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Trevanian

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.

Trevanian, pseudonimo di Rodney William Whitaker (1931 – 2005), scrittore statunitense.

Il ritorno delle gru

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«Anche se, forse, a volte troverai piuttosto sconcertante il modo di esprimersi del mio amico. Otake-san parla di ogni cosa in termini di Go. Tutta la vita, per lui, è un paradigma semplificato di questo gioco.»
«Da come lei lo descrive, signore, penso proprio che mi piacerà.»
«Ne sono sicuro. È un uomo che ha tutto il mio rispetto. Possiede una sorta di... come dire?... di shibumi
«Shibumi, signore?» Nicholai conosceva questa parola, ma solo nella sua applicazione ai giardini o all'architettura, dove aveva il significato di bellezza poco appariscente. «In che senso usa questa parola signore?»
«Oh, vagamente. E scorrettamente sospetto. Un goffo tentativo di descrivere una qualità ineffabile. Come sai, shibumi allude a una grande raffinatezza sotto apparenze comuni. È un'affermazione così precisa che non ha bisogno di essere ardita, così acuta che non dev'essere bella, così vera che non deve essere reale. Shibumi è comprensione più che conoscenza. Silenzio eloquente. Nel modo di comportarsi, è modestia senza pruderie. Nell'arte, dove lo spirito di shibumi prende la forma di sabi, è elegante semplicità, articolata brevità. Nella filosofia, dove shibumi emerge come wabi, è una serenità spirituale non passiva; l'essere senza l'angoscia del divenire. E nella personalità di un uomo, è... come dire? Autorità senza dominio? Qualcosa del genere.»
L'immaginazione di Nicholai rimase galvanizzata dal concetto di shibumi. Nessun altro ideale lo aveva mai tanto commosso. «Come si raggiunge questo shibumi, signore?»
«Non lo si raggiunge, lo si... scopre. E solo pochi uomini d'infinita raffinatezza arrivano a scoprirlo. Uomini come il mio amico Otake-san.»
«Vuol dire che bisogna imparare un mucchio di cose per essere shibumi
«Vuol dire, caso mai, che bisogna passare attraverso la sapienza e arrivare alla semplicità.»

Citazioni varie

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  • L'amante non è certa della paga, la moglie non ce l'ha; e sono dilettanti, tutt'e due. [Nikolaj spiega la differenza tra moglie, amante e concubina]
  • [Dopo aver fatto l'amore] Qualche tempo dopo, la sentì avvicinarsi in silenzio. Le fece posto e la prese tra le braccia. Mentre scivolava nel sonno, Hannah disse con voce sognante: «Nikolaj?»
    «La prego di non chiamarmi per nome» mormorò lui.
    La ragazza tacque per qualche istante. «Signor Hel? Non si spaventi troppo, perché è solo una cosa passeggera. Ma in questo momento sono innamorata di lei.»
    «Non sia sciocca.»
  • Avevano già fatto venti metri quando Hel si ricordò di non aver ottemperato al solito soddisfacente rituale. Anziché tornare indietro, prese un sasso e lo tirò, un colpo fortunato che colse uno dei finestrini posteriori e vi lasciò un'ampia ragnatela di sottili incrinature.
    «Cosa le salta in mente?» chiese Hannah.
    «Solo un gesto. L'uomo contro il sistema.»
  • Go sta agli scacchi come la filosofia sta alla contabilità della partita doppia. (p. 157) [proporzione]
  • «Stiamo sempre parlando di Go, maestro?» «Sì. E della sua ombra: la vita.»

Bibliografia

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  • Trevanian, Il ritorno delle gru (Shibumi, 1979), Bompiani, 1980.

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