Torcia (araldica)
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In araldica la torcia simboleggia luce e cognizione. Fu usata anche come impresa personale a indicare che l'energia di chi la portava si accresceva nelle difficoltà della vita; questo perché la torcia veniva agitata e battuta per terra per bruciare bene. Taluni araldisti usano il termine teda.
Galleria d'immagini
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D’azzurro, alla mano destra isolata di carnagione, movente in fascia da sinistra ed impugnante un tizzone d'argento, acceso di rosso (stemma di Tizzano Val Parma)
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Di rosso alla croce d'argento accantonata al primo e al quarto punto da una torcia accesa d'oro (Cirié)
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D'azzurro, alla teda d'oro, posta in palo, fiammeggiante al naturale, attraversata da un'aquila pure al naturale, dal volo spiegato, rivoltata (Centro Addestrativo dell'Aviazione dell'Esercito italiano)
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Tagliato: nel primo d'azzurro, alla torcia d'oro; nel secondo d'oro, alla foglia di tiglio di verde (Crottes-en-Pithiverais, Francia)
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D'argento, alla sbarra di larghezza doppia, d'azzurro, caricata dalla teda d'oro, posta in palo, accesa, di rosso e d'oro, la fiamma sfuggente a sinistra, sopraccaricata dalla daga d'argento, con la punta verso il capo (Scuola Trasporti e Materiali dell'Esercito italiano)
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