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Barletta
Stemma e Bandiera
Barletta - Stemma
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Barletta - Bandiera
Barletta - Bandiera
Stato
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Barletta
Sito istituzionale

Barletta è una città nella Puglia in provincia di Barletta-Andria-Trani.

Da sapere

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Grazie alle sue collezioni museali e alle straordinarie architetture, Barletta si è aggiudicata il titolo di Città d'Arte. La città offre spiagge chilometriche e incontaminate, anche vicine al fiume Ofanto, fino a raggiungere Bari e Trani. Le sue spiagge sono principalmente sabbiose, anche se spostandosi verso est si può fare il bagno in acque cristalline che caratterizzano le "spiagge verdi", conosciute così per via della costa rocciosa.

Cenni geografici

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La città di Barletta si estende su di una superficie di 14.471 ettari, ed il suo abitato ha una lunghezza (est-ovest) di circa 6 km, un larghezza (nord-sud) di circa 2 km ed un perimetro di circa 13 km. Barletta si affaccia sulla costa adriatica, dove il litorale roccioso si addolcisce nelle sabbie dell'Ofanto. Il fiume segna il confine fra la provincia di Bari e quella di Foggia ed ha sempre avuto un'influenza determinante sull'attività agricola della zona. Il suo corso segna anche il passaggio dalla Murgia carsica alla vasta e fertile piana del Tavoliere delle Puglie che si può dire inizi proprio da Barletta. Essa confina - ad est con il mare adriatico; a sud-est con Trani (km 12); a sud con Andria (km 11); a sud-ovest con Canosa (km 22); a nord-ovest con la foce del fiume Ofanto (km 5); a nord con Margherita di Savoia (km 13).

Quando andare

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Nel suo territorio si ha una notevole stabilità climatica, dovuta in buona parte alla presenza del mare, che attenua i contrasti atmosferici.

I venti sono prevalentemente meridionali. La piovosità è bassa; si aggira su una media di 500 mm annui ed è distribuita in circa 70 giorni, con maggiori afflussi di pioggia in autunno ed inverno e minimi tra la seconda metà del mese di giugno e la prima metà del mese di agosto.

Cenni storici

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La città di Barletta ha sempre ricoperto un ruolo di primo piano nella storia della Puglia.

All'epoca delle crociate, il suo fu uno dei porti più importanti dell'Adriatico grazie ad una posizione propizia favorevole per il raggiungimento della Terrasanta. Proprio il passaggio di mercanti, pellegrini e guerrieri diretti in Medio Oriente diede origine alla fortuna della città. Il grande afflusso di capitali non si interruppe con la fine delle Crociate e gli ordini religiosi che si erano insediati a Barletta per l'occasione si dimostrarono assai abili nel gestire ingenti patrimoni dando origine ad un ricco partriziato. Più tardi anche l'imperatore Federico II prese atto dell'importanza di Barletta e la volle fra le città demaniali del suo regno.

L'eccezionale ricchezza dovuta alle banche e ai floridi commerci ne fece un importante centro economico anche nei periodi più oscuri della storia della regione. Con la dominazione angioina la città ebbe una grande espansione, ma raggiunse l'apice della sua floridezza sotto gli Aragonese che ne fecero la seconda città del regno di Napoli, tant'è che Ferrante d'Aragona volle essere incoronato nella sua cattedrale.

Nel 1503 l'osteria di Veleno a Barletta fu il luogo in cui un alterco fra italiani e francesi causò il confronto fra i soldati delle due parti che è passato alla storia come la "disfida di Barletta". La Motte, il capitano di una guarnigione di soldati francesi, con arroganza osò mettere in dubbio il valore dei soldati italiani, questi dimostrarono la infondatezza delle sue affermazioni direttamente sul campo in una sfida senza esclusione di colpi che li vide vincitori.

Nel XVII secolo una terribile pestilenza decimò la popolazione barlettana e decretò l'inizio del declino della città che proseguì per almeno due secoli.

Ormai perso il primato regionale la città si riscattò dimostrando il suo valore nelle due guerre mondiali: con 11 medaglie d'oro e 215 medaglie d'argento Barletta è la città più decorata del Paese.

Come orientarsi

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Quartieri

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La città si si divide nelle seguenti tre aree, definite nel 2014:

  1. Santa Maria: centro storico
  2. San Giacomo-Sette frati: tra la ferrovia e il mare
  3. Borgovilla-Patalini: a sud della ferrovia


Come arrivare

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In aereo

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Barletta non ha aeroporti, ma è possibile arrivare dall'aeroporto di Bari Palese,.

In auto

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Barletta è ben collegata a livello stradale con diverse autostrade e strade nazionali che la collegano al resto d'Italia. Ecco alcuni dei principali collegamenti:

In treno

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La stazione principale di Barletta, situata in Piazza Francesco Conteduca, 1. Dispone di ben 5 binari. È servita da treni regionali, nazionali e intercity che collegano Barletta a Bari, Foggia, Napoli, Roma e altre città italiane. La biglietteria è aperta dalle 6:00 alle 22:00, sette giorni su sette.

In autobus

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Barletta possiede diversi punti di fermata per gli autobus, tra i principi vi sono Piazza Manfredi, il parcheggio dell'Ospedale e la stazione stessa. I trasporti interurbani sono gestiti dalla linea STP BARI, mentre i collegamenti giornalieri per le città intere come Canosa sono serviti dal consorzio regionale Cotrap.

Come spostarsi

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Barletta è una città che si presta perfettamente ad essere esplorata a piedi. Il centro storico è compatto e ricco di attrazioni, tutte facilmente raggiungibili a piedi.

Con mezzi pubblici

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Barletta è servita da una rete di autobus che collega il centro storico alle zone periferiche della città. Gli autobus sono un modo economico e conveniente per spostarsi in città.

In taxi

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I taxi sono facilmente reperibili nel centro storico e nelle zone turistiche della città. Ci sono diverse compagnie di taxi a Barletta. Puoi trovare i loro numeri di telefono online o sulla Guida telefonica.La tariffa dei taxi a Barletta è calcolata in base alla distanza percorsa e al tempo impiegato. La tariffa minima per una corsa in taxi è di circa 5 euro.

In auto

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Se arrivi a Barletta in auto, puoi trovare parcheggio nel centro storico o in uno dei tanti parcheggi situati nelle zone periferiche della città. Tuttavia, tieni presente che il centro storico è una zona a traffico limitato e che l'accesso in auto è limitato.

In bicicletta

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Barletta è una città a misura di bicicletta, con molte piste ciclabili nel centro storico e nelle zone periferiche. Se vuoi esplorare la città in bicicletta, puoi noleggiare una bicicletta da uno dei tanti negozi di noleggio in centro.

Cosa vedere

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Eraclio, il colosso di Barletta

A Barletta sono presenti non pochi monumenti storici:

  • 41.31929216.2814831 Il Colosso di Barletta (Eraclio). La più antica notizia relativa alla presenza di una grande statua di bronzo esistente a Barletta risale al 1309. Comunemente è chiamata Eraclio nella variante popolare e dialettale di "Aré". L'identificazione con il suddetto imperatore bizantino è in realtà stata assolutamente esclusa. Molto più probabile è la sua identificazione con un altro imperatore d'oriente, Teodosio II.
    La figura bronzea rappresenta un uomo dell'apparente età di quarant'anni, rappresentato nel momento di maggior gloria di quell'imperatore in tutto l'Impero. Molto probabilmente la statua sarebbe stata elevata a Ravenna. L'ipotesi più "antica" sulla presenza del colosso a Barletta, risale al '600, e alla penna di un gesuita che affermava essere stata gettata sulla spiaggia di Barletta da una nave veneziana di ritorno da Bisanzio dopo il saccheggio del 1204. Per numerosi motivi tale 'leggenda' è ormai esclusa mentre più probabile è che il trasporto in Puglia del preziosissimo bronzo sia avvenuto su ordine dell'imperatore svevo Federico II inserendosi nel clima culturale della renovatio imperii promossa dallo svevo.La statua, restaurata e reintegrata delle parti mancanti già in età medievale, marca con la sua presenza il tessuto urbano di Barletta già dal pieno medioevo avendo mantenuto l'attuale collocazione.
    Il Colosso di bronzo si presenta come una statua alta 4,50 metri, paludata di vesti imperiali tardo romane e bizantine come l'evidente diadema incastonato nella corona imperiale e la veste da capo militare di altissimo rango. La croce nella mano destra e la sfera nella sinistra sono i simboli della regalità imperiale. Le tozze gambe furono ricostruite nel medioevo perché certo che le originali furono fuse per ottenere due campane nel XIV secolo.
    Secondo una leggenda popolare la città fu salvata da un attacco dei saraceni che infestavano queste terre grazie ad un abile stratagemma ed all'aiuto di "Eraclio". Quest'ultimo, essendo più alto dei tetti e delle mura, avvistò l'esercito nemico in arrivo. I barlettani non si fecero prendere dal panico e spedirono il colosso fuori della città lungo la strada percorsa dai saraceni.
    Questi lo incontrarono mentre piangeva rumorosamente sul ciglio della strada. Gli domandarono perché piangesse e per tutta risposta il colosso disse di essere stato scacciato dai suoi concittadini essendo il più basso e debole di tutti compresi i bambini che non volevano giocare con lui così piccolo e mal fatto.
    I saraceni immaginarono di trovarsi di fronte ad una città abitata da giganti ben più alti di quel colosso alto già più di quattro metri ed immediatamente fecero marcia indietro. Accolto da tutti gli onori "Eraclio" riprese il suo posto nel centro della città su cui ancor oggi vigila dall'alto.
    Colosso di Barletta su Wikipedia Colosso di Barletta (Q444762) su Wikidata
Il castello Svevo di Barletta
  • 41.3206816.288252 Castello Svevo, Piazza Castello, +39 0883 578621. Intero: 6€, ridotto (sotto i 25 anni o oltre 65 anni, universitari di facoltà artistiche, gruppi di oltre 25 paganti, convenzionati): 3€, scolaresche accompagnate da insegnanti: 1€. Maggio-settembre: 10:00-20:00; ottobre-aprile: 09:00-19:00. La biglietteria chiude 45 minuti prima. Non è possibile datare con precisione l'origine del castello di Barletta, il cui aspetto attuale è chiaramente quello di una fortezza cinquecentesca ma la cui origine va molto addietro nei secoli. Gli storici locali parlano di una "poderosa rocca eretta dai Normanni nella seconda metà del XII sec. a difesa della città, caposaldo militare della linea difensiva dell'Ofanto" allorquando "erano frequenti le incursioni dei pirati che depredavano le coste dell'Adriatico".
    Il primo documento scritto è in un decreto del 1240 con cui Federico II includeva l'edificio tra i castelli del Giustizierato di Terra di Bari. Tra le testimonianze di questo periodo rimane unica l'aquila sveva, simbolo dell'autorità federiciana, ora murata nella lunetta della finestra a destra di chi entra nell'atrio.
    Con gli Angioini il Castello, come tutta la città, ebbe un nuovo assetto ad opera di Pietro d'Angicourt, il famoso architetto francese che contribuì alla diffusione in Italia meridionale del linguaggio gotico. Vero braccio destro di Carlo d'Angiò, L'Angicourt, che a Barletta possedeva due case, modificò ed ampliò il castello.
    Gli Aragonesi riportarono l'edificio all'originaria vocazione difensiva, facendone una fortezza inespugnabile ed una vera e propria macchina da guerra. Ferdinando I d'Aragona nel 1461, all'indomani della sua incoronazione avvenuta nell'adiacente cattedrale, assediato da eserciti filo-angioini, vi si rifugiò fino all'intervento dello Scandeberg.
    Nel 1527, come ricorda una targa all'entrata, persino l'imperatore Carlo V, cui si deve in definitiva l'attuale assetto della fortezza, partecipò alla storia dell'edificio, aggiungendo il fossato ed i 4 bastioni angolari. In seguito non ci furono interventi di rilievo fino al 1867 quando nel corso di un'asta pubblica il Comune di Barletta lo acquistò per la somma di L.30.000, concedendolo poi all'autorità militare che ne fece un deposito d'armi ed un carcere.
    Nel 1976 un complesso intervento di restauro ha consolidato la struttura, facendone la sede delle collezioni del museo-pinacoteca della città. Il museo, con il materiale lapideo medievale, tra cui il busto di Federico II, la collezione archeologica, e le altre collezioni presenti nel castello, è in attesa di nuovo allestimento nell'ambito del progetto del polo museale.
  • 41.3209816.283993 Cantina della Disfida, Piazza della Disfida, +39 0883 578111. Gratuita. Maggio-settembre: Mar-Dom 10:00-14:00 e 16:00-20:00; ottobre-aprile: Mar-Dom 09:00-13:00 e 15:00-19:00.
  • 41.3200516.279724 Teatro Curci, Corso Vittorio Emanuele II, 71, +39 0883 332456. Nel 1817 a Barletta fu costituita una società allo scopo di costruire un teatro intitolato a San Ferdinando. Il Comune, proprietario dell'area, pur approvando il progetto, si riservò tuttavia il diritto di assumerne il possesso qualora la società non fosse più in grado di gestirlo.
    Dedicato al sovrano napoletano, il teatro fu inaugurato il 4 ottobre del 1819: conteneva 168 posti a sedere in platea e 32 palchi, oltre al loggione.
    Purtoppo nel 1864, parte della struttura cedette. Non essendo in grado di provvedere economicamente alla ristrutturazione, la società chiese l'intervento del Comune che pensò bene di rilevarlo. Visti gli altissimi preventivi di spesa si decise infine di abbatterlo.
    Inaugurato nell'aprile del 1872, il nuovo edificio fu intitolato al musicista barlettano Giuseppe Curci, nel 1877, anno della sua scomparsa.
    Rispetto al precedente, il nuovo teatro aveva una maggiore capienza di spettatori, comprendendo anche degli ambienti di rappresentanza: vestibolo, bar, sala per fumatori e persino una sala da ballo nei piani superiori.
  • 41.3222816.281765 Pinacoteca Giuseppe De Nittis (Palazzo della Marra), Via Cialdini, 74. Biglietto intero € 4,00 Biglietto *ridotto € 2,00 biglietto scuole € 1,00 per gli studenti accompagnati dagli insegnanti (* Per i minori di età compresa fra i 6 e i 25 anni, anziani che abbiano compiuto i 65 anni, per gli universitari di facoltà artistiche, per gruppi di almeno 25 unità paganti, tutte le categorie convenzionate). Maggio-settembre: Mar-Dom 10:00-20:00; ottobre-aprile: Mar-Dom 09:00-19:00. La biglietteria chiude 45 minuti prima.
  • 41.3191816.285196 Chiesa della Santissima Annunziata (Chiesa dei Greci), Via Madonna degli Angeli, 34, +39 0883 578621, . Su prenotazione seguendo l'orario di apertura dei siti culturali. La chiesa è costruita al livello di un primo piano (2,10 m sopra il livello stradale) ed è l'unica chiesa in Barletta che presenta questa particolarità.
    All'ingresso principale si accede mediante una scalinata costituita da due rampe opposte, che terminano in un piccolo pianerottolo. La facciata è semplice priva di interesse architettonico, sviluppata sul lato lungo della pianta. La porta d ‘ingresso è sormontata da due mezzi archetti e un ovale posto al centro dove era visibile fino a qualche anno fa un agnello dipinto.
    L'interno è costituito da un'aula rettangolare orientata verso est-ovest , con un pavimento in maiolica di ambito napoletano, nelle tonalità del verde e dell'ocra. Addossati ai lati lunghi due fila di stalli (stassidia) del XVIII sec. realizzati in legno di pioppo, destinati ai fedeli di sesso maschile che si appoggiavano durante le liturgie. Sulla parete ovest si trovano un altro gruppo di stalli i cui tre sedili centrali mostrano una maggiore finitura del legno e sono sormontati da un baldacchino ed erano destinati alle autorità religiose.
    Sito sulla parete sinistra, al di sopra degli stalli , il pulpito ascrivibile tra la fine del XVIII sec. e i primi del XIX sec.: realizzato in legno di pioppo, sul dossale presenta un dipinto raffigurante il Cristo benedicente alla greca .Coevo agli stassidia e al pulpito il matroneo posto in fondo alla chiesa frontalmente all'iconostasi. Costituito da una grata e da una balaustra è rifinito da un cornicione in argento meccato. Nella zona del Santuarium sul lato sinistro in una nicchia a mezza cupola l'altare della Prothesis, all'interno del quale è dipinto un piccolo affresco di ottima fattura raffigurante il "Cristo in pietà".
    L'iconostasi nelle chiese ortodosse è una parete che divide la zona del Santuarium da quella accessibile ai fedeli, funge da tramite tra il mondo terreno e quello spirituale del sacro. Il ruolo di questa divisione riveste un'importanza fondamentale nello svolgimento del rito ortodosso , dove è fortemente sentita l'inviolabilità del luogo sacro, luogo esclusivamente riservato al celebrante.
    Il fulcro dell'iconostasi è costituito dalla "DEESIS", che attraverso le raffigurazioni del Cristo, della Madonna e del San Giovanni Battista, assume il significato di intercessione tra il popolo dei fedeli e Dio.
    La stessa funzione di divisione tra la zona sacra e quella riservata ai fedeli hanno le porte regali, riservate solo al clero che vi accede dopo aver indossato le vesti liturgiche.
    Ai lati sono collocate due porte minori dette " Porta nord" e "Porta sud" a cui solitamente si trovano affiancate le tavole dispotiche che quasi sempre raffigurano il " Cristo Pantocrator" e la "Madonna".
    In una Iconostasi ruolo altrettanto fondamentale rivestono le tavole raffiguranti le dodici feste della liturgia ortodossa , quasi sempre collocate nel registro immediatamente superiore alle porte.
    L'iconostasi della chiesa dei Greci di Barletta è un esempio pregevole nel suo genere e può essere considerata per la sua monumentalita una delle iconostasi più interessanti presenti in Italia meridionale.
    L'imponente struttura lignea, all'interno della quale sono inserite le icone , ha un'altezza di circa 10 m e una estensione di m.6; sopraelevata su quattro scalini che si allargano al centro in corrispondenza delle porte regali, è composta da quattro registri sormontata in alto dal coronamento della croce a forma di ancora.
    Nel primo registro sono poste le porte regali con la raffigurazione dei Santi Pietro e Paolo, ai lati delle quali si trovano le icone despotiche dipinte da Thomas Bathas ( 1554-1599) raffiguranti il "Cristo Pantocratore" e la "Madonna Odighitria" che sovrastano due tavole raffiguranti le scene evangeliche della " Adorazione dei Magi" e dell' "Incontro di Gesù col centurione a Cafarnao".
    Sulle porte laterali che corrispondono alla porta nord e alla porta sud sono rispettivamente raffigurati "San Basilio " e "San Spiridione".
    Nel registro immediatamente superiore sono sistemate le tavole delle dodici feste liturgiche che partendo da sinistra rappresentano l'Annunciazione, la Natività, la Circoncisione, , la Presentazione al tempio, il Battesimo di Cristo, Trasfigurazione sul monte Tabor, Resurrezione di Lazzaro, l'Ingresso a Gerusalemme, la Crocifissione, la Resurrezione, l'Ascensione e la Pentecoste.
    Nel registro successivo in corrispondenza delle dodici feste sono collocate le tavole raffiguranti i dodici apostoli in trono nell'ordine San Tommaso, San Giacomo, Sant'Andrea, San Luca, San Simone, San Pietro, San Paolo, San Giovanni, San Bartolomeo, San Matteo, San Marco e San Filippo.
    Posta nell'ultimo registro, la "Deesis" è costituita dal "Cristo in trono" affiancato lateralmente dalla Madonna e da San Giovanni Battista; il tutto termina con la croce ancora che reca dipinti all'interno del fuso Gesù Cristo al centro, alle punte estreme i quattro evangelisti e sulle unghie le figure della Madonna e di San Giovanni evangelista.
    L'opera risulta essere stata realizzata in periodi diversi a cominciare dalla fine del XVI sec. con le tavole di Bathas per terminare nel XIX sec. con le porte regali e le tavole raffiguranti l'adorazione dei Magi e l'incontro di Gesù col centurione a Cafarnao.

Edifici religiosi

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  • 41.32055616.2861117 Duomo di Barletta (Cattedrale). Utilizzata in epoca dauno-romana come zona sepolcrale (tombe a grotticella) l'area dell'attuale cattedrale era occupata in età tardo antica (VI secolo d.C.) da una grande basilica a tre navate divisa in almeno otto campate, venuta recentemente alla luce. Della preziosa pavimentazione musiva sono rimasti pochi resti.
    La struttura paleocristiana presenta forti legami con la coeva architettura cristiana greco bizantina. La ricchezza e le dimensioni dell'edificio sacro sono compatibili solo con una città di un certo rilievo per cui dovrà probabilmente riscriversi parte della storia della città.
    Dopo l'abbandono, agli inizi del X secolo, il sito rinacque con la città e vi fu edificata una "seconda" basilica di dimensioni ridotte rispetto a quella paleocristiana. L'attuale cattedrale si eleva sui resti di queste chiese.
    Essa è costituita da due parti architettonicamente e stilisticamente distinte ma mirabilmente fuse. Nella cattedrale di Barletta, il 4 febbraio 1459, Ferdinando I d'Aragona fu incoronato sovrano del Regno di Napoli.
    Duomo di Barletta su Wikipedia duomo di Barletta (Q2942520) su Wikidata
  • 41.3224616.284018 Chiesa Santa Maria del Carmine. La chiesa e l'ampio convento annesso, posti in prossimità del mare e del porto, sorsero presumibilmente alla fine del '300, quando scacciata dalla Terra Santa vi si stabilì una comunità di carmelitani, provenienti dal monastero del Monte Carmelo di GerusalemmeIl convento, recentemente restaurato, ha ampie dimensioni, e doveva ospitare una comunità numerosa. Fu soppresso, come la maggior parte dei conventi cittadini, nel 1809.
    L'intero complesso, che ha mantenuto le forme dategli nel '600, è di proprietà della famiglia De Martino-Norante.
  • 41.32130416.2828239 Chiesa del Monte di Pietà. L'istituzione del Monte di Pietà a Barletta si colloca in un periodo decisamente poco felice per la città che, come altre città del Sud Italia, faceva la triste e dolorosa esperienza della guerra franco-spagnola per il possedimento del Mezzogiorno.
    Il Monte di Pietà di Barletta, con annessa chiesa e convento, fu costituito il 26 marzo 1555 (tra i primi di Puglia) da 31 rappresentanti dell'alto clero e della nobiltà locale.
    Come sancito dal regolamento della Confraternita del 1578, il banco dei prestiti era senza interessi, raccoglieva fondi per aiutare i poveri, per sposare le orfane e seppellire gli indigenti, per pagare medicinali agli infermi e raccogliere elemosine nei giorni stabiliti.
    Chiesa del Monte di Pietà su Wikipedia chiesa del Monte di Pietà (Q3668560) su Wikidata
  • 41.3190916.2837510 Chiesa Sant'Antonio, Via Sant’Antonio da Padova 27. La Chiesa fu eretta intorno al 1558 insieme all'annesso convento dai Frati Conventuali.Soppresso il convento vi alloggiarono le truppe francesi del comando generale di Puglia, ivi stanziato. Attualmente è in stato di abbandono.
  • 41.3221516.2849411 Chiesa San Cataldo. L'attuale piccola chiesa di San Cataldo si affaccia sulla piazza della Marina, nei pressi della Porta cittadina e all'attacco dell'antico porto ormai interrato. Le strutture vengono fatte risalire al XIII secolo. Di certo fu fatta restaurare dall'Università di Barletta nel 1498. Fu anche sede del Monte di Pietà tra il 1578 e il 1595.
  • 41.31969416.28300412 Basilica di San Domenico. Posto all'incrocio di due delle vie principali di Barletta, corso Cavour e corso Vittorio Emanuele, il complesso di San Domenico costituisce una delle emergenze monumentali più importanti della città. La costruzione dell'edificio si deve all'ordine monastico cavalleresco dei Templari.
    Dopo le distruzioni del 1528 il complesso passò ai Domenicani che lo intitolarono a San Domenico, anche se si continuò per molto ancora ad usare il vecchio nome templare. Nel 1661 l'ordine decise che quella di Barletta sarebbe divenuta una delle sedi più importanti in Puglia e così fu iniziata la costruzione dell'attuale grande convento.
    Soppresso il convento nel 1806, l'edificio ha cambiato più volte destinazione. Oggi ospita laboratori di restauro di opere d'arte, una scuola di formazione per restauratori, ed è sede di mostre temporanee e convegni.
    Basilica di San Domenico (Barletta) su Wikipedia basilica di San Domenico (Q681671) su Wikidata
  • 41.32136416.27949213 Chiesa di San Gaetano. L'attuale chiesa di San Gaetano, fu fondata nel '600 dall'Ordine dei Teatini, insediatosi a Barletta nei primi del '600. I Teatini, entro il 1667, anno di conclusione ufficiale dei lavori, trasformarono in chiesa e convento il complesso edilizio, già sede di una piccola chiesa detta di San Giuseppe, nome che in un primo tempo fu ereditato. Chiesa di San Gaetano (Barletta) su Wikipedia chiesa di San Gaetano (Q3670190) su Wikidata
  • 41.3216.27694414 Chiesa di San Giacomo. La chiesa di San Giacomo è tra le più antiche di Barletta.
    Se ne fa menzione per la prima volta in una bolla papale del 1158 di Adriano IV: tra le varie chiese dipendenti dall'Abbazia di Monte Sacro sul Gargano risulta anche una "ecclesia san Jacaobi extra portas Baruli".
    Nel XIII sec. Federico II consentiva alla chiesa ed al monastero la costruzione di un mulino, una taverna e un forno ad uso dei monaci e di chiunque avesse voluto utilizzarlo, confermando il ruolo del complesso benedettino come polo catalizzatore dello sviluppo urbano. La struttura originale comprendeva oltre alla chiesa ed al convento anche un ospedale per i pellegrini ed un cimiterium.
    Chiesa di San Giacomo (Barletta) su Wikipedia chiesa di San Giacomo (Q3670233) su Wikidata
  • 41.3208216.2858715 Chiesa di San Pietro. La costruzione dell'attuale chiesa di San Pietro, che si affaccia sulla stessa piazza della Cattedrale, cominciò nel 1549, sulle fondamenta di una omonima chiesa medievale.
    Fu opera di maestri muratori leccesi e fu terminata nel 1595. La Congrega di San Pietro curava la processione del Venerdì Santo fino all'epoca napoleonica.
  • 41.32152616.28082116 Chiesa di San Ruggero. La chiesa di San Ruggiero, già Santo Stefano, ospita dal 1276 le spoglie del Santo, già vescovo di Canne tra l'XI e il XII secolo.
    La chiesa e il convento si affacciano sull'attuale via Cialdini, già "ruga carrotiarum", ed antica strada di comunicazione con Canne.
    Appartiene a quel blocco di edifici che chiude a nord e in direzione del mare il quartiere angioino delle Sette rue.
    Chiesa di San Ruggero su Wikipedia chiesa di San Ruggero (Q3671964) su Wikidata
  • 41.3052916.314517 Santuario della Madonna dello Sterpeto. Da sempre particolarmente venerata dalla città, l'icona della Madonna dello Sterpeto trarrebbe il nome dalla contrada piena di sterpi e rovi, dove sarebbe stata rinvenuta la sacra immagine. Attualmente il complesso dello Sterpeto si articola in due chiese: la prima, più antica, a nave unica, conserva le vestigia del rifacimento cinquecentesco; la seconda, moderna, in cemento armato, maestosa, luminosissima, con mosaici di Raffaele Spizzico, dove si svolgono le funzioni religiose.
  • 41.31922516.2864518 Chiesa di Santa Lucia. Il culto della Santa martire siciliana, rappresentato dalla chiesa e dalle celebrazioni a lei dedicati, risale almeno al XIII secolo. L'introduzione in città del culto fu dovuto probabilmente alle suore domenicane.
    Il monastero benedettino e la chiesa di Santa Lucia, situate all'esterno delle mura, andarono probabilmente rase al suolo nel 1528 durante il saccheggio di Lorenzo de Ceri, ma esso era stato abbandonato dalle suore già nel corso del '300.Essendo esposte agli attacchi esterni e agli assedi portati alla città durante le lotte intestine del Regno di Napoli, le suore costruirono edificio sacro tuttora esistente all'interno delle mura.
    Chiesa di Santa Lucia (Barletta) su Wikipedia chiesa di Santa Lucia (Q3673087) su Wikidata
  • 41.31902516.2849619 Chiesa di Santa Maria degli Angeli. La chiesa greca di Santa Maria degli Angeli fu probabilmente fondata alla fine del XIV secolo come Chiesa di rito latino.
    Nel 1564 riappare nei documenti come "chiesa dei Greci" insieme a quella di San Giorgio.
    La chiesa attuale fu costruita in un periodo particolarmente florido della colonia greca residente a Barletta.
    Fu eretta nell'area urbana i cui toponimi ancora oggi ricordano la presenza di una comunità ellenica: la stessa chiesa sorge in una strada anticamente detta via Forno dei Greci.
    Chiesa di Santa Maria degli Angeli (Barletta) su Wikipedia chiesa di Santa Maria degli Angeli (Q3673648) su Wikidata
  • 41.320516.2825920 Concattedrale di Santa Maria di Nazareth. L'attuale S.Maria di Nazareth, ubicata sulla omonima strada, venne costruita fra il 1569 e il 1574, ad opera del vescovo spagnolo Bernardo de Figueroa. Questa chiesa prendeva il posto della chiesa di Nazareth distrutta nel 1528, dalle orde di Renzo da Ceri.
    Col trascorrere degli anni, la chiesa si arricchì dell'attiguo palazzo arcivescovile, già progettato dal Figueroa, ma realizzato molti anni fra il 1726 e il 1745.
    Concattedrale di Santa Maria di Nazareth su Wikipedia concattedrale di Santa Maria di Nazareth (Q25441714) su Wikidata
  • 41.32111116.28521 Chiesa di Sant'Andrea. La prima testimonianza certa dell'esistenza della chiesa di Sant'Andrea risale al XII secolo, i documenti di quel periodo individuano nell'area un tempio dedicato al S.Salvatore.
    Nel XVI secolo, la famiglia Della Marra, che ne era proprietaria, consegnò l'edificio sacro ai frati Osservanti la cui chiesa di "S. Andrea fuori le Mura" era stata distrutta nel 1528 dalle truppe francesi del Lautrec.
    L'edificio attuale, al quale si accede con una ripida ed imponente scalinata, sebbene non conservi quasi più nulla dell'antica struttura, conserva tesori di tutte le epoche, segno dell'importanza rivestita in passato.
    Chiesa di Sant'Andrea (Barletta) su Wikipedia chiesa di Sant'Andrea (Q3672380) su Wikidata
  • 41.319616.2650722 Chiesa di Sant'Agostino. Secondo la maggior parte degli storici locali, la chiesa di Sant'Agostino venne fondata nel XIII secolo dai cavalieri Teutonici che effettivamente possedevano a Barletta una chiesa intitolata a S. Tommaso con annesso un ospedale, ma l'identificazione con l'attuale chiesa di S. Agostino è un'ipotesi poco attendibile. Nel 1289, una bolla di Niccolò IV concedeva indulgenze a quanti avessero elargito fondi ai frati Eremitani di Sant'Agostino di Barletta. Il gran numero di atti notarili relativi al complesso di chiesa e convento testimonia la grande prosperità raggiunta dai monaci. Con l'arrivo dei Francesi e la soppressione degli ordini religiosi, la chiesa, come molte altre, viene abbandonata e per molti anni rimase chiusa al culto.
    Solo nel 1887 fu riaperta al culto, ma le condizioni strutturali non ottimali imposero degli interventi di restauro piuttosto impegnativi.
    Tra il 1956 e il 1963 la chiesa e le sue opere furono restaurate.
  • 41.3211116.283623 Chiesa di San Michele, Via Cialdini. Questa piccola chiesa, fra le più antiche di Barletta ad essere sopravvissuta fino ai nostri giorni. Recenti sondaggi hanno rilevato la presenza, nel suo sottosuolo, di un muro semicircolare, che fa pensare ad una precedente cappella, incrociata però rispetto a quella sovrastante. Il suo primo nome fu Ognissanti, cambiato successivamente in Santa Maria della Strada e infine, agli inizi del secolo, in S. Michele. Nonostante i recenti lavori di restauro, ad oggi è visitabile solo esternamente.

Eventi e feste

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Feste Religiose

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  • Festa della madonna. Secondo Sab, Dom e Lun di luglio. La festa più importante per la città che, nonostante il nome, venera due santi considerati protettori della città: la Madonna dello Sterpeto e san Ruggero. Durante questa ricorrenza si svolge la processione alla quale partecipano devoti, confraternite, ordini religiosi, clero, canonici insieme all'arcivescovo, al sindaco e autorità civili e militari. Oltre al corteo nella zona centrale della città vengono allestite bancarelle, un ampio luna park e durante la notte della domenica e del lunedì è possibile assistere allo spettacolo dei fuochi d'artificio.
  • Festa di Santa Lucia. 13 dicembre. Evento che festeggia la Santa Patrona della Vista. La celebrazione di questa festa dura 3 giorni ed è possibile assistere alle messe, alle veglie di preghiera e alla processione solenne con la Santa per le vie centrali della città accompagnata da bande musicali e gruppi folcloristici. Vengono anche allestite delle luminarie e delle bancarelle in cui è possibile non solo acquistare prodotti tipici e artigianato locale ma anche assaggiare il dolce tipico della festività ovvero il torrone.
  • Festa di San Ruggero. 30 dicembre. Evento che festeggia il vescovo e compatrono di Barletta assieme alla Madonna dello Sterpeto. La mattina viene celebrata la Santa Messa solenne in Cattedrale, presieduta dall'Arcivescovo mentre il pomeriggio vi è una piccola processione per le vie del centro storico con la statua del Santo, accompagnata da bande musicali e gruppi folcloristici.
  • Settimana Santa. Barletta vanta una ricca tradizione di processioni pasquali, la più suggestiva è quella del Venerdì Santo, con il simulacro del Cristo portato in processione per le vie della città.
  • Festa dell'Immacolata. 8 dicembre. Festività molto sentita a Barletta, come in tutta Italia. La città si prepara all'evento con diverse settimane di anticipo, con l'allestimento di luminarie natalizie e l'addobbo dei negozi. La tradizione più caratteristica è la "Fanova", ovvero l'accensione di un falò in Piazza Plebiscito la sera del 7 dicembre, vigilia della festa. Esso rappresenta un simbolo di devozione alla Madonna e di propiziazione per l'anno nuovo. Durante questa festività inoltre è possibile assaggiare la frittella , dei piccoli panzerotti fritti ripieni con ricotta, mozzarella e acciughe.

Eventi Culturali

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  • 41.182516.3522221 Disfida di Barletta. 13 febbraio. Disfida di Barletta è una rievocazione storica che si svolge ogni anno a Barletta, in Puglia, per commemorare il celebre duello cavalleresco del 13 febbraio 1503 tra 13 cavalieri italiani e 13 francesi. L'evento si articola in diverse giornate, con un ricco programma di manifestazioni che includono un corteo in costume che sfila per le vie del centro storico di Barletta, con figuranti che rappresentano i cavalieri, gli armigeri, i musici e le dame dell'epoca. Alla fine manifestazione si conclude con una serata finale, con spettacoli di musica, danza e fuochi d'artificio. Il programma dell'evento varia di anno in anno. Disfida di Barletta su Wikipedia disfida di Barletta (Q2246835) su Wikidata
  • Stradina dei poeti. Concorso annuale di poesia patrocinato dal comune, che prevede l'esposizione delle poesie, come "panni al vento", lungo vico Stretto, piccola stradina del centro storico.


Cosa fare

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  • Passeggiata sul lungomare. Godendo la vista sul mare e ammirando i tramonti mozzafiato.
  • 41.3334816.250191 Barletta Kitesurf, LungoMare Pietro Mennea, +39 392 1535928. Luogo dove è possibile recarsi per fare kitesurf e windsurf con degli esperti
  • 41.3173916.282012 Escape Room 28 Barletta, Via Renato Coletta, 28, +39 392 1829692. Lun-Dom 17:00-01:00. Struttura dove vi sono presenti diverse stanze, il cui obiettivo principale è riuscire ad evadere da una stanza entro un tempo massimo, risolvendo enigmi di vario genere.


Acquisti

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  • 41.3193616.293741 Centro Commerciale Mongolfiera, Via Trani, 19, +39 0883 302111, fax: +39 0883 302341. Lun-Sab 09:00-21:00, Dom 10:00-21:00. Centro commerciale dove all'intero di esso sono presenti ben 15 negozi tra abbigliamento, accessori, beni per la casa, calzature e pelletteria, ristorazione, ipermercato e ottica.
  • 41.3173916.2822 Terranova, Via Renato Coletta, 30 A/B,, +39 0883 334647. Lun-Sab 09:00-13:00 e 17:00-21:00. Negozio di abbigliamento per l'uomo, la donna e i bambini.
  • 41.3174616.281873 Profumeria Douglas, Via Renato Coletta, 20, +39 0883 346719. Lun-Sab 09:30-13:00 e 17:00-20:30, Dom 10:00-13:00 e 17:30-20:30.
  • 41.3190216.279224 Chicco, Corso Giuseppe Garibaldi, 21, +39 0883 897185. Lun-Sab 09:00-13:00 e 17:00-20:00. Negozio di articoli per bambini.
  • 41.3170716.2825 Prenatal, Via Leontine De Nittis, 31. Lun-Sab 09:30-13:00 e 17:00-20:30. Negozio di articoli per bambini.
  • 41.3170116.281856 Giunti al Punto, Via Leontine De Nittis, 12/A-12/B-12/C-12/D, +39 0883 531516. Lun-Sab 09:00-21:00, Dom 10:00-13:00 e 17:00-21:00. Libreria.
  • 41.3197316.281167 Mondadori Bookstore, C.so Vittorio Emanuele II, 42, +39 0883 534104. Lun-Ven 9:00-13:00 e 17:00-20:45, Dom 10:30-13:00 e 18:00-20:45. Libreria.
  • Mercato settimanale. Sab 7:00-13:00. Mercato settimanale dove è possibile acquistare frutta, verdura, pesce, carne e oggetti per la casa, abbigliamento per uomo, donna e bambini. Collocato nelle stradine che costeggiano via Achille Bruni.
  • 41.3181316.28528 Tezenis, Via Ferdinando I d'Aragona, 111/111 A, +39 0883 390096. Lun-Sab 09:00-13:00 e 17:00-21:00, Dom 10:00-13:00 e 17:30-21:00. Negozio di abbigliamento intimo per uomo, donna e bambini.
  • 41.3191716.281719 Mia Make-up, Via Ferdinando I d'Aragona, 17, +39 0883 895878. Lun-Sab 09:30-13:00 e 17:00-21:00, Dom 10:00-13:00 e 17:30-21:00. Negozio di cosmesi.
  • 41.3181616.2802810 Salmoiraghi & Viganò, +39 0883 535739. Lun-Sab 09:30-13:00 e 16:30-20:30. Ottico, negozio per l'acquisto di occhiali da vista e da sole.
  • 41.3181316.2874711 Tata Italia, Via III Novembre, 29-35, +39 0883 676129. Lun-Sab 09:00-13:00 e 17:00-21:00. Negozio di scarpe per uomo, donna e bambini.


Come divertirsi

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Spettacoli

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Locali notturni

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  • 41.3210116.281463 Goudron, Via Cialdini, 7, +39 0883 195 3991. 20-30€. Lun-Sab 17:00-02:00, Dom 11:00-02:00. Locale dove è possibile assaggiare i vini locali e degustare un aperitivo in compagnia dei propri amici.
  • 41.3185116.280244 Twine- Vineria e Ristorante, Corso Giuseppe Garibaldi, 45, +39 0883 898291. Locale dove non è solo possibile degustare i vini locali ma anche piatti della tradizione.
  • 41.3123916.280695 Atrio 22, Via Leonardo Da Vinci,15. Locale dov’è possibile far serata con gli amici. Vi è presente un’ampia pista da ballo. Vi si organizzano serate di diverso tipo ed in alcuni casi vi è necessario un dress code per entrare. All’interno del locale è possibile usufruire di un American bar per gustare cocktail e piccoli aperitivi.
  • 41.3224316.284496 Plaza, Piazza Marina 7. Locale dov’è possibile far serata con gli amici. Vi è presente un’ampia pista da ballo. Vi si organizzano serate di diverso tipo ed in alcuni casi vi è necessario un dress code per entrare. All’interno del locale è possibile usufruire di un American bar per gustare cocktail e piccoli aperitivi.


Dove mangiare

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Prezzi modici

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  • 41.304216.275921 Bon Appetit, Via Luigi Romanelli, 15/17, +39 391 4146921. Pizzeria che offre non solo pizze classiche e gourmet ma da anche la possibilità di assaggiare primi e secondi di carne e di pesce.
  • 41.3051716.281832 Triticum, Viale Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, 83, +39 0883 1958210. Pizzeria che offre antipasti locali e non, e pizze classiche e gourmet.
  • 41.3049716.283163 Pizzeria Bistrò Bàlá, Viale Dante Alighieri, 202/204, +39 331 8472204. Pizzeria che offre non solo pizze classiche e gourmet ma da anche la possibilità di assaggiare primi e secondi di carne e di pesce.
  • 41.3164916.278354 Da Mattone, Via Giuseppe Carli, 9, +39 0883 515828. Lun-Dom 19-00; giorno di chiusura settimanale mercoledi (l'orario potrebbe variare a causa delle festività). Locale che con il suo antico forno a legna offre un vasto menù di pizze e antipasti vari.
  • 41.3217616.283455 Exploit Pizzeria, Via Marina, 5, +39 0883 535702. Chiusura settimanale mercoledi (l'orario potrebbe variare a causa delle festività). Pizzeria che offre non solo antipasti locali ma anche pizze classiche e gourmet.
  • 41.320216.284846 San Giorgio 27, Via San Giorgio, 27, +39 0883 886084. Pizzeria che offre non solo pizze classiche e gourmet ma da anche la possibilità di assaggiare primi e secondi di carne e di pesce.
  • 41.320316.282417 Portento, Via Nazareth, 46, +39 0883 886393. Pizzeria che offre antipasti e pizze classiche e gourmet.
  • 41.3196416.287718 L'Ancora, Piazza Castello, 4/5, +39 0883 764661. Pizzeria che offre pizze e antipasti classici.
  • 41.3211816.282339 Al Pomodorino, Via Cialdini,47, +39 0883 880273. Pizzeria/ ristorante che offre non solo pizze classiche e gourmet ma da anche la possibilità di assaggiare primi e secondi di carne e di pesce.
  • 41.3194816.2918110 Don Giovanni Restaurant, Via Michele Raffaele Mauro,24, +39 3200435356. Pizzeria/ ristorante che offre non solo pizze classiche e gourmet ma da anche la possibilità di assaggiare primi e secondi di carne e di pesce.
  • 41.3222916.2746411 Zio Tom, angolo, Via Salvatore Prascina, +39 0883 520438. Pizzeria che offre pizze e antipasti classici.

Prezzi medi

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  • 41.3218416.2749812 Tramarè, Via Monsignor Angelo Raffaele Dimiccoli, 247, +39 388 9781626. Ristorante che offre piatti di cucina tradizionale anche in versione rivisitata.
  • 41.3210716.2835213 Saint Patrick, Via Cialdini, 17, +39 0883 347157. Il Saint Patrick è un pub che unisce l'Irlanda con l'Italia difatti è possibile non solo degustare cibo della tradizione irlandese come hamburger di carne o birra ma anche cibo della tradizione italiana; infatti il locale offre un vasto menù di terra e di mare.
  • 41.3221416.2842914 Antica Cucina, Piazza Marina 4/5, +39 0883 521718. Ristorante che tramite una ricerca ben precisa offre piatti innovativi della tradizione locale.
  • 41.3042716.2671515 Osteria Su&So, Viale Carlo Maria Giulini, 46, +39 0883 1958345.
  • 41.3241316.2809816 Ginevra, Litoranea di Ponente, 2, +39 0883 532262. Pizzeria/ osteria che fonde la cucina veneta e pugliese.
  • 41.320716.2876317 Il Covo delle Sirene, Piazza Castello,1, +39 0883 346514. Ristorante che offre piatti di mare e di terra.
  • 41.3260916.2968518 Ristorante La Terrazza, Via della Misericordia, 78, +39 0883 532046. Ristorante che offre una cucina innovativa rispettando la tradizione.
  • 41.3174516.280819 Boucherie, Via Giuseppe de Nittis,12. Mar-Dom 18:30-00:30. Locale dov’è possibile degustare numerosi tipologie di carni ma vi è anche la possibilità di degustare hamburger della casa. Vi è la possibilità di personalizzare il proprio hamburger.

Prezzi elevati

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  • 41.306116.2634920 Ristorante Canova, Via Paolo Ricci, 232, +39 376 0560276. Ristorante/pizzeria che offre una cucina mediterranea.
  • 41.3225516.2844621 Bacco, Piazza Marina, 30, +39 0883 334616. Ristorante che con un tocco di rivisitazione offre dei piatti che rispettano la tradizione.
  • 41.3061316.2749222 London House 2.0, Viale Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, 67, +39 0883 1958423.
  • 41.3276516.2630523 Bagno 27 Resturant, Via Litoranea di Ponente, +39 0883 510197. Aperto a pranzo da aprile ad ottobre, da giugno a settembre anche a cena. Ristorante che propone una cucina mediterranea di pesce.
  • 41.3209416.2854124 L'Osteria al Duomo, Via del Duomo, 29, +39 0883 332816. Ristorante storico con cucina di pesce.
  • 41.3221916.2786925 Da Scialì - Ristorante Le Antiche Mura, Via Mura del Carmine,15, +39 0883 955680. Ristorante storico con cucina di pesce.
  • 41.3218116.2815926 Ristorante 95, Piazza Plebiscito, 53, +39 327 5705523. Ristorante storico dislocato su 3 livelli con cucina a base di pesce e carne.
  • 41.321216.2834127 VelenoFish Restoart, Via Cialdini, 21, +39 0883 532880. Ristorante che offre piatti di pesce raffinati ma che allo stesso tempo rispetta la tradizione.


Dove alloggiare

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Prezzi modici

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Prezzi medi

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Prezzi elevati

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Sicurezza

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  • Per le farmacie di turno consultare il sito ufficiale


Come restare in contatto

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Nei dintorni

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Altri progetti

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