Scramasax
Scramasax | |
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Alcuni scramasax merovingi. | |
Impiego | |
Utilizzatori | Vichinghi, Franchi, Angli, Sassoni, Longobardi |
Descrizione | |
Lunghezza | 7,5 cm - 75 cm |
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Lo scramasax era un'arma corta a un taglio, caratteristico dei popoli germanici, con un solo margine tagliente (filo). Pare che venisse usato generalmente come attrezzo, ma che avesse pure valenza di arma in situazioni estreme.[1]
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Il termine scramasax è attestato anche nelle forme cramasax, kramasak hadseax, sax, seaxe, scramaseax,[senza fonte] seax[2] e sachsum.[3] Ne è stata rinvenuta una gran varietà di fogge, con dimensioni comprese tra 7,5 e 75 cm; i più grandi (detti langseax) erano verosimilmente armi, i più piccoli (hadseax), attrezzi, mentre gli intermedi svolgevano le due funzioni.[1]
Lo scaramasax nel corso del tempo si allungò: si passò dai 20-30 cm iniziali (Kuzsax) ai 70-80 cm del secolo VII inoltrato/inizi dell'VIII secolo (Langsax).[4]
Lo scramasax faceva parte del corredo militare comunemente utilizzato dai Longobardi, come attestano le diverse guarnizioni da fodero in lamina d'oro lavorata a giorno pervenute.[5]
Aspetti sociali e linguistici
[modifica | modifica wikitesto]Esibire al proprio fianco uno scramasax (come del resto una spada) era probabilmente indicativo dello status di uomo libero (arimanno),[1] giacché solo gli uomini liberi avevano il diritto di girare armati[senza fonte]. Lo scramasax veniva portato in un fodero fissato orizzontalmente alla cintura.[2]
Poiché in alcuni dialetti inglesi esistono vocaboli come scram o scran per designare il cibo e seax per indicare una lama, si può supporre che scramasax significasse "coltello per il cibo"[senza fonte]. Nella letteratura medievale, il termine è utilizzato nella Storia dei Franchi di Gregorio di Tours[6] e nel Beowulf, dove il protagonista lo usa[senza fonte] per fare a pezzi il drago morente. L'uso generalizzato del termine per comprendere ogni sorta di lama corta affine è errato[senza fonte].
Lo stesso nome del popolo sassone potrebbe derivare proprio da seax, un'innovazione per cui al tempo erano noti[senza fonte].
Vessillologia
[modifica | modifica wikitesto]Lo scramasax ricorre nella vessillologia delle contee inglesi di Middlesex ed Essex, entrambe recanti tre scramasax in campo rosso.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Scheda Seaxes sul sito "Regia Anglorum", su regia.org. URL consultato il 19 settembre 2009.
- ^ a b (EN) Voce Seax sul sito "Viking Age Norse Glossary", su re-enactmentevents.com. URL consultato il 19 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2008).
- ^ Hans Strigl, Sprachliche Plaudereien, p. 65.
- ^ Caterina Giostra, Il ducato longobardo di Ivrea:la grande necropoli di Borgomasino, in Ada Gabucci, Luisella Pejrani Baricco, Stefania Ratto (a cura di), Per il Museo di Ivrea: la sezione archeologica del Museo civico P. A. Garda, 2014, p. 160, ISBN 978-88-78-1460-5-1.
- ^ De Vecchi-Cerchiari, I Longobardi in Italia, pp. 306-308.
- ^ Gregorio di Tours, Historia Francorum, IV, 51.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Pierluigi De Vecchi e Elda Cerchiari, I Longobardi in Italia, in L'arte nel tempo, vol. 1, tomo II, Milano, Bompiani, 1991, pp. 305-314, ISBN 88-450-4219-7.
- Hans Strigl, Sprachliche Plaudereien: kleine volkstümliche Aufsätze über das Werden und Wesen der Sprachen und die Naturgeschichte einzelner Wörter..., University of Michigan, 1903.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Scramasax
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Scheda Seax of Beagnoth sul sito del British Museum, su britishmuseum.org. URL consultato il 19 settembre 2009.
- (EN) Voce Seax sul sito "Viking Age Norse Glossary", su re-enactmentevents.com. URL consultato il 19 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2008).
- (EN) Scheda Seaxes sul sito "Regia Anglorum", su regia.org. URL consultato il 19 settembre 2009.
- (EN) Frank Docherty, The Anglo Saxon Broken Back Seax su MyArmoury.com, su myarmoury.com. URL consultato il 19 settembre 2009.