: Casa Veritti, Udine, Italy, 1955-61, Casa Ottolenghi, Bardolino, Italy, 1974-79, A.D.A, 2010.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Villa Veritti
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- PRGC - Edifici soggetti a particolare tutela - scheda n. 130 (PDF) [collegamento interrotto], su sistemigrafici.insiel.it%2Fdocprgc%2FUdine%2FFASCICOLI%2Ffasc_1_130.pdf, Comune di Udine.
- Disegni e modello