Sphingidae

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Sphingidae
Daphnis nerii
(Sfinge dell'oleandro)
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumProtostomia
PhylumArthropoda
SubphylumTracheata
SuperclasseHexapoda
ClasseInsecta
SottoclassePterygota
CoorteEndopterygota
SuperordineOligoneoptera
SezionePanorpoidea
OrdineLepidoptera
SottordineGlossata
InfraordineHeteroneura
DivisioneDitrysia
SuperfamigliaBombycoidea
FamigliaSphingidae
Latreille, 1802
Sottofamiglie

Gli Sfingidi (Sphingidae Latreille, 1802)[1] sono una famiglia di lepidotteri di dimensioni grandi o medie, spesso con livrea sgargiante sia negli adulti, sia nelle larve. Comprendono 213 generi, divisi in 1583 specie, diffuse in tutto il mondo.[2][3]

Volo stazionario di Macroglossum stellatarum

Il corpo è tozzo, di forma conica, con torace robusto e dotato di una forte muscolatura e con addome affusolato. Le antenne sono grosse e talvolta clavate. La spirotromba è in genere molto lunga, in grado di raggiungere i nettarii di fiori inaccessibili ad altri insetti. In alcune specie gli adulti non si nutrono e hanno la spirotromba atrofizzata. Un caso particolare è la spirotromba della Sfinge testa di morto, breve e sclerificata, in grado di perforare i favi delle api.[2]
Le ali, durante la posizione di riposo, sono ripiegate orizzontalmente, oppure a tetto sull'addome. Quelle anteriori sono generalmente strette, con l'apice appuntito e con il margine posteriore spesso sagomato in modo caratteristico. Quelle posteriori sono nettamente più piccole e arrotondate.[4]
Gli adulti delle sfingi possono essere considerati i migliori volatori fra i Lepidotteri: la robusta muscolatura toracica permette loro di avere un battito d'ali velocissimo, in grado di consentire movimenti scattanti ed un volo rapido; alcune specie possono raggiungere i 50 km orari.[2] Una caratteristica di alcune specie di sfingi è il modo di succhiare il nettare librandosi in aria immobili davanti al fiore (esattamente come il colibrì), grazie alla lunghezza della spirotromba. Questo comportamento si può riscontrare facilmente nei giardini all'imbrunire.
La maggior parte delle sfingi ha un'apertura alare di 5–10 cm, tuttavia ci sono specie tropicali che possono avere un'apertura alare fino ai 20 cm.[2]
Gli adulti hanno, nella maggior parte delle specie, abitudini crepuscolari o notturne. Raramente sono diurni.[2]

Bruco di Acherontia atropos

Il bruco delle sfingi è grosso e tozzo, facilmente riconoscibile per la forma, per i colori spesso molto vivaci, per le notevoli dimensioni e per alcuni caratteri morfologici e comportamentali peculiari di questa famiglia. Molti fra i bruchi più eleganti rientrano proprio in questa famiglia.
Se disturbati, in genere, sollevano la parte anteriore assumendo una posizione caratteristica che ricorda quella di una Sfinge (da cui deriva il nome dato alla famiglia), gonfiano il capo e il torace e aumentano la dimensione dei falsi occhi (dette anche macchie oculari), assumendo così l'aspetto del serpente pappagallo (velenoso). Il bruco completa la sua esibizione oscillando avanti e indietro e sibilando come un vero serpente.
Una caratteristica morfologica molto evidente è la presenza di un processo posteriore sull'ottavo urotergite, chiamato cornetto.

Crisalide di Hyles gallii

La crisalide è di grandi dimensioni, tozza e affusolata in corrispondenza dell'addome, generalmente di colore bruno o rossastro. In diverse specie si riconosce facilmente per la presenza di una lunga protuberanza cilindrica ventrale, piuttosto evidente, contenente la futura spirotromba. L'impupamento avviene sotto la superficie del terreno.

Sottofamiglie

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La famiglia si suddivide in tre sottofamiglie:

Di seguito viene riportato uno schema tassonomico della famiglia, indicante il numero di generi (g) e specie (s) per ciascun taxon:

Sphingidae che sugge il nettare di un fiore


  Sphingidae  <br />(213 g - 1583 s)
  Macroglossinae  <br />(84 g - 867 s)
  Dilophonotini  <br />(26 g - 175 s)

Dilophonotina (24 g - 134 s)

Hemarina (2 g - 41 s)

  Macroglossini  <br />(56 g - 668 s)

Choerocampina (15 g - 296 s)

Macroglossina (41 g - 372 s)

Philampelini (2 g - 24 s)

  Smerinthinae  <br />(85 g - 423 s)

Ambulycini (10 g - 100 s)

Smerinthini (66 g - 297 s)

Sphingulini (9 g - 26 s)

  Sphinginae  <br />(44 g - 293 s)

Acherontiini (5 g - 18 s)

Sphingini (39 g - 275 s)

Non sono stati riportati sinonimi.

Alcune specie

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  1. ^ (FR) Pierre André Latreille, Histoire naturelle, générale et particulière des crustacés et des insectes. An. X.. 3 : [468] 400, 1802.
  2. ^ a b c d e David Carter, Farfalle e falene - Guida fotografica a oltre 500 specie di farfalle e falene di tutto il mondo, a cura di Andrea Sabbadini, 1ª edizione, Milano, Fabbri Editori, marzo 1993 [1992], p. 304, ISBN 88-450-4452-1.
  3. ^ (EN) Lemaire, C. & Minet, J., The Bombycoidea and their Relatives, in Kristensen, N. P. (Ed.) - Handbuch der Zoologie / Handbook of Zoology, Band 4: Arthropoda - 2. Hälfte: Insecta - Lepidoptera, moths and butterflies, Kükenthal, W. (Ed.), Fischer, M. (Scientific Ed.), Teilband/Part 35: Volume 1: Evolution, systematics, and biogeography, ristampa 2013, Berlino, New York, Walter de Gruyter, 1999 [1998], pp. 321 - 354, ISBN 978-3-11-015704-8, OCLC 174380917. URL consultato il 18 dicembre 2014.
  4. ^ Michael Chinery, Farfalle d'Italia e d'Europa (Butterflies and Day Flying Moths of Britain and Europe), Novara, Istituto Geografico De Agostini, 1990 [1989], p. 323, ISBN 88-402-0802-X.
  • Bertaccini E., Fiumi G. & Provera P., 1995 – Bombici & Sfingi d'Italia (Lepidoptera Heterocera) Volume I. Natura - Giuliano Russo Editore, Bologna, 248 pp. 16 tavv. a colori.
  • (EN) Capinera, J. L. (Ed.), Encyclopedia of Entomology, 4 voll., 2nd Ed., Dordrecht, Springer Science+Business Media B.V., 2008, pp. lxiii + 4346, ISBN 978-1-4020-6242-1, LCCN 2008930112, OCLC 837039413.
  • Chinery, M., Ordine Lepidoptera - Farfalle diurne e notturne, in Guida degli insetti d'Europa - Atlante illustrato a colori, collana Scienze Naturali, Manicastri, C. e Marangoni, C. (traduttori), 1ª edizione, Padova, Franco Muzzio Editore, aprile 1987 [1985], p. 375, ISBN 88-7021-378-1, OCLC 847305825.
  • Chinery Michael, 1989 - Farfalle d'Italia e d'Europa. 323 pp.; De Agostini/Collins; ISBN 88-402-0802-X
  • D'Abrera, Bernard, 1980 - Butterflies of the Afrotropical Region. 593 pp.; Lansdowne Editions ; ISBN 0-7018-1029-7
  • D'Abrera, Bernard, 1987 - Sphingidae mundi; Hawk Moths of the World. 226 pp.; E.W. Classey, Faringdon; ISBN 0-86096-022-6
  • D'Abrera, Bernard, 2006 - World Butterflies. 272 pp.; Hill House Publishers; ISBN 0-947352-46-5
  • Freina J. de & Witt T.J., 1987 - Die Bombyces und Sphinges der Westpalaearktis (Insecta, Lepidoptera) Band 1. Edition Forschung & Wissenschaft Verlag GmbH, München, 708 pp., 46 Farbtaf.; ISBN 3-926285-00-1
  • (EN) Grimaldi, D. A.; Engel, M. S., Evolution of the insects, Cambridge [U.K.]; New York, Cambridge University Press, maggio 2005, pp. xv + 755, ISBN 978-0-521-82149-0, LCCN 2004054605, OCLC 56057971.
  • Kitching & Cadiou, 2000 - Hawkmoths of the World; An annotated and illustrated revisionary checklist (Lepidoptera: Sphingidae). 256 PP.; Comstock Publishing Associates; ISBN 978-0-8014-3734-2
  • (EN) Kristensen, N. P. (Ed.), Handbuch der Zoologie / Handbook of Zoology, Band 4: Arthropoda - 2. Hälfte: Insecta - Lepidoptera, moths and butterflies, Kükenthal, W. (Ed.), Fischer, M. (Scientific Ed.), Teilband/Part 35: Volume 1: Evolution, systematics, and biogeography, ristampa 2013, Berlino, New York, Walter de Gruyter, 1999 [1998], pp. x, 491, ISBN 978-3-11-015704-8, OCLC 174380917.
  • Landman Wijbren, 2001 - The Complete Encyclopedia of Moths. 272 pp.; Grange Books; ISBN 1-84013-409-7
  • Leraut, Patrice, 1992 - Le farfalle nei loro ambienti. 255 pp.; Ed. A. Vallardi (ecoguide); ISBN 88-11-93907-0
  • Lewis, H. L., 1974 - Butterflies of the World; ISBN 0-245-52097-X
  • Opler Paul, Pavulaan Harry, Stanford Ray, Pogue Michael - Butterflies and Moths of North America; Mountain Prairie Information Node
  • Opler & Warren, 2003 - Butterflies of North America. 2. Scientific Names List for Butterfly Species of North America, north of Mexico.
  • Rougerie, R., Haxaire, J., Kitching, I.J. and Hebert, P. D. N., 2012 - DNA barcodes and morphology reveal a hybrid hawkmoth in Tahiti (Lepidoptera : Sphingidae). Invertebrate Systematics 26(6): 445–450. testo completo in PDF[collegamento interrotto]
  • (EN) Rougerie, R.; Kitching, I. J.; Haxaire, J.; Miller, S. E.; Hausmann, A.; Hebert, P. D. N., Australian Sphingidae – DNA Barcodes Challenge Current Species Boundaries and Distributions, in PLoS ONE, vol. 9, n. 7, luglio 2014, p. e101108, DOI:10.1371/journal.pone.0101108.
  • (EN) Scoble, M. J., The Lepidoptera: Form, Function and Diversity, seconda edizione, London, Oxford University Press & Natural History Museum, 2011 [1992], pp. xi, 404, ISBN 978-0-19-854952-9, LCCN 92004297, OCLC 25282932.
  • (EN) Stehr, F. W. (Ed.), Immature Insects, 2 volumi, seconda edizione, Dubuque, Iowa, Kendall/Hunt Pub. Co., 1991 [1987], pp. ix, 754, ISBN 978-0-8403-3702-3, LCCN 85081922, OCLC 13784377.

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