Melissa (Mercyful Fate)
Melissa album in studio | |
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Artista | Mercyful Fate |
Pubblicazione | 30 ottobre 1983 |
Durata | 40:09 |
Dischi | 1 |
Tracce | 7 |
Genere | Heavy metal Black metal[1] |
Etichetta | Roadrunner |
Produttore | Henrik Lund |
Registrazione | Luglio 1983 |
Formati | LP, CD (ristampe) |
Mercyful Fate - cronologia | |
Album precedente
— |
Recensione | Giudizio |
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AllMusic | [2] |
Collector's Guide to Heavy Metal | [3] |
Metal Forces | [4] |
Sputnikmusic | [5] |
Melissa è il primo album in studio del gruppo musicale danese Mercyful Fate, pubblicato il 30 ottobre 1983 dalla Roadrunner Records[6].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Buona parte del materiale sull'album ebbe origine dai demo incisi quando i musicisti erano membri dei gruppi underground Black Rose e Brats: Curse of the Pharaohs, originariamente intitolata Night Riders era un vecchio pezzo dei Brats, e fu ribattezzata così dopo che King Diamond cambiò il testo originariamente scritto dal bassista dei Brats;[7] Love Criminals, la prima canzone scritta dai Mercyful Fate in assoluto, venne re-intitolata Into the Coven, e avrebbe dovuto essere la title track dell'album. Il disco contiene inoltre Satan's Fall che, come ricorda Michael Denner, necessitò molto tempo per essere imparata dalla band e possedeva una strana atmosfera che poche volte aveva sentito. Hank Shermann compose la musica per questa canzone, che fu scritta nel corso di molte notte insonni su una chitarra acustica nel suo soggiorno.[8] La band impiegò molto tempo in studio per registrare la canzone, dato che Shermann aggiungeva continuamente nuove parti. Secondo Denner, ci sono almeno sedici riff diversi in Satan's Fall, che è inoltre la canzone più lunga della band con i suoi oltre 11 minuti di durata, fino a quel momento.
Registrazione
[modifica | modifica wikitesto]Il 18 luglio 1983, i Mercyful Fate iniziarono le sessioni di registrazione presso gli Easy Sounds Studios di Copenhagen con la produzione di Henrik Lund,[7] co-proprietario dello studio insieme a suo fratello. La band trascorse 12 giorni in studio per incidere e mixare l'album.[8] Lund, che non aveva mai prodotto un gruppo metal prima, si occupò del missaggio dell'album, ma accettò consigli e commenti dei musicisti.[7][8] La band trovò questa procedura molto irritante, ma in retrospettiva, Diamond ammette "che il produttore non voleva un mucchio di marmocchi inesperti che gli stavano con il fiato sul collo".[8] All'epoca, la casa discografica chiese alla band di fare qualche cover, quindi il gruppo registrò una versione di Immigrant Song dei Led Zeppelin.[8] La band però la scartò perché non si amalgamava bene con il resto dei testi sull'album.[8] Secondo Shermann, la performance vocale di Diamond fu sorprendente, molto simile alla voce originale di Robert Plant.[8]
Pubblicazione
[modifica | modifica wikitesto]L'album fu pubblicato il 30 ottobre 1983. Si trattò del primo disco pubblicato dalla Roadrunner Records, e del primo LP dei Mercyful Fate ad essere pubblicato ufficialmente negli Stati Uniti. Nel dicembre 1983 fu pubblicato il singolo Black Funeral. La B-side del 45 giri è Black Masses, traccia registrata durante le sessioni di Melissa, ma non inclusa nella versione definitiva dell'album. Fu la prima canzone ad essere registrata durante le sedute in studio ma non soddisfece completamente i membri della band, e così fu tenuta da parte come lato B del singolo.[8]
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]Nel giugno del 2017 la rivista Rolling Stone ha collocato l'album alla diciassettesima posizione dei 100 migliori album metal di tutti i tempi.[9]
Tracce
[modifica | modifica wikitesto]Testi di King Diamond, musiche di Hank Shermann.
- Evil – 4:45
- Curse of the Pharaohs – 3:57
- Into the Coven – 5:11
- At the Sound of the Demon Bell – 5:23
- Black Funeral – 2:50
- Satan's Fall – 11:23
- Melissa – 6:40
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]- King Diamond - voce
- Hank Shermann - chitarra
- Michael Denner - chitarra
- Timi Hansen - basso
- Kim Ruzz - batteria
Curiosità
[modifica | modifica wikitesto]- La traccia Into the Coven presente nell'album fu inserita nella lista nera Filthy Fifteen del PMRC.[10]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Melissa, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 23 dicembre 2015.
- ^ Steve Huey, Mercyful Fate - Melissa review, in AllMusic, Rovi Corporation. URL consultato il 15 giugno 2012.
- ^ Martin Popoff, The Collector's Guide to Heavy Metal: Volume 2: The Eighties, Burlington, Ontario, Canada, Collector's Guide Publishing, 1º novembre 2005, p. 220, ISBN 978-1-894959-31-5.
- ^ Dave Constable, Mercyful Fate - Melissa, in Metal Forces, n. 1, agosto 1983, p. 21. URL consultato il 3 luglio 2015.
- ^ J. Nash, Mercyful Fate - Melissa, su sputnikmusic.com, Sputnikmusic. URL consultato il 23 novembre 2016.
- ^ Antonio Lo Giudice, Black metal Lay down your soul to the gods rock’n’roll, su ondarock.it.
- ^ a b c Don Kaye. Note di copertina di Melissa, Mercyful Fate [CD Booklet], Roadrunner Records, 168 618 113-2, 1997.
- ^ a b c d e f g h Decibel Hall Of Fame - No. 74 -Mercyful Fate Melissa, in Decibel, n. 78, aprile 2011, pp. 48–54. URL consultato il 13 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2015).
- ^ (EN) Christopher R. Weingarten, Tom Beaujour, Hank Shteamer, Kim Kelly, Steve Smith, Brittany Spanos, Suzy Exposito, Richard Bienstock, Kory Grow, Dan Epstein, J.D. Considine, Andy Greene, Rob Sheffield, Adrien Begrand, Ian Christe, The 100 Greatest Metal Albums of All Time, su rollingstone.com, Rolling Stone, 21 giugno 2017. URL consultato il 13 ottobre 2017.
- ^ (EN) Cameron Macdonald, Playing God - Treating Dandruff by Decapitation, in Stylus Magazine, 23 gennaio 2006. URL consultato il 25 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Steve Huey, Melissa, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Melissa, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Melissa, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Melissa, su Encyclopaedia Metallum.