Moudi bint Khalid Al Sa'ud
Moudi bint Khālid Āl Saʿūd | |
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Principessa dell'Arabia Saudita | |
Nome completo | Moudi bint Khālid bin ʿAbd al-ʿAzīz Āl Saʿūd |
Dinastia | Dinastia Saudita |
Padre | Khalid dell'Arabia Saudita |
Madre | Sita bint Fahd Al Damir |
Consorte | Abd al-Rahman bin Faysal Al Sa'ud |
Figli | Principessa Sara Principessa Albandari Principe Sa'ud |
Religione | Musulmana sunnita |
Moudi bint Ṭalāl Āl Saʿūd (...) è una principessa, filantropa e politica saudita.
Primi anni di vita e formazione
[modifica | modifica wikitesto]La principessa Moudi è figlia di re Khalid e di Sita bint Fahd Al Damir.[1][2] Ha ricevuto l'istruzione di base a Riad e in seguito ha studiato la lingua francese.[1]
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Moudi bint Khalid è segretaria generale della Fondazione Re Khalid e presidente della sua commissione di investimento.[3] È anche segretaria generale della Fondazione Al Nahda di Riyad.[1] Alla fondazione, nel 2009, è stato assegnato il primo premio Chaillot per i diritti umani.[4] Fa parte anche del consiglio della Saut, l'agenzia nazionale per la sindrome di Down.[5] Nel 2011, ha iniziato a fornire borse di studio nell'ambito del Legatum Center per gli studenti sauditi che frequentano il Massachusetts Institute of Technology.[6]
Nel gennaio 2013, è stata eletta all'Assemblea Consultiva, una delle prime trenta donne.[7] Oltre è lei, ne fa parte un'altra principessa, Sara bint Faysal, figlia di re Faysal.[8][9]
Vita personale
[modifica | modifica wikitesto]Moudi è sposata con Abd al-Rahman bin Faysal, un figlio di re Faysal[1] e ha tre figli: Sara, Albandari e Sa'ud.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e Princess Moudi bint Khalid, in Who's Who Arab Women. URL consultato l'11 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2013).
- ^ Biography of King Khalid, in King Khalid Exhibition. URL consultato l'11 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2014).
- ^ Board of Trustees:, in King Khalid Foundation. URL consultato l'11 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2013).
- ^ Ana Echagüe e Edward Burke, ‘Strong Foundations’? The Imperative for Reform in Saudi Arabia (PDF), in FRIDE, giugno 2009, pp. 1–23. URL consultato l'11 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2013).
- ^ Board of Members, in SAUT. URL consultato l'11 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2013).
- ^ Legatum Fellowship, in MIT. URL consultato l'11 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 9 novembre 2015).
- ^ Breakthrough in Saudi Arabia: women allowed in parliament, in Al Arabiya, 11 gennaio 2013. URL consultato l'11 agosto 2013.
- ^ Brandon Friedman, The Saudi Kingdom in Transition: Women Appointed to the Majlis (PDF), in Telaviv Notes, vol. 7, n. 2, 28 gennaio 2013. URL consultato il 10 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 10 novembre 2013).
- ^ Royal orders amend Shura Council system and form new chamber, in Royal Embassy, Washington DC. URL consultato il 4 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).