Missionarie catechiste del Sacro Cuore
Le Missionarie Catechiste del Sacro Cuore (in francese Missionnaires Catéchistes du Sacré-Cœur; sigla M.C.S.C.) sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La congregazione, detta in origine delle Piccole ancelle del Sacro Cuore, missionarie catechiste dei neri d'Africa, fu fondata nel 1922 a Mentone da Jean Chabert, superiore generale della Società delle Missioni Africane, insieme con Alice Munet; ad Alice, morta due anni dopo la fondazione, succedette alla guida dell'istituto sua sorella Marie-Thérèse Munet.[2]
La prima missione fu aperta in Ghana nel 1926; durante la seconda guerra mondiale, le suore svolsero apostolato catechistico presso i soldati neri in Francia.[2]
Nel 1933, alla morte di Chabert, la Santa Sede inviò nell'istituto un visitatore apostolico e nominò superiora generale e maestra delle novizie due suore francescane missionarie di Maria.[2]
L'istituto ricevette il pontificio decreto di lode l'8 luglio 1935 e fu approvato definitivamente da papa Pio XII il 30 dicembre 1949.[2]
Attività e diffusione
[modifica | modifica wikitesto]Le suore si dedicano all'evangelizzazione in terra africana tramite l'insegnamento del catechismo e le opere assistenziali.[2]
Oltre che in Francia, sono presenti in Benin, Camerun, Paesi Bassi, Polonia e Togo;[3] la sede generalizia è a Saint-Didier-au-Mont-d'Or, in arcidiocesi di Lione.[1]
Alla fine del 2015 l'istituto contava 51 religiose in 9 case.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Annuario Pontificio per l'anno 2017, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2017. ISBN 978-88-209-9975-9.
- Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.