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Marzio Innocenti

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Marzio Innocenti
Marzio Innocenti a Treviso nel 2021
Dati biografici
PaeseItalia (bandiera) Italia
Rugby a 15
RuoloTerza linea ala
Ritirato1990
Carriera
Attività di club[1]
1975-82Livorno
1982-90Petrarca
Attività da giocatore internazionale
1981-88Italia (bandiera) Italia42 (8)
Attività da allenatore
1991-95CUS Padova
1994Italia (bandiera) ItaliaAll. 2ª
1994Italia A
2004-07Valsugana
2008-09Riviera
2009Veneziamestre
2009-11Riviera

1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito
Statistiche aggiornate al 23 aprile 2010

Marzio Innocenti (Livorno, 4 settembre 1958) è un ex rugbista a 15, allenatore di rugby a 15, dirigente sportivo e medico italiano, presidente della Federazione Italiana Rugby dal 2021 al 15/09/2024.

Cresciuto nel Livorno, squadra della sua città d'origine, ma padovano di elezione sportiva, ha trascorso gran parte della sua carriera nelle file del Petrarca che dominò la scena italiana negli anni ottanta: con il club veneto Innocenti ha conquistato quattro titoli di Campione d'Italia, l'ultimo nei quali, nel 1986-87, da capitano[1].

In Nazionale ha esordito nel 1981 nel test-match di Coppa FIRA contro la Germania Ovest a Rovigo; terza linea di sostanza, ha disputato tutti i tornei continentali fino al 1986 ed è stato capitano della Nazionale in occasione della prima Coppa del Mondo in Australia e Nuova Zelanda[2], scendendo in tutti e tre gli incontri disputati dall'Italia. Ha concluso la propria carriera internazionale il 3 dicembre 1988 a Roma contro, l'Australia.

Laureatosi in medicina nel 1985 all'università di Padova[3] e successivamente specializzatosi in otorinolaringoiatria, esercita oggi la professione a Vicenza[4]. Conclusa la carriera agonistica, è stato dapprima allenatore, poi direttore sportivo e medico sociale del CUS Padova; nello stesso periodo ha assistito il C.T. Georges Coste alla guida della Nazionale italiana. Eletto consigliere della Federazione Italiana Rugby nel 2000 e confermato nelle elezioni del 2004 dopo essersi candidato alla presidenza in opposizione a Giancarlo Dondi[5], successivamente ha guidato il Valsugana di Padova in Serie C, incarico mantenuto fino al 2007 con la promozione in serie B. Nel 2008 fu alla guida del Riviera di Mira, condotta alla promozione in serie A, per poi passare nella stagione successiva al Veneziamestre, sua prima panchina in massima divisione, tenuta fino al 2011.

Eletto nel gennaio 2013 presidente del Comitato Regionale Veneto della F.I.R., si candidò per una seconda volta alla presidenza federale nel 2016, proponendosi quale alternativa al presidente in carica Alfredo Gavazzi con una propria lista, Pronti al cambiamento[4]. Dopo aver raccolto il 46% delle preferenze nel 2016, si presentò nuovamente a marzo 2021 e raccolse il 56% dei voti dell'assemblea federale, divenendo così il ventunesimo presidente federale[6].

Medaglia di bronzo al valore atletico - nastrino per uniforme ordinaria
«2º classificato nel campionato europeo (brevetto 5245)[7]»
— 1982
  1. ^ Corrado Sannucci, Petrarca, professione scudetto, in la Repubblica, 7 aprile 1987. URL consultato il 31 marzo 2018.
  2. ^ Una sconfitta che fa storia, in la Repubblica, 23 maggio 1987. URL consultato il 31 marzo 2018.
  3. ^ Corrado Sannucci, Quando Sant'Antonio benedice la mischia, in la Repubblica, 26 aprile 1986. URL consultato il 31 marzo 2018.
  4. ^ a b Alessandro Benigno, Presidenza FIR, Innocenti punta la meta, in il Giornale di Vicenza, 22 giugno 2016. URL consultato il 31 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 6 novembre 2017).
  5. ^ Innocenti, la sfida degli ex capitani, in la Gazzetta dello Sport, 20 novembre 2004. URL consultato il 18 novembre 2008.
  6. ^ Marzio Innocenti è il ventunesimo presidente della Federazione Italiana Rugby, su federugby.it, Federazione Italiana Rugby, 13 marzo 2021. URL consultato il 13 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2021).
  7. ^ Benemerenze sportive di Marzio Innocenti, su coni.it, Comitato olimpico nazionale italiano.

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