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Gennaro Gattuso

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Gennaro Gattuso, 2008

Gennaro Ivan Gattuso (1978 – vivente), allenatore di calcio ed ex calciatore italiano.

Citazioni di Gennaro Gattuso

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  • [Dopo il gol segnato al Bologna] Accidenti, con i piedacci che mi ritrovo ho fatto un gol in Serie A.[1]
  • Conte sembra Al Pacino in Ogni maledetta domenica: le sue parole alla squadra hanno gasato anche me.[2]
  • Ho avuto l'onore di giocare contro Deschamps, lui è uno dei miei idoli. Quello che vedo ora, intendo i risultati da ct della Francia, non mi sorprendono. Lui è un uomo di calcio e grazie alla sua passione ha raggiunto grandi traguardi. Lui era un allenatore già quando giocava in campo.[3]
  • Il primo giorno a Milanello mi feci la barba, lasciai due peli nel lavandino e presi due schiaffi in testa da Costacurta, dicendo che dovevo pulire. Così capivi subito la mentalità.[4]
  • Io so soltanto che prendo 10-15 pasticche al giorno, mia moglie mi ricorda di prendere le pasticche, solo perché amo il calcio. Prendo dei medicinali che mi fanno indurire tutti i muscoli. Non pensate male.[5]
  • [Su Antonio Cassano] L'unica preoccupazione, semmai è a livello comportamentale... Però non mi va di parlare di queste cose, sembra che voglia portare sfiga... Non vorrei parlarne bene e poi magari tornare in albergo e scoprire che ha sfasciato tutto.[6]
  • Me ne sono andato perché non stavo bene in uno spogliatoio che un tempo era molto più facile da gestire. Con il fatto di essermi ammalato agli occhi, non ho potuto essere sempre presente, ma la malattia mi ha fatto vedere le cose da un altro punto di vista. Gli ultimi due o tre mesi ho notato cose mai viste in 13 anni di Milan. Quando c'era un allenamento alle 9,30, in molti arrivavano appena dieci minuti prima e nessuno diceva nulla. Io arrivavo con tre quarti d'ora d'anticipo, magari per fare esercizi, massaggi o solo per prendere un caffè in tranquillità, secondo una cultura frutto di anni d'esperienza. Oppure quando c'era il pranzo all'una, certi arrivavano anche con 15 minuti di ritardo. Insomma c'era mancanza di rispetto delle regole.[7]
  • [Prepartita Italia-Germania, mondiali 2006, rispondendo su una eventuale ammonizione che lo avrebbe lasciato fuori dalla finale] Metterei una firma grande come una casa pur di vedere l'Italia in finale anche senza di me. Non penserò al cartellino, perché se lo faccio non gioco come so fare. Sarà una prova di maturità; una prova con me stesso. Sembra però che l'ammonizione me l'hanno già data: non è che mi devo mettere la fascia di Rambo e andare a beccarlo per forza; me lo mangio il cartellino.[8]
  • Mi dispiace, ma le donne nel calcio non le vedo molto bene. Io la penso così.[9]
  • ‎Non andrei mai alla Juventus e all'Inter: per l'amore che ho per questa società [il Milan] e per questi colori. Non mi vogliono loro e non ci andrei io.[10]
  • Per essere grandi campioni bisogna essere coerenti, anche fuori dal campo e non basta il talento. Uno che non salta mai l'allenamento, che arriva sempre puntuale, che fa il suo lavoro e che rispetta ogni regola. Per questo Maldini è stato il più forte al mondo, perché era sempre sul pezzo.[4]
  • [Parlando di Andrea Belotti] Quando ho detto che mi ricordava terribilmente Shevchenko molti mi hanno preso in giro [...]. Ho avuto la fortuna di allenarlo, sapevo quello che sarebbe potuto diventare. Ha una caratteristica ben precisa, vive per il gol, e tutto quello che fa lo fa con veemenza e voglia, ha il veleno addosso. Quando lo vedi magari non gli dai mille lire, perché appare scoordinato, ma poi ti accorgi che non gli manca nulla, ha forza, cattiveria, stacco di testa e centra sempre la porta. È un giocatore completo.[11]
  • Quando la sera le barche tornavano in porto, mi intrufolavo tra gli scaricatori e li aiutavo. Da ogni secchio mi davano qualcosa, e per fine serata riuscivo a racimolare un gruzzolo di pesci e molluschi. Poi andavo a rivenderli in piazzetta, ai vecchi che giocavano a carte al bar. Il cliente più avaro era mio nonno.[12]
  • Quando vedo giocare Pirlo, quando lo vedo col pallone tra i piedi, mi chiedo se io posso essere considerato davvero un calciatore.[13]
  • Secondo me abbiamo qualcosa in comune ma non siamo simili. Sturaro è più mezz'ala, recupera palla intercettando il pallone sulle traiettorie e si inserisce bene. Io invece andavo sempre a contrasto, ero un cagnaccio e davo fastidio a tutti.[14]
  • Sono arrivato al Milan e non si vinceva niente. Venivo dall'anno ai Rangers dove, dopo 9 scudetti consecutivi, avevamo perso il decimo all'ultima giornata. Ho pensato "Ecco qua, Crisantemo ha colpito ancora..."[15]
  • Tutte le volte che giocavamo contro la Francia dovevo marcare Zidane. La notte prima della partita non dormivo e pregavo perché accadesse qualcosa di magico.[16]
  • Zamparini è un incompetente totale, mi chiamava in piena notte per rifare la formazione ed è ovvio che può farlo, come allenatore sono operativo 24 ore su 24. Il problema è la sua incompetenza. Non ci capisce niente, inoltre è ipocrita e cattivo.[17]
  • A me possono dire di tutto. L'importante è che non si manchi di rispetto allo spogliatoio. A fine anno daremo i voti, come a scuola, e vedremo chi si è comportato bene o male. Ora la priorità è il campo. Tutti possono insultarmi, poi ci si guarda negli occhi in uno stanzino e vediamo. Voglio chiuderla nello spogliatoio e parlare la lingua che piace a me, in tv non posso. Dopo il derby l’abbiamo pagata cara, abbiamo dato modo di parlare, la roba di Acerbi, Biglia e Kessiè. Ora basta, indossiamo una maglia gloriosa. Priorità all’ A.C. Milan, non all’ego.[18]
  • Decidere di lasciare la panchina del Milan non è semplice. Ma è una decisione che dovevo prendere. Non c’è stato un momento preciso in cui l’ho maturata: è stata la somma di questi diciotto mesi da allenatore di una squadra che per me non sarà mai come le altre. Mesi che ho vissuto con grande passione, mesi indimenticabili. La mia è una scelta sofferta, ma ponderata. Rinuncio a due anni di contratto? Sì, perché la mia storia col Milan non potrà mai essere una questione di soldi.[19]
  • Mi piace giocare a calcio ma anche vedere una buona fase difensiva. Da giocatore guardavo solo all'intercetto, pensavo a correre, a recuperare palloni perchè non ero in grado di fare l'altra. Parliamoci chiaro, conosco i problemi dei calciatori, chi non ha grandi motivazioni, chi vuole il rinnovo, chi vede un compagno arrivare e guadagna di più, capisco tutto, ci sono passato anche io.[20]
  • Allenare il Napoli è stato bellissimo: un anno e mezzo intenso e prezioso, un’esperienza che porterò a lungo nel cuore. Ringrazio i giocatori, lo staff della società, tutti i dipendenti, il presidente De Laurentiis che mi ha dato questa opportunità. Ho conosciuto una città magnifica, dove ho vissuto benissimo con la mia famiglia, e tifosi straordinari, nonostante la pandemia ci abbia tenuto lontano dall’atmosfera unica dello stadio intitolato a Diego Maradona. Ma nei giorni della vittoria in Coppa Italia e in tanti altri momenti ho sentito forte l’ affetto unico dei napoletani verso la loro squadra. Affetto che, insieme al mio staff, mi sono sforzato di ricambiare, lavorando ogni giorno con la massima dedizione e professionalità. Adesso le nostre strade si separano, però non dimenticherò mai questi mesi emozionanti. Auguro al Napoli e a Napoli altri successi.[21]
  • Mi preoccupano i pochi acquisti? No, io temo solo la morte, il resto non mi preoccupa.[22]

Interviste

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  • [Dopo i festeggiamenti per la vittoria della coppa del mondo 2006, intervistato dal giornalista Enrico Varriale]
    Varriale: Rino, questo è stato un successo straordinariamente bello perché è stato straordinariamente sofferto. Qual è stato il segreto di questa squadra?
    Gattuso: Ma come so' brutto, oh! [Ilarità generale] C'ho una moquette in faccia.
    Varriale: Forse è proprio questo il segreto, avete sempre saputo ridere anche nei momenti più difficili.
    Gattuso: Stasera la taglio subito perché so' proprio brutto.[23]

Citazioni su Gennaro Gattuso

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  • È stato da sempre un giocatore molto intelligente perché ha capito quali fossero le sue caratteristiche positive che lo avrebbero fatto emergere e ha sempre puntato su quelle: ha basato tutto sul dinamismo, sulla grinta, sulla voglia di vincere e sul fatto di essere un trascinatore. (Marco Negri)
  • Germania-Italia 2006. Sul corner che porta all'assist di Pirlo e all'1-0 di Grosso ci sono nove azzurri in area tedesca o subito fuori. Se hanno lasciato soltanto Gattuso lì dietro, a proteggere Buffon dall'eventuale contropiede, un motivo c'è, e non è solo tecnico. (Paolo Condò)
  • Ho sempre seguito l'esempio di Gattuso. Io ho la stessa mentalità di Rino: dare sempre il massimo per me è la normalità. (Ignazio Abate)
  • Il suo cuore, il suo coraggio hanno contribuito a forgiare la leggenda del Milan. Di tipi così, in giro ne ho visti pochi. (Ronaldinho)
  • Non mi sono mai preoccupato di lui: né prima, né durante né dopo la partita. La gente lo ritiene uno valido, non so bene perché. Per me è tutto bocca. Sembra aggressivo, ma fa paura quanto un "kitten", un gattino. (Steven Gerrard)
  • Quando parla Gattuso si scatena un pensiero antico, fatto di fatica, onore, sincerità e altruismo. Qualcosa di completamente dimenticato nell'epoca digitale, dove l'unico obiettivo della gente è quello di insultare il prossimo, allontanandosi dalla decenza e il più delle volte dalla verità dei fatti. Gattuso smentisce i social, li rende stupidi, inutili, perfino anacronistici. [...] Gattuso sceglie una via diretta che prescinde dal risultato, senza farsi condizionare dalla vittoria o dalla sconfitta [...]: riesce a essere freddo e analitico, senza perdere mai il controllo della parola. Se sovrapponiamo questo modo di comportarsi alla sua natura istintiva di vulcano in perenne ebollizione, ne viene fuori un gigante. (Alessandro Bonan)
  • Si è costruito l'immagine di duro; a lui piace ma non è la sua faccia. Fuori dal campo e lontano dalle telecamere è un buono! L'ho conosciuto nel periodo più difficile della sua vita. Credeva di aver smesso col calcio, era convinto di avere un male incurabile. Eppure non ha mai mollato. È tornato in campo, quel pomeriggio a Parma, ed era gonfio per le medicine prese. Ha saputo combattere, prendeva ogni giorno il treno per Bologna per sottoporsi alle cure. È tornato, credeva di aver smesso per sempre con il calcio. (Michele Criscitiello)

Note

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  1. Citato in "Ipse Dixit", Calcio 2000, n. 29 (aprile 2000), p.194, 13 febbraio 2000.
  2. Citato in Paolo Menicucci, Nedvěd: grinta Conte e classe Del Piero, Uefa.com, 12 aprile 2012.
  3. Da un'intervista a Radio Montecarlo; citato in Cristiano Sala, Gattuso: «Pregavo quando dovevo marcare Zidane», Tuttosport.com, 14 novembre 2012.
  4. a b Da un intervento alla presentazione del libro Da Calciapoli ai Pink Floyd di Alberto Costa; citato in Luca Stamerra, Gattuso: "Il segreto del vecchio Milan? Il rispetto delle regole. Ora la mentalità è cambiata", Eurosport.com, 29 aprile 2019.
  5. Citato in Tancredi Palmeri, Il blob del 2012. Tutte le frasi da ricordare, Gazzetta.it, 30 dicembre 2012.
  6. Citato in La Gazzetta dello Sport, 20 giugno 2008.
  7. Citato in Alessandro Grandesso, Gattuso amaro con il Milan "Superficiali, senza regole", Gazzetta.it, 31 luglio 2012.
  8. Citato in Maurizio Nicita, Gattuso mette tutti in riga, La Gazzetta dello Sport, 3 luglio 2006.
  9. Da un'intervista a Radio Radio; citato in Milan, Gattuso: "Barbara Berlusconi? Le donne nel calcio non le vedo bene", Gazzetta.it, 4 dicembre 2013.
  10. Citato in Gattuso: "Non ho ancora deciso dove andare: mai all'Inter e alla Juventus. Il mio sogno è il Glasgow Rangers. Mi sentivo vuoto, mi pento degli errori fatti", Milannews.it, 12 maggio 2012.
  11. Citato in Marco Gallo, Gattuso e l'intuizione su Belotti: «Lo volli a Palermo, che grinta!», Tuttosport.com, 1° dicembre 2016.
  12. Citato in Aldo Cazzullo, Il Romanzo di Rino. Un uomo da cui imparare, Corriere della Sera, 29 novembre 2017, p. 35.
  13. Citato in Beppe Di Corrado, Non ci sono parole per Pirlo, Ilfoglio.it, 13 ottobre 2007.
  14. Da un'intervista a La Gazzetta dello Sport; citato in Gattuso: "Sturaro più mezz'ala di me, Juve orgoglio, ma a Madrid...", TuttoJuve.com, 8 maggio 2015.
  15. Citato in Tancredi Palmeri, Il blob dell'anno. Le frasi da ricordare, Gazzetta.it, 2 gennaio 2010.
  16. Da un'intervista a Radio Montecarlo; citato in Cristiano Sala, Gattuso: «Pregavo quando dovevo marcare Zidane», Tuttosport.com, 14 novembre 2012.
  17. Citato in Gattuso spara a zero su Zamparini: "È incompetente, ipocrita e cattivo", Repubblica.it, 6 novembre 2013.
  18. Citato in Gattuso su Bakayoko: "Tutti possono insultarmi, poi ci si guarda negli occhi in uno stanzino e vediamo...", goal.com, 6 maggio 2019.
  19. Da un'intervista a La Repubblica; citato in Milan, Gattuso conferma: "Mi dimetto, scelta sofferta. Sono stati 18 mesi indimenticabili", sportmediaset.it, 28 maggio 2019.
  20. Citato in Gattuso e la frase sibillina che svela il peccato originale del Napoli: "Ci sono passato anche io", areanapoli.it, 28 febbraio 2020.
  21. Citato in Gattuso, lettera di saluto al Napoli: "Allenare questo club è stato bellissimo", sport.sky.it, 25 maggio 2021.
  22. Gattuso, ironia amara sul mercato: "Mi preoccupa solo la morte", su Corriere dello Sport, 20 agosto 2022. URL consultato il 6 marzo 2023.
  23. Dall'intervista post-partita con Enrico Varriale a Rai 1, 9 luglio 2006.

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