[go: up one dir, main page]

Vai al contenuto

Carletto Sposito

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Carlo Sposito)
Carlo Sposito sul set del film Il matrimonio (1954)

Carletto Sposìto, vero nome Carlo (Palermo, 1º maggio 1924Roma, 8 settembre 1984), è stato un attore italiano.

Fratello dell'autore teatrale Raffaele Sposito in arte Faele, fu caratterista poliedrico, a volte anche drammatico. La sua carriera artistica si è svolta in ogni campo dello spettacolo: dalla rivista, alla prosa, al cinema, alla televisione, alla radio e al cabaret.

È morto l'8 settembre 1984 a 60 anni.

Iniziò nel 1942 con la rivista, lavorando con Wanda Osiris e Carlo Dapporto. A Radio Palermo, una delle prime trasmissioni RAI, nel 1945, creò una trasmissione radiofonica di grande successo, Il Calabrone fino al 1948. Nel 1960 e per tre anni fece cabaret all'ex teatro Arlecchino di Roma, oggi teatro Flaiano, con Toni Ucci ed Enzo Garinei.

Nel 1961 ricevette il premio della Maschera d'argento per il teatro, per la sua partecipazione alla commedia musicale "Delia Scala Show", di Pietro Garinei e Sandro Giovannini, con testi di Antonio Amurri, di Faele e di Dino Verde.

Partecipò a vari spettacoli teatrali di rivista con Erminio Macario e Raffaella Carrà (Non sparate al reverendo e I Rompiglioni). Lavorò inoltre per il Bagaglino e al Cabaret Sancarlino di Roma con Lino Banfi per oltre due anni.

Teatro di prosa

[modifica | modifica wikitesto]

Recitò anche nel teatro di prosa, sia all'ex teatro Arlecchino di Roma, con una serie di atti unici per la regia di Sergio Sollima, sia presso il teatro stabile di Catania con Turi Ferro.

Attività cinematografica e televisiva

[modifica | modifica wikitesto]
Carlo Sposito (al centro) con Paolo Panelli, Aldo Fabrizi e altri in una scena del film Parigi è sempre Parigi del 1951 diretto da Luciano Emmer

In ambito cinematografico ebbe parti rilevanti in un centinaio di film e fu anche apprezzato doppiatore (La terra trema di Luchino Visconti, Il padrino e Il padrino - Parte II).

Nella televisione partecipò a Canzonissima del 1961 con Sandra Mondaini, Giovanna, la nonna del Corsaro Nero nel 1962 con Anna Campori, Giulio Marchetti e Pietro De Vico e recitò in opere teatrali tele-trasmesse (Questo matrimonio si deve fare di Vitaliano Brancati e Domanda di grazia di Edmo Fenoglio) e nello sceneggiato Bambole di Alberto Negrin.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN305306620 · ISNI (EN0000 0004 1886 6945 · SBN DDSV074437 · BNE (ESXX5327266 (data)