Il presidio - Scena di un crimine
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Il presidio - Scena di un crimine
Titolo originale |
The Presidio |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Stati Uniti d'America |
Anno | 1988 |
Genere | thriller |
Regia | Peter Hyams |
Sceneggiatura | Larry Ferguson |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Il presidio - Scena di un crimine, film del 1988 con Sean Connery, Meg Ryan e Mark Harmon, regia di Peter Hyams.
Frasi
[modifica]- Allora mio caro. Volevo andarci piano con te visto che si trattava di Patti Jean ma il tuo tempo è scaduto. E perciò apri bene le orecchie: qui alla base comando io. Tieni a freno la lingua quando sei qui, altrimenti potrei anche tagliarti le palle e servirle per colazione. (Alan)
- Da quando sei tornato qui, non hai fatto altro che pisciarmi addosso come su un albero in un parco, perché pensavi che non ti servissi a niente eh? Ora invece le cose cambiano. (Alan)
- Non gli interessa mai il perché. Solo: quanto, dove, cosa. (Jay)
- Sono qui perché mi interessi tu, non tuo padre. (Jay)
- Dovrai uscire dal Presidio una volta, e io sarò fuori ad aspettarti. E sul mio terreno ti farò un culo così. (Jay)
- Dimmi, che ti dice la tua testolina? Anche in una testa vuota come la tua, a volte dovrà pure affacciarsi qualche pensiero, no? Per esempio: che la pistola non ci serve. Che forse abbiamo già qualche proiettile. Attento però... non sforzarla troppo, può scoppiare. (Alan)
- I soldati dovrebbero sempre essere sepolti insieme e riposare in pace. (Ross)
- Sei davvero incredibile. Per prima cosa perché diavolo l'hai portato là, eh? Era meglio lanciare una bomba a mano, facevi prima. Facevi più in fretta, no? (Alan)
- Io penso che l'America sia una bellissima enorme casa. E noi siamo i feroci dobermann. Un tizio sente dei rumori al piano di sotto ed è davvero felice di avere il suo grosso cane che fa paura. Ma il giorno dopo quando vengono a trovarlo i suoi amici a casa, rinchiude il cane in una stanza. Perché? Perché è imbarazzato. Ma quella stessa notte, puoi giurarci, lascia libero il cane per fare la guardia alla sua bellissima casa. E se entra qualcuno e il cane non gli morde subito il sedere, prenderà il giornale e gli darà una bella sventola in quel brutto muso. (Alan)
- Se apri la bocca un'altra volta, ti farò saltare la testa così in alto che ti toccherà parlare dal braccio. (Ross)
- Il destino ha voluto che divenisse un eroe in una guerra [Vietnam] che non piaceva a nessuno. L'altro giorno mi ha detto che guadagnare quella medaglia [Medal of Honor] era stato più facile che portarla. (Alan)
Dialoghi
[modifica]- Donna: Dica qualcosa.
Jay: Cosa?
Donna: È già un avvio. - [Alla tv una partita di football americano con i Philadelphia Eagles] Donna: Chi vince?
Alan: Non lo so. I più cattivi probabilmente. - Alan: Non vorrai uscire conciata così?
Donna: Perché?
Alan: Si vede tutto quello che c'è sotto. Potresti anche uscire nuda, allora.
Donna: È un'idea. - Ross: Quanti anni hai, Julius?
Julius: Otto.
Ross: Vuoi arrivare a nove? - Ross:Avrei dovuto lasciarti nella giungla, dannato scozzese.
Alan: Ricordati che la Scozia è anche la patria dello scotch, non solo la mia.
Ross: Ah chi se ne frega. La prossima volta che stai per crepare nella giungla, chiama un taxi. - Bullo al bar: Tu puzzi Maggiore. Cos'è questo maledetto odore? Naftalina? [Spegne il sigaro nella tazza di caffè di Alan] E adesso che fai Maggiore?
Alan: Sei sicuro di volerti battere? Perché io userò solo il pollice.
Bullo al bar: Il pollice?
Alan: Il pollice destro. Quello sinistro è troppo potente per te. - Alan: Le vedi queste foglioline di quercia? Sono d'argento. Significa che sono un tenente colonnello. Se fossero d'oro, sarei invece un generale. È chiaro?
Bullo al bar: Sì, signore.
Alan: La prossima volta che vedrai un ufficiale dell'esercito, sarai capace di riconoscere il suo grado. Così lui non si incavolerà e non ti darà la lezione. Capito? - Guardia del corpo: Ma chi cavolo credi di essere?
Ross: La fanteria, figliolo.
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