No Man's Land (film 2001)

No Man's Land
Titolo originale	Ničija zemlja
Lingua originale	bosniaco
Paese di produzione	Bosnia ed Erzegovina, Italia, Belgio, Regno Unito
Anno	2001
Durata	98 min
Genere	bellico, drammatico
Regia	Danis Tanović
Sceneggiatura	Danis Tanović
Produttore	Čedomir Kolar
Distribuzione in italiano	01 Distribution
Musiche	Danis Tanović
Interpreti e personaggi
	Branko Đurić: Čiki; Rene Bitorajac: Nino; Filip Šovagović: Cera; Katrin Cartlidge: Jane Livingstone; Georges Siatidis: Marchand; Serge-Henri Valcke: Dubois;
Doppiatori italiani
	Antonio Palumbo: Ciki; Alberto Caneva: Nino; Enzo Avolio: Cera;

No Man's Land (Ničija zemlja) è un film del 2001 diretto da Danis Tanović. Si tratta di una pellicola ambientata nel 1993 durante la guerra serbo-bosniaca.

Al suo debutto, il bosniaco Tanović raccolse consensi in tutto il mondo, ricevendo svariati premi nei festival cinematografici in cui il film fu presentato^[1] (il premio per la miglior sceneggiatura al 54º Festival di Cannes,^[2] il premio del pubblico all'International Film Festival Rotterdam^[3] e al Festival internazionale del cinema di San Sebastián^[4]), e riuscendo a raggiungere un successo internazionale culminato nell'Oscar per il miglior film straniero^[5] e nel Golden Globe per il miglior film straniero.^[6]

Trama

Ciki, un miliziano bosniaco sopravvissuto al massacro della sua pattuglia dopo che questa nel corso della notte si era persa ed avvicinata alla trincea serba, trova rifugio in una trincea deserta, a metà strada fra il fronte serbo e quello bosniaco. Due soldati serbi giungono in ricognizione: Ciki uccide l'ufficiale e risparmia Nino, soldato inesperto. Comincia una lotta fatta di accuse reciproche e di piccoli scontri, che vedono alternare i due nel ruolo di vittima e aggressore. Nella trincea c'è un altro soldato bosniaco, Tzera (Cera), da tutti creduto morto: è sdraiato su una mina balzante, difatti, l'ufficiale, l'aveva messo al di sopra di una mina, per fare da trappola agli alleati venuti per prendere i corpi, un qualsiasi suo movimento farebbe saltare in aria lui e i compagni.

Poiché la trincea non si trova né in territorio serbo, né in quello bosniaco (è la “terra di nessuno” del titolo) intervengono le truppe ONU. La situazione non si sblocca e il sergente Marchand, esasperato dall'indifferenza dei suoi superiori, coinvolge i media perché la notizia abbia risalto. Nino e Ciki vengono allontanati per questioni di sicurezza, ma in un ulteriore litigio, Ciki uccide il serbo davanti alle telecamere e viene ucciso a sua volta da un soldato ONU. Per Tzera non c'è più niente da fare, l'artificiere, una volta scoperto il tipo di mina, capisce che non si può disinnescare. Con l'inganno, viene fatto credere che la mina è stata disinnescata e l'uomo portato in ospedale, così si allontanano tutti e l'uomo rimane solo, immobile, sdraiato sulla mina.

Accoglienza

Incassi

A fronte di un budget di 2.000.000$, il film ha incassato nelle sale di tutto il mondo quasi 5.000.000$.^[7]

Critica

Da parte degli aggregatori di recensioni, il film detiene su IMDB una valutazione di 7,9/10 basato su circa 45.000 recensioni^[7], su Rotten Tomatoes 93/100 sia da parte della critica professionale (98 recensioni) che dal pubblico (più di 10.000)^[8] e su Metacritic 84/100 da parte di 29 critiche professionali e 7,9/10 da parte di 41 valutazioni del pubblico.^[9]

Riconoscimenti

Note

^ (EN) No Man's Land - Awards, su imdb.com, IMDb. URL consultato il 28 gennaio 2014.
^ (EN) Awards 2001, su festival-cannes.fr. URL consultato il 7 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2014).
^ (EN) UPC Audience Award, su filmfestivalrotterdam.com. URL consultato il 28 gennaio 2014.
^ (EN) 49 edition. 2001 Awards, su sansebastianfestival.com. URL consultato il 28 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2014).
^ (EN) The 74th Academy Awards (2002) Nominees and Winners, su oscars.org. URL consultato il 28 gennaio 2014.
^ (EN) No Man's Land - 2002 Best Foreign Language Film, su hfpa.org. URL consultato il 28 gennaio 2014.
^ ^a ^b imdb.com, https://www.imdb.com/title/tt0283509/ratings/ Titolo mancante per url url (aiuto).
^ rottentomatoes.com, https://www.rottentomatoes.com/m/no_mans_land Titolo mancante per url url (aiuto).
^ metacritic.com, https://www.metacritic.com/movie/no-mans-land Titolo mancante per url url (aiuto).

Collegamenti esterni

Sito ufficiale, su unitedartists.com.
(EN) No Man's Land, su IMDb, IMDb.com.
(EN) No Man's Land, su AllMovie, All Media Network.
(EN) No Man's Land, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
(EN, ES) No Man's Land, su FilmAffinity.
(EN) No Man's Land, su Metacritic, Red Ventures.
(EN) No Man's Land, su Box Office Mojo, IMDb.com.
(EN) No Man's Land, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
(EN) No Man's Land, su BFI Film & TV Database, British Film Institute (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2018).

Controllo di autorità	VIAF (EN) 203751796 · LCCN (EN) no2008012633 · BNF (FR) cb170912494 (data)

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[1] (EN) No Man's Land - Awards, su imdb.com, IMDb. URL consultato il 28 gennaio 2014.

[2] (EN) Awards 2001, su festival-cannes.fr. URL consultato il 7 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2014).

[3] (EN) UPC Audience Award, su filmfestivalrotterdam.com. URL consultato il 28 gennaio 2014.

[4] (EN) 49 edition. 2001 Awards, su sansebastianfestival.com. URL consultato il 28 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2014).

[5] (EN) The 74th Academy Awards (2002) Nominees and Winners, su oscars.org. URL consultato il 28 gennaio 2014.

[6] (EN) No Man's Land - 2002 Best Foreign Language Film, su hfpa.org. URL consultato il 28 gennaio 2014.

[:0-7] .com, https://www.imdb.com/title/tt0283509/ratings/ Titolo mancante per url url (aiuto).

[8] rottentomatoes.com, https://www.rottentomatoes.com/m/no_mans_land Titolo mancante per url url (aiuto).

[9] tacritic.com, https://www.metacritic.com/movie/no-mans-land Titolo mancante per url url (aiuto).

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[4]

[5]

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[7]

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[9]

V · D · M Vincitori del Premio Oscar al miglior film in lingua straniera
1948–1950 (Premio speciale)	1948: Sciuscià – Vittorio De Sica · 1949: Monsieur Vincent – Maurice Cloche · 1950: Ladri di biciclette – Vittorio De Sica
1951–1956 (Premio onorario)	1951: Le mura di Malapaga – René Clément · 1952: Rashomon – Akira Kurosawa · 1953: Giochi proibiti – René Clément · 1954: non assegnato · 1955: La porta dell'inferno – Teinosuke Kinugasa · 1956: Miyamoto Musashi – Hiroshi Inagaki
1957–1980	1957: La strada – Federico Fellini · 1958: Le notti di Cabiria – Federico Fellini · 1959: Mio zio – Jacques Tati · 1960: Orfeo negro – Marcel Camus · 1961: La fontana della vergine – Ingmar Bergman · 1962: Come in uno specchio – Ingmar Bergman · 1963: L'uomo senza passato – Serge Bourguignon · 1964: 8½ – Federico Fellini · 1965: Ieri, oggi, domani – Vittorio De Sica · 1966: Il negozio al corso – Ján Kadár e Elmar Klos · 1967: Un uomo, una donna – Claude Lelouch · 1968: Treni strettamente sorvegliati – Jiří Menzel · 1969: Guerra e pace – Sergej Fëdorovič Bondarčuk · 1970: Z - L'orgia del potere – Costa-Gavras · 1971: Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto – Elio Petri · 1972: Il giardino dei Finzi Contini – Vittorio De Sica · 1973: Il fascino discreto della borghesia – Luis Buñuel · 1974: Effetto notte – François Truffaut · 1975: Amarcord – Federico Fellini · 1976: Dersu Uzala - Il piccolo uomo delle grandi pianure – Akira Kurosawa · 1977: Bianco e nero a colori – Jean-Jacques Annaud · 1978: La vita davanti a sé – Moshé Mizrahi · 1979: Preparate i fazzoletti – Bertrand Blier · 1980: Il tamburo di latta – Volker Schlöndorff
1981–2000	1981: Mosca non crede alle lacrime – Vladimir Men'šov · 1982: Mephisto – István Szabó · 1983: Volver a empezar – José Luis Garci · 1984: Fanny e Alexander – Ingmar Bergman · 1985: Mosse pericolose – Richard Dembo · 1986: La storia ufficiale – Luis Puenzo · 1987: Assault – Fons Rademakers · 1988: Il pranzo di Babette – Gabriel Axel · 1989: Pelle alla conquista del mondo – Bille August · 1990: Nuovo Cinema Paradiso – Giuseppe Tornatore · 1991 Viaggio della speranza – Xavier Koller · 1992: Mediterraneo – Gabriele Salvatores · 1993: Indocina – Régis Wargnier · 1994: Belle Époque – Fernando Trueba · 1995: Sole ingannatore – Nikita Sergeevič Michalkov · 1996: L'albero di Antonia – Marleen Gorris · 1997: Kolya – Jan Svěrák · 1998: Character - Bastardo eccellente – Mike van Diem · 1999: La vita è bella – Roberto Benigni · 2000: Tutto su mia madre – Pedro Almodóvar
2001–2020	2001: La tigre e il dragone – Ang Lee · 2002: No Man's Land – Danis Tanović · 2003: Nowhere in Africa – Caroline Link · 2004: Le invasioni barbariche – Denys Arcand · 2005: Mare dentro – Alejandro Amenábar · 2006: Il suo nome è Tsotsi – Gavin Hood · 2007: Le vite degli altri – Florian Henckel von Donnersmarck · 2008: Il falsario - Operazione Bernhard – Stefan Ruzowitzky · 2009: Departures – Yōjirō Takita · 2010: Il segreto dei suoi occhi – Juan José Campanella · 2011: In un mondo migliore – Susanne Bier · 2012: Una separazione – Asghar Farhadi · 2013: Amour – Michael Haneke · 2014: La grande bellezza – Paolo Sorrentino · 2015: Ida - Paweł Pawlikowski · 2016: Il figlio di Saul - László Nemes · 2017: Il cliente - Asghar Farhadi · 2018: Una donna fantastica - Sebastián Lelio · 2019: Roma - Alfonso Cuarón · 2020: Parasite - Bong Joon-ho
2021–oggi	2021: Un altro giro - Thomas Vinterberg · 2022: Drive My Car - Ryūsuke Hamaguchi · 2023: Niente di nuovo sul fronte occidentale - Edward Berger