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Pierre Biard il Vecchio

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Giovane seduto (1600), porta laterale sud dello chiesa di Saint Étienne-du-Mont, Parigi

Pierre Biard il Vecchio, oppure Pierre Biart il Vecchio o Pierre I Biard (Parigi, 1559Parigi, 17 settembre 1609), è stato un architetto e scultore francese.

Pierre Biard il Vecchio nacque a Parigi nel 1559, nipote dell'architetto Colin Biard (1460-1525), noto per la costruzione del Pont Notre-Dame intorno al 1500, figlio di Noël Biart (1520-1570), architetto che lavorò al Museo del Louvre (1551-1568) e al castello di Fontainebleau (1568-1570).[1][2]

Esponente dello stile tra classico e realistico che caratterizzò la scultura francese sotto Enrico IV di Francia e Luigi XIII di Francia, studiò e perfezionò le sue conoscenze a Roma, dove scoprì l'antica statuaria e i capolavori di Michelangelo, che influenzarono in modo decisivo la sua arte, e una volta rientrato a Parigi, ricevette la carica, nel 1590, di soprintendente alle regie fabbriche.[1]

Nel 1597 eseguì il mausoleo dei duchi d'Epernon, a Saint-Blaise de Cadillac; del monumento non rimane che una raffigurazione della Fama, ora conservata al Museo del Louvre.[1][3]

La sua opera riflette la duplice tendenza, classica da un lato e naturalistica dall'altro, che caratterizzò la scultura francese nell'epoca di Enrico IV e Luigi XIII di Francia.

Nel 1600, realizzò le sculture del paravento della chiesa di Saint-Étienne-du-Mont a Parigi, incluse le due figure di giovani con sguardi estatici collocate nei pressi del coro.

Nel 1603 fu assunto per la realizzazione scultorea di quattro cani e quattro cervi per la fontana di Diana del castello di Fontainebleau.[4]

Nel 1604, decorò il timpano del municipio di Parigi con un bassorilievo raffigurante Enrico IV di Francia a cavallo. Il bassorilievo, considerato allora come il capolavoro dell'artista, fu già danneggiato a metà del XVII secolo, e fu distrutto nel 1792.

Suo figlio Pierre Biard il Giovane (1592-1661) fu anche lui uno scultore.[1]

  1. ^ a b c d Pierre Biard, in le muse, II, Novara, De Agostini, 1964, p. 245.
  2. ^ (EN) The Grove Encyclopedia of Medieval Art and Architecture, Volume 1, su books.google.it. URL consultato il 12 giugno 2019.
  3. ^ (FR) la Renommée, su louvre.fr. URL consultato il 12 giugno 2019.
  4. ^ (FR) Fontainebleau: Art in France : 1528-1610. the catalogue, Galerie nationale du Canada, 1973.
  • Enciclopedia Tematica - Arte, Vol I, Rizzoli Larousse, p. 239
  • Renato De Fusco, Mille anni d'architettura in Europa, Bari, Laterza, 1999, ISBN 978-88-420-4295-2.
  • (FR) Étienne Hamon, Colin Biart, in Dictionnaire d'histoire de l'art du Moyen Âge occidental, Parigi, Robert Laffont (collection Bouquins), 2009.
  • Werner Muller e Gunter Vogel, Atlante d'architettura. Storia dell'architettura dalle origini all'età contemporanea. Tavole e testi, Milano, Hoepli, 1997.
  • Nikolaus Pevsner, John Fleming e Hugh Honour, Dizionario di architettura, Torino, Einaudi, 2005.
  • V. Vercelloni, Dizionario enciclopedico di architettura e urbanistica, Roma, 1969.
  • David Watkin, Storia dell'architettura occidentale, Bologna, 1990.

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