Coordinate: 11°39′38.88″N 37°57′28.08″E

Regione degli Amara

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Regione di Amhara)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Regione degli Amara
regione
አማራ ክልል
Regione degli Amara – Stemma
Regione degli Amara – Bandiera
Regione degli Amara – Veduta
Regione degli Amara – Veduta
Vista aerea
Localizzazione
StatoEtiopia (bandiera) Etiopia
Amministrazione
CapoluogoBahar Dar
Lingue ufficialiamarico
Territorio
Coordinate
del capoluogo
11°39′38.88″N 37°57′28.08″E
Superficie154 708,96 km²
Abitanti23 216 000[1] (2023)
Densità150,06 ab./km²
Altre informazioni
Fuso orarioUTC+3
ISO 3166-2ET-AM
Cartografia
Regione degli Amara – Localizzazione
Regione degli Amara – Localizzazione

La regione degli Amara (in amarico አማራ ክልል, ’Amara kilil) è una regione dell'Etiopia centro-settentrionale abitata in maggioranza da popolazioni Amara.

Confina a nord con la regione del Tigrè, a est con la regione di Afar, a sud con la regione di Oromia, a sud-ovest con la regione di Benisciangul-Gumaz ed a ovest ha un confine internazionale con il Sudan.

Il territorio è prevalentemente montuoso. Nell'area settentrionale si elevano i monti Semien tra i quali si erge il Ras Dascian che con i suoi 4533 m s.l.m. è la cima più elevata del paese. Nell'area centrale è situato il lago Tana da cui ha origine il Nilo Azzurro che scorre nell'area meridionale. Nell'area settentrionale scorre il fiume Tacazzè. Sulla sponda meridionale del lago Tana è situata la città di Bahir Dar che funge da capoluogo della regione.

La regione-stato è nata nel 1995 incorporando in larga misura i territori delle ex province di Beghemeder, Goggiam e Uollo.

Tra il novembre del 2020 e il novembre del 2022, nei due due anni della guerra civile del Tigrè, le forze del governo regionale Amara si allearono a quelle federali del governo Etiope, nel combattere l'esercito del Fronte Popolare di Liberazione del Tigrè[2].

Il 2 novembre 2022 il governo etiope e i leader della regione del Tigrè firmarono un accordo di pace a Pretoria in Sudafrica, con l'Unione Africana come mediatrice fra le parti. In effetti gli accordi di pace di Pertoria hanno rappresentato più un accordo di cessate il fuoco, che veri e propri accordi di pace, dato che hanno lasciano irrisolte alcune importanti questioni, come l'assetto amministrativo del Trigray occidentale, una regione contesa tra Tigray e Amara.[3].

Dalla fine della Guerra del Tigray la regione Amara fu interessata da diversi movimenti di protesta, se non di vera e propria rivolta condotta dal gruppo armato amara Fano. La tensione nella regione è andata sempre più aumentando, con diversi episodi di violenza. A marzo 2024 il governo federale etiope, guidato da Abiy Ahmed Ali, è stato accusato di aver ucciso extragiudizialmente 45 civili, accusati di sostenere il gruppo armato Fano[4].

Geografia antropica

[modifica | modifica wikitesto]

Suddivisioni amministrative

[modifica | modifica wikitesto]

La regione è ulteriormente suddivisa in dodici zone amministrative:[5]

Evoluzione demografica

[modifica | modifica wikitesto]
Religioni nella Regione degli Amara nel 1994
Religione   Percentuale
Cristiani copti
  
81,5%
Musulmani
  
18,1%
Protestanti
  
0,1%

Da una stima redatta dalla Central Statistical Agency of Ethiopia (CSA) e pubblicata nel 2005 la popolazione risulta essere costituita da 19.120.005 abitanti. Il maggiore gruppo etnico risulta essere quello Amara (91,2%). La più grossa minoranza è quella Oromo (3 %) seguita da quella Agau (2,7 %).

Al censimento del 1994 la popolazione era costituita per l'81,5 % da cristiani copti, dal 18,1 % da musulmani e dallo 0,1 % da protestanti.

  1. ^ Population 2023 (PDF), su statsethiopia.gov.et.
  2. ^ (EN) Rise and fall of Ethiopia’s TPLF – from rebels to rulers and back, su NobelPrize.org. URL consultato il 9 marzo 2024.
  3. ^ Etiopia: firmato un accordo per fermare la guerra in Tigray, su nigrizia.it. URL consultato il 23 febbraio 2023.
  4. ^ (EN) Ethiopian forces killed ‘at least 45 citizens’ in Amhara, rights body says, su aljazeera.com. URL consultato il 23 febbraio 2023.
  5. ^ [1] Ethiopia - Subnational Administrative Boundaries dal sito Humanitarian Data Exchange: dati al 28/10/2020

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN143237309 · LCCN (ENn96900856 · GND (DE4841796-8 · J9U (ENHE987007535500705171
  Portale Africa Orientale: accedi alle voci di Wikipedia che parlano dell'Africa Orientale