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Turno

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Enea vince Turno (L. Giordano)

Turno, antagonista dell'Eneide.

Citazioni di Turno

  • Via, ch'agli arditi è la fortuna amica.[1] (libro X)
  • Avrem Camilla, | la gran volsca virago, che n'addusse | di cavalieri e di caterve armato | sì bella gente. (libro XI)
  • O de l'Italia, [...] | ornamento e sostegno, e di che lode, | e di che premio al tuo gran merto uguale | ristorar ti poss'io? Ma (poiché cosa | non è che la pareggi) abbi, famosa | guerriera, in grado ch'io con te comparta | questa fatica. (libro XI) [a Camilla]
  • [A Enea] Che per fiero | che mi ti mostri, io de la tua fierezza, | orgoglioso campion, punto non temo, | nè di te: degli Dei temo e di Giove, | che nimici mi sono e meco irati. (libro XII)
  • [A Enea] Io, disse, ho meritato | questa fortuna; e tu segui la tua: | chè nè vita, nè venia ti dimando. | Ma se pietà de' padri il cor ti tange | (chè ancor tu padre avesti, e padre sei), | del mio vecchio parente or ti sovvenga. | E se morto mi vuoi, morto ch'io sia, | rendi il mio corpo a' miei. Tu vincitore, | ed io son vinto. E già gli Ausoni tutti | mi ti veggiono a' piè, che supplicando | mercè ti chieggio: e già Lavinia è tua: | a che più contro un morto odio e tenzone? (libro XII)

Citazioni su Turno

  • Avanti agli altri | la [Lavinia] chiedea Turno, un giovine, il più bello, | il più possente e di più chiara stirpe | che gli altri tutti; e più ch’agli altri, a lui, | anzi a lui sol la sua regina madre | con mirabil affetto era inchinata. (Publio Virgilio Marone, Eneide)
  • Se indugiar la morte, | ch'è già presente, e prolungare i giorni | al già caduco giovine [Turno] t'aggrada | per alcun tempo, e tu con questo inteso | l'accetti, va' tu stessa, e da la pugna | sottrallo e dal destino. A tuo contento | fin qui mi lece. Ma se in ciò presumi | anco più di sua vita, o de la guerra, | che del tutto si mute o si distorni, | invan lo speri. (Giove: Publio Virgilio Marone, Eneide)

Note

  1. Cfr. Audentes Fortuna iuvat su Wikipedia.

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