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Vietri sul Mare

Coordinate: 40°40′20″N 14°43′40″E
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Vietri sul Mare
comune
Vietri sul Mare – Stemma
Vietri sul Mare – Bandiera
Vietri sul Mare – Veduta
Vietri sul Mare – Veduta
I "Due Fratelli" simbolo di Vietri sul Mare
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Campania
Provincia Salerno
Amministrazione
SindacoGiovanni De Simone (lista civica "Uniti per Vietri") dal 26-5-2019 (2º mandato dal 10-6-2024)
Territorio
Coordinate40°40′20″N 14°43′40″E
Altitudine80 m s.l.m.
Superficie9,52 km²
Abitanti7 014[1] (31-8-2024)
Densità736,76 ab./km²
FrazioniAlbori, Benincasa, Dragonea, Molina, Raito, Marina
Comuni confinantiCava de' Tirreni, Cetara, Maiori, Salerno
Altre informazioni
Cod. postale84019
Prefisso089
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT065157
Cod. catastaleL860
TargaSA
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona C, 1 087 GG[3]
Nome abitantivietresi
Patronosan Giovanni Battista
Giorno festivo24 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Vietri sul Mare
Vietri sul Mare
Vietri sul Mare – Mappa
Vietri sul Mare – Mappa
Posizione del comune di Vietri sul Mare all'interno della provincia di Salerno
Sito istituzionale

Vietri sul Mare (Vietre in campano[4]) è un comune italiano di 7 014 abitanti della provincia di Salerno in Campania.

Noto per l'antica tradizione di lavorazione della ceramica, è il comune più popolato della Costiera amalfitana nonché il suo territorio più orientale.

Geografia fisica

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Si trova di fronte all'entrata occidentale della città di Salerno, all'inizio della Costiera amalfitana. Il centro dell'abitato vietrese si estende collinarmente a ridosso della costa, ed alle pendici di esso si estende la zona "Marina", borgo marinaro del paese che affaccia direttamente sul mare.

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Salerno Centro.

La stazione meteorologica più vicina è quella di Salerno. In base alla media trentennale di riferimento 1961-1990, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a +10,4 °C; quella dei mesi più caldi, luglio e agosto, è di +26,4 °C; non si esclude una generale sovrastima dei valori dovuta all'effetto isola di calore urbana.[5]

Vietri sul Mare storicamente è identificata con l'antica Marcina, prima insediamento costiero etrusco-sannita, poi porto romano. Un'origine precisa di Marcina non è ancora del tutto definita anche se l'ipotesi più diffusa indica in Marina di Vietri (l'attuale borgo marinaro del paese), per la precisione nella valle del fiume Bonea alle falde del Monte San Liberatore, la sua presunta collocazione.

La pubblicazione a stampa della voce Marcina inizia nel XV secolo, quando in Europa incominciano a diffondersi le prime edizioni tipografiche della Geografia di Strabone; la vera e propria diffusione del termine presso gli storici e nella pubblicistica si ebbe con il geografo Filippo Cluverio, il quale nel 1642 scriveva: Marcinae oppidum illud est, quonunc dicitur vulgo Veteri. Inoltre alcuni documenti medievali del Codex Diplomaticus Cavensis della Badia di Cava, i quali accennano all'esistenza di rovine di una urbs vetus, che sarebbe alla base dell'odierno toponimo Vietri. In documenti del 969 e del 972 si dice intus ipsa civitate, qui fuit ipsa cibita de beteri (=veteri); in quello del 972 si precisa che de locum de beteri ista et illa parte flubio Bonea iuxta litore maris.

Vista della Marina di Vietri

La zona vietrese, con l'ancoraggio di Fuenti, possedeva un porto riparato, un approdo unico nella zona, dal momento che il lido della vicina Salerno, prossimo alla foce dell'Irno, era esposto ai marosi e soggetto ad insabbiamento. Alla luce di questa considerazione nautica, le migliori condizioni di sicurezza suggerirebbero, dunque, la foce del Bonea e di conseguenza Vietri, come sito ideale per l'insediamento di un emporio commerciale etrusco; in più, alla luce della conformazione geografica del territorio, è quello vietrese l'unico centro sul mare, a sud di Punta della Campanella, a così breve distanza da Nuceria Alfaterna.

La sua storia fino al 1806 è stata associata a quella di Cava de' Tirreni, di cui era frazione. Marina di Vietri, infatti, era usata dai monaci della Badia come porto commerciale per gli scambi soprattutto con le zone a Sud di Salerno, quelle della piana del Sele. Dal 1806 al 1860 è stato capoluogo dell'omonimo circondario appartenente al Distretto di Salerno del Regno delle Due Sicilie.

Dal 1860 al 1927, durante il Regno d'Italia è stato capoluogo dell'omonimo mandamento appartenente al Circondario di Salerno. Oggigiorno il comune subisce la forte influenza di Salerno, per cui vi sono progetti per inserire Vietri sul Mare nell'area metropolitana di questa città. Nel 1944, quando Salerno fu capitale d'Italia per alcuni mesi, il Re Vittorio Emanuele III alloggiò nella vicina Villa Guariglia, sita in frazione Raito.

Monumenti e luoghi d'interesse

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  • La chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, eretta nel XVII secolo in stile tardo-rinascimentale napoletano, è caratterizzata dal duplice coronamento della cuspide del campanile in ceramiche dipinte; il portale è sormontato da un oculo chiuso nella seconda metà del XX secolo per inserire una figura del santo patrono dipinto su ceramica. Nell'interno, a navata unica, gli altari sono decorati da maioliche e ceramiche tranne quello maggiore, realizzato in marmi commessi, interessanti sono i dipinti che partono dal XVII secolo e terminano al XVIII.
  • L'Arciconfraternita dell'Annunziata e del Rosario, di origine secentesca, è decorata in facciata da ceramiche dipinte; l'interno è stato affrescato nel XVIII secolo.
  • Chiesa della Madonna degli Angeli.
  • Chiesa di Santa Margherita di Antiochia, nella frazione Albori.
  • Chiesa parrocchiale di Raito.
  • Chiesa della Madonna delle Grazie, nella frazione Benincasa.
  • Villa Guariglia, nella frazione Raito.
  • Torre di Marina di Vietri.
  • Torretta Belvedere, nella frazione Raito.
  • Torre di Dragonea (1100).
  • Palazzo Soleri - progettato da Paolo Soleri
  • Torre Albori con cartiera e spiaggia
  • La Fabbrica di ceramiche Solimene è un esempio di architettura organica del secondo dopoguerra realizzato da Paolo Soleri; l'interno racchiude una vasta collezione di ceramiche contemporanee.
  • Ponte di Molina (1564).
  • Chiesa della Madonna dell'Arco, sulla via omonima che congiunge Marina di Vietri sul Mare alla Costiera Amalfitana, in corrispondenza di altra stradina/gradinata che porta su fino alla frazione di Raito. Queste stradine ripercorrono antichi sentieri che venivano usati dalla popolazione residente per rifugiarsi nelle zone alte di Vietri (le attuali frazioni Raito e Albori) per difendersi dagli attacchi dei Saraceni. Correlata alla difesa è la torre di Marina di Vietri, sopra riportata. Questa, insieme alle altre torri di simile fattura (Salerno-Torre Angellara, Torre della Crestarella, vicina all'attuale Hotel La Baia, Torretta di Cetara, Torre dei Normanni a Maiori) costituivano il sistema di avvistamento delle navi pirata. Le sentinelle sulle sommità delle torri si passavano i segnali con fuochi e fumi. Ogni torre poteva vedere l'altra.
  • Altri luoghi d'interesse sono pure i sentieri che collegano le frazioni alte di Raito, Albori con le fonti naturali (Fonte del Cesare) e le frazioni alte di Dragonea, con la vallata di Cava de' Tirreni e la Badia. In questo percorso si arriva a un bivio che porta ai percorsi della Avvocatella e della Avvocata, quest'ultimo è detto sentiero degli dei. Dal sentiero dell'Avvocata si arriva fino al monte Pertuso, sopra Positano.

Aree naturali

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[6]

Etnie e minoranze straniere

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Al 31 dicembre 2023 a Vietri sul Mare risultano residenti 154 cittadini stranieri, pari al 2,31% della popolazione. Le nazionalità più rappresentate sono:[7]

Lo stesso argomento in dettaglio: Arcidiocesi di Amalfi-Cava de' Tirreni.

La maggioranza della popolazione è di religione cristiana di rito cattolico suddivisa in sette parrocchie di cui sei appartenenti all'arcidiocesi di Amalfi-Cava de' Tirreni e una appartenente alla diocesi dell'abbazia territoriale della Santissima Trinità di Cava de' Tirreni.[8][9] Sul capoluogo comunale c'è forte devozione per il santo patrono San Giovanni Battista e per Sant'Antonio da Padova, ragion per cui escono entrambe le statue in processione il 24 giugno, giorno della natività di San Giovanni Battista e festa patronale. Si venera anche la Madonna degli Angeli, che si festeggia ogni anno la domenica successiva alla Santa Pasqua.

 Bene protetto dall'UNESCO
Vietri sul Mare
 Patrimonio dell'umanità
TipoArchitettonico, paesaggistico
CriterioC (ii) (iv) (v)
PericoloNessuna indicazione
Riconosciuto dal1997
Scheda UNESCO(EN) Vietri sul Mare
(FR) Scheda
Torretta Belvedere di Villa Guariglia, sede del Museo provinciale della ceramica

Geografia antropica

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In base all'ultimo censimento (dati ISTAT) per il comune di Vietri sul Mare le frazioni sono:[10]

Ceramiche dipinte di Vietri

Vietri basa la sua economia sull'artigianato e il turismo.

A Marina di Vietri esistevano i mastri d'ascia, artigiani capaci di tagliare e sagomare il legno occorrente per realizzare le ordinate, le ossature delle cianciole, che venivano usate per la pesca. Altro tipo di imbarcazione era il gozzo. E gli artigiani sagomavano le prue e dosavano la lunghezza in base alla distanza media tra le creste delle onde e al tipo di mare. Il gozzo usato a Vietri era diverso da quello ligure. Altra forte influenza è stata quelle dei toscani, dei quali ci fu una forte migrazione verso Vietri quando fu installata la "Vetreria Ricciardi", poi "Saint Gobain", poi dismessa.

E altra influenza ancora fu data dai tedeschi che, dopo lo sbarco degli alleati, decisero di rimanere a Vietri che piaceva molto per il clima mite. Essi erano molto bravi nella chimica e, come tali, inventarono dei colori per le ceramiche vietresi, quali il giallo di Vietri. Tuttora vivono a Vietri figli, o discendenti, di queste persone. E, ancora, sono da considerare l'influenza sulla società dell'arte della ceramica e dei trasporti con i carretti. I ceramisti bravi erano quelli che lavoravano con le ceramiche di Solimene e di Pinto. Ora sono pochi quelli che sanno fare il "ciucciariello" di Vietri. Il "ciucciariello", l'asinello, era usato come mezzo di trasporto delle persone e delle cose tra Vietri e le frazioni alte.

A Vietri, in corrispondenza della ceramica Solimene, di fronte alla chiesa dei salesiani, c'era il cambio dei cavalli. Poco oltre la frazione di Molina, sulla strada per Cava de' Tirreni, c'era un'officina dove si facevano le ruote dei carretti, si forgiava il ferro per ricoprire le ruote, si facevano i freni, detti pezzotti di martellina. La bravura nel lavorare il ferro si manifestò, anche se in maniera meno evidente rispetto all'agro nocerino-sarnese, quando i belgi organizzarono i primi trasporti su rotaie (i tram che collegavano Salerno con Vietri) e poi con le filovie. La necessità di elettrificazione delle linee significava necessità di fare i tralicci di sostegno che venivano assemblati con profilati e chiodature ribadite a mano. Si parla di artigiani, maestri del ferro, tanto bravi che nei giorni di festa si riunivano e davano prova della loro capacità forgiando in pubblico bocce di ferro: poi le provavano sui campi di bocce, sempre in pubblico.

L'industria della ceramica fu iniziata nel tardo Rinascimento, grazie ai principi Sanseverino e da allora è sempre stata un simbolo di Vietri sul Mare. La cittadina fu molto danneggiata dallo sbarco alleato a Salerno nel settembre 1943 e dall'alluvione del 1954, ma si è ripresa economicamente e attualmente vanta uno dei redditi più alti della Campania. Allo scopo d'integrarla nell'economia dell'attigua città di Salerno, si sta progettando d'integrare la stazione ferroviaria di Vietri sul Mare con il servizio ferroviario metropolitano di Salerno. Dal 1968 al 1999 sul territorio della città sorgeva l'Hotel Fuenti, uno dei più famosi e discussi ecomostri abusivi edificati sul suolo italiano.

Infrastrutture e trasporti

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Il paese è attraversato da una importante autostrada: la A3 Napoli-Salerno.

Vietri è interessata dal percorso della Strada statale 163 Amalfitana, principale asse viario di accesso alla Costiera amalfitana, ed è inoltre servita dalle strade provinciali:

  • Strada Provinciale 75 Innesto SS 163-Bivio Raito-Dragonea-Avvocatella-SP 289
  • Strada Provinciale 79 Innesto SP 75-Raito
  • Strada Provinciale 139/a Tratto interno di Vietri sul Mare (Piazza Anas)-SP 139 bis
  • Strada Provinciale 139/b Da Marina di Vietri-SS 18(Solimene)

La stazione di Vietri sul Mare sorge lungo l'originario tracciato della ferrovia Napoli-Salerno, utilizzato per i servizi fra Salerno e Nocera Inferiore svolti da Trenitalia nell'ambito del contratto di servizio con la Regione Campania.

Mobilità urbana

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La mobilità tra Vietri e Napoli e tra Vietri e i paesi della Costiera Amalfitana è affidata ad autoservizi svolti dalla società Sita Sud. I collegamenti automobilistici fra Vietri e le sue frazioni (Raito, Albori, Benincasa, Dragonea) e con i comuni circostanti sono affidati all'azienda di trasporto pubblico Busitalia Campania.

Fra il 1911 e il 1939 Vietri era servita dalla tranvia Salerno-Pompei, esercita dalla società Tranvie Elettriche della Provincia di Salerno (TEPS).

Vista dei "Due Fratelli" e della spiaggia meridionale di Vietri, con alle spalle il porto di Salerno

Amministrazione

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Altre informazioni amministrative

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Le competenze in materia di difesa del suolo sono delegate dalla Campania all'Autorità di bacino regionale Destra Sele.

Romualdo De Mauro 1807-1808 Antonio Consiglio 1854 Francesco D'Amico 1921-1922 Alfonso Gambardella 1965-1967
Bonaventura Taiani 1808 Giuseppe Mauro 1854-1855 Sabato Giordano 1922-1923 Gino Masullo 1967-1970
Gennaro Consiglio 1808 Antonio Consiglio 1855-1856 Sabato Giordano** 1923-1925 Alfonso Gambardella 1970-1973
Francesco Punzi 1809-1810 Luigi Avallone 1856-1860 Gennaro Mauro** 1925 Donato Cufari 1973-1974
Bonaventura Consiglio 1810-1811 Francesco Pizzicara 1860-1862 Gennaro Mauro 1925-1926 Domenico Di Stasi 1974-1975
Giovanniantonio Di Donato 1811-1812 Antonio Punzi 1862-1863 Gennaro Mauro** 1926-1927 Ernesto Sabatella 1975-1978
Giacomoantonio Orilia 1812-1813 Felice Reichlin* 1863-1864 Francesco Pagliara*** 1927-1930 Attilio Ianora 1978-1979
Bonaventura Consiglio 1813-1814 Raffaele Consiglio 1864-1868 F. Pironti** 1930 Donato Cufari 1979-1982
Clemente Mauro 1814-1815 Francesco Autuori 1868-1873 Gennaro Mauro*** 1930-1932 Francesco Marciano 1982-1984
Paolo Avallone 1815-1817 Antonio Punzi 1873-1878 Francesco Pagliara** 1932 Donato Cufari 1984-1985
Nicola Maria Diletto 1817 Francesco Pizzicara 1878-1885 Francesco Pagliara*** 1932-1934 Ernesto Sabatella 1985-1988
Pietro De Marinis 1817-1818 Pio Consiglio 1885-1888 Michele Giacomazza** 1934 Donato Cufari 1988-1990
Pietro Avallone 1818-1821 Mario Avallone 1888-1890 Alberto Notari** 1934 Francesco Marciano 1990
Giovanniantonio Di Donato 1821-1823 Francesco Pizzicara 1890-1896 Alberto Notari*** 1934-1941 Emilio Rotondo 1990-1991
Romualdo De Mauro 1823-1825 Pio Consiglio 1896-1898 Francesco D'Amico*** 1941-1943 Francesco Marciano 1991-1992
Aniello Pinto 1825-1826 Emilio Punzi 1898-1905 Domenico Giello** 1943-1944 Mario Montera 1992-1995
Nicola Cioffi 1826-1827 Francesco Autuori 1905-1907 Domenico Giello 1944 Cesare Marciano 1995-2004
Luigi Consiglio 1827-1829 Emilio Punzi 1907-1909 Angelo Pellegrino 1944-1945 Alfonso Giannella 2004-2008
Bonaventura Taiani 1829-1833 Giuseppe Di Trauso** 1909 Giovanni Fiore 1945-1946 Raffaele Cannizzaro** 2008-2009
Romualdo De Mauro 1833-1834 Sabato Giordano 1910-1911 Luigi Carrano 1946-1950 Franco Benincasa 2009-2019
Nicola Maria Diletto 1834-1835 Francesco della Monica 1911-1912 Pasquale Mazzia 1950-1952 Giovanni De Simone 2019 - in corso
Sabato Giordano 1835-1838 Sabato Giordano 1912-1913 Alfonso Scermino 1952-1954
Pietro Avallone 1838-1840 Emilio Punzi 1913-1914 Pasquale Avallone 1954-1955
Giuseppe Mauro 1840-1842 Luigi Carrano 1914 Vincenzo Pironti** 1955
Vincenzo Consiglio 1842-1845 Emilio Punzi 1914-1918 Vincenzo Richichi 1956
Nicola Adinolfi 1845-1849 Luigi Carrano 1918-1920 Pietro Punzi 1956-1958
Luigi Avallone 1849-1851 Francesco D'Amico 1920 Giuseppe Vessicchio 1958-1960
Giuseppe Mauro 1851-1854 Luigi Carrano 1920-1921 Lorenzo Carrano 1960-1965
  • * Decreto Regio
  • ** Commissario prefettizio/straordinario
  • *** Podestà
  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Giovan Battista Pellegrini, Toponomastica italiana. 10.000 nomi di città, paesi, frazioni, regioni, contrade, monti spiegati nella loro origine e storia, Milano, Hoepli, 1990.
  5. ^ [ Tabella climatica mensile e annuale (TXT), in Archivio climatico DBT, ENEA (archiviato dall'url originale il 2016 circa).
  6. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  7. ^ Dati ISTAT al 31-12-2010, su demo.istat.it. URL consultato il 9/6/2013.
  8. ^ La Diocesi-Badia di Cava de' Tirreni
  9. ^ http://www.diocesiamalficava.it/
  10. ^ 14º Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni, su dawinci.istat.it. URL consultato il 15 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2012).
  11. ^ Fa parte del Club dei borghi più belli d'Italia

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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