[go: up one dir, main page]

Vai al contenuto

Bessude

Coordinate: 40°33′11.11″N 8°43′47.27″E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Bessude
comune
(ITSC) Bessùde
Bessude – Stemma
Bessude – Veduta
Bessude – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Sardegna
Provincia Sassari
Amministrazione
SindacoRoberto Marras (lista civica) dal 31-5-2015 (2º mandato dal 26-10-2020)
Territorio
Coordinate40°33′11.11″N 8°43′47.27″E
Altitudine447 m s.l.m.
Superficie26,79 km²
Abitanti376[1] (30-11-2023)
Densità14,04 ab./km²
Comuni confinantiBanari, Bonnanaro, Borutta, Ittiri, Siligo, Thiesi
Altre informazioni
Cod. postale07040
Prefisso079
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT090010
Cod. catastaleA827
TargaSS
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona D, 1 879 GG[3]
Nome abitanti(IT) bessudesi
(SC) bessudesos
Patronosan Martino di Tours
Giorno festivo11 novembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Bessude
Bessude
Bessude – Mappa
Bessude – Mappa
Posizione del comune di Bessude nella provincia di Sassari
Sito istituzionale

Bessude è un comune italiano di 376 abitanti della provincia di Sassari, nell'antica regione del Logudoro-Meilogu e dista 30 km dal capoluogo provinciale. Fa parte dell'Unione dei comuni del Meilogu.

Geografia fisica

[modifica | modifica wikitesto]

È situata in una vallata di fronte al monte Pelau.

Origine del nome

[modifica | modifica wikitesto]

Nei secoli XI e XIII il nome registrato era Bessute, nel 1341 il centro demico è registrato come Versute[4] e via via con la forma Versutta, Russette, nel 1388 compare il nome Berssude[5] dal 1430 viene registrato l'attuale nome Bessude[6]

La zona di Bessude è abitata fin dall'epoca prenuragica e nuragica, come testimoniano alcune domus de janas e il nuraghe di San Teodoro nei pressi dell'abitato.

L'attuale centro abitato, però, esiste dal XIII secolo; appartenne al giudicato di Torres e fece parte della curatoria di Caputabbas. Alla caduta del giudicato (1259) passò ai Doria e poi agli aragonesi, sotto i quali divenne un feudo. Nel XVI secolo anche Bessude fu colpita da un'ondata di peste, che decimò la popolazione; fu ripopolato dopo alcuni anni e incorporato nel 1636 nel marchesato di Montemaggiore. Venne riscattato ai Manca, ultimi feudatari, nel 1839 con la soppressione del sistema feudale, per divenire un comune autonomo amministrato da un sindaco e da un consiglio comunale.

Lo stemma e il gonfalone del comune di Bessude sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 21 novembre 1996.[7]

«Stemma di azzurro, al San Martino con il viso, le mani, le braccia di carnagione, con il copricapo di nero, ornato di piume di rosso, vestito con la lorica d'oro, con la tunica di verde e con il grande manto di rosso, calzato con gli stivali di nero, tenente con la mano destra la spada d'argento, con la punta all'ingiù, posta in banda, e con la mano sinistra il lembo del manto, cavalcante il cavallo d'argento, con i finimenti di nero, esso cavallo sostenuto dalla pianura di verde attraversante l'arto anteriore sinistro alzato, il Santo e il cavallo con le teste rivoltate e con lo sguardo rivolto verso il povero, di carnagione, barbuto e capelluto di nero, i fianchi coperti dal cencio di porpora, assiso a sinistra sulla pianura; il tutto sotto il capo di rosso, caricato dell'elmo di argento, con la bavaglia aperta, di fronte, ornato da due piume di azzurro, una a destra l'altra a sinistra, ondeggianti in fascia. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di bianco con la bordatura di verde.

Monumenti e luoghi d'interesse

[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose

[modifica | modifica wikitesto]
Chiesa di San Martino

All'interno del paese si trovano tre chiese. Come nella maggior parte dei paesi sardi, ce n'è una dedicata alla santa Croce (in sardo santa Rughe), situata all'entrata del paese. Nel punto più alto di Bessude si trova la chiesa parrocchiale di San Martino, che prende il nome dal patrono del paese. Infine, restaurata recentemente, è la chiesa di San Leonardo, la più antica del paese ed ex parrocchiale.

Nei dintorni del paese ci sono altri edifici religiosi tra cui la chiesa di Santa Maria della Natività, nota in paese come "Nostra Segnora de Runaghes".

Siti archeologici

[modifica | modifica wikitesto]
Domus de janas di Enas de Cannuja

Ricordiamo infine i murales dipinti sulle facciate di alcune case. Molti di questi dipinti sono stati realizzati recentemente e si distinguono dagli altri per le loro dimensioni ridotte.

Evoluzione demografica

[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[8]

Etnie e minoranze straniere

[modifica | modifica wikitesto]

Al 31 dicembre 2014 a Bessude risultavano residenti 7 cittadini stranieri[9]

Lingue e dialetti

[modifica | modifica wikitesto]

Oltre all'italiano è parlato diffusamente il sardo logudorese settentrionale.

Tradizioni e folclore

[modifica | modifica wikitesto]

Una sagra è quella dei cicciones un tipo particolare di pasta che viene lavorato a mano

Geografia antropica

[modifica | modifica wikitesto]

Il paese è diviso in due zone: il centro storico di Bessude e il quartiere nuovo, chiamato dai bessudesi "Sa sea". I due rioni sono collegati da una strada chiamata Poja, dove si affacciano le case popolari. Sempre in questa strada si trovano l'antico abbeveratoio e un ruscello (che scompare per la maggior parte dell'anno).

Infrastrutture e trasporti

[modifica | modifica wikitesto]

Il paese è attraversato dalla SP 23, che porta da Thiesi a Siligo. Il territorio comunale è attraversato anche dalla SS 131 bis, che collega la SS 131 ad Ittiri e da qui, consente di raggiungere Alghero.

A pochi chilometri dal paese, passa la SS 131, raggiungibile via Siligo a 7 km e via Thiesi a 10 km, che permette di raggiungere il capoluogo provinciale e molte altre località dell'isola.

Trasporto pubblico

[modifica | modifica wikitesto]

Il paese è servito dalle autolinee interurbane ARST che lo collegano con Sassari e altri centri del circondario[10]; è attivo inoltre un servizio di trasporto intercomunale effettuato per conto dell'Unione dei comuni del Meilogu[11].

Amministrazione

[modifica | modifica wikitesto]
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
6 giugno 1993 27 aprile 1997 Vera Sanna DC Sindaco [12]
27 aprile 1997 13 maggio 2001 Vera Sanna centro Sindaco [13]
13 maggio 2001 8 maggio 2005 Giuseppe Fancellu lista civica Sindaco [14]
8 maggio 2005 30 maggio 2010 Luigi Cabras lista civica Sindaco [15]
30 maggio 2010 31 maggio 2015 Giuseppe Antonio Sechi lista civica "Pro Bessude" Sindaco [16]
31 maggio 2015 26 ottobre 2020 Roberto Marras lista civica "Progetto Bessude" Sindaco [17]
26 ottobre 2020 in carica Roberto Marras lista civica "Progetto Bessude" Sindaco [18]
  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2023.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Pietro Sella, Rationes Decimarum Italiae nei secoli XIII e XIV Sardinia, Città del Vaticano, 1945, 132.
  5. ^ Pasquale Tola, Codex Diplomaticus Sardiniae: Codice Diplomatico di Sardegna con altri Documenti Storici. T.I., Volume 10 di Historiae Patriae Monumenta, Editore Regius Typ., 1861, p. 842.
  6. ^ Antonio Sanna, Il codice di san Pietro di Sorres. Testo inedito logudorese del sec. XV, Cagliari, 1957.
  7. ^ Bessude, decreto 1996-11-21 DPR, concessione di stemma e gonfalone [collegamento interrotto], su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 22 luglio 2022.
  8. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  9. ^ Cittadini Stranieri. Bilancio demografico anno 2014 e popolazione residente al 31 dicembre - Tutti i paesi di cittadinanza. Comune: Bessude, su demo.istat.it. URL consultato il 7 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2019).
  10. ^ http://www.arstspa.info/702.pdf
  11. ^ http://www.unionecomunimeilogu.it/
  12. ^ Comunali 06/06/1993, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  13. ^ Comunali 27/04/1997, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  14. ^ Comunali 13/05/2001, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  15. ^ Comunali 08/05/2005, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  16. ^ Comunali 30/05/2010, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  17. ^ Comunali 31/05/2015, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  18. ^ Comunali 25/10/2020 [collegamento interrotto], su elezioni.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 24 gennaio 2021.
  • G. Deriu, scheda "Bessude", in Studio sui centri storici medioevali del Meilogu, Bonorva, Comunità Montana N. 5, 1991, ora in L'insediamento umano medioevale nella curatoria di "Costa de Addes", Sassari, Magnum, 2000.
  • Manlio Brigaglia, Salvatore Tola (a cura di), Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna, Sassari, Carlo Delfino editore, 2006, ISBN 88-7138-430-X.
  • Francesco Floris (a cura di), La grande enciclopedia della Sardegna: eventi storici, politici e culturali, artistici, letterari, sportivi, religiosi, soldati e attori, gastronomia, costumi e bellezze naturali dalle culture prenuragiche fino ai grandi avvenimenti del nostro secolo, Roma - Cagliari, Newton & Compton - Edizioni della Torre, 2002, ISBN 9788882897482, OCLC 879899382.
  • Antonio Areddu, Il Marchesato di Mores. Le origini, il duca dell'Asinara, le lotte antifeudali, l'abolizione del feudo e le vicende del marquis de Morès, Cagliari, Condaghes, 2011

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN133866545 · LCCN (ENn97057998 · J9U (ENHE987007542591005171
  Portale Sardegna: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Sardegna